Santa Cecilia. West Side Story inaugura la prossima stagione

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Foto conferenza stampa. Da sinistra Nicola Zingaretti, Michele Dall'Ongaro, Antonio Pappano Virginia Raggi

La Stagione Sinfonica 2018-2019 dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia sarà inaugurata dal maestro Antonio Pappano che dirigerà la versione da concerto di West Side Story di Leonard Bernstein. West Side Story, uno dei musical più famosi e popolari, giunge a conclusione delle celebrazioni del centenario della nascita di Leonard Bernstein che è stato Presidente onorario dell'Orchestra dal 1983 al 1990.

Prima di affrontare il programma della nuova stagione segnaliamo una bella sorpresa per chi vorrà rinnovare l’abbonamento o sottoscriverne uno nuovo, inizio dal 15 maggio prossimo, aprirà un nuovo punto biglietteria nella sede storica di via Vittoria per l’acquisto di abbonamenti e biglietti. La nuova Stagione Sinfonica, che è stata presentata alla stampa lo scorso 9 maggio offrirà ventotto concerti e vedrà protagonista il maestro Pappano che dirigerà sette produzioni in abbonamento, che spazieranno da Haydn a Berg e Schönberg con un omaggio a Rossini nei 150 dalla morte (1868), la Giovanna D’arco, esecuzione impreziosita dalla presenza di una star come, Joyce DiDonato.

Ci sarà anche un debutto eccezionale e lungamente perseguito quello del maestro John Eliot Gardiner in un programma dedicato a Dvořák e Berlioz, in occasione dei 150 anni dalla morte(1869), un autore molto amato e lungamente frequentato dal maestro britannico. Una presenza straordinaria sarà quello di John Adams, che, dopo quasi venti anni, tornerà a dirigere l’Orchestra e il Coro dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia in una sua composizione, The Gospel according to the other Mary su libretto di Peter Sellars, un evento in coproduzione con Romaeuropa Festival. Un prestigioso ritorno sarà quello di Kirill Petrenko, che sostituirà Simon Rattle come direttore musicale dei Berliner Philarmoniker; dirigerà la Sinfonia n°9 di Beethoven.

Mikko Franck, Direttore ospite principale, dirigerà tre appuntamenti in abbonamento, vari gli autori delle composizioni, Ciajkovskij, Lalo, il Concerto per violoncello avrà come solista Sol Gabetta, Sibelius, Mahler, Sinfonia n°2, Franck e Ravel. Yuri Temirkanov, Direttore onorario dell’Orchestra dell’Accademia, salirà sul podio  in gennaio con un programma di musiche di Haydn e Mahler mentre a metà maggio ritornerà con l’Orchestra Sinfonica di San Pietroburgo in un concerto in abbonamento dedicato a Ciajkovskij e Prokof’ev.

Torneranno Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Semyon Bychkov; Fabio Biondi e Ton Koopman saranno protagonisti di due programmi monografici dedicati a Mozart, mentre Gustavo Dudamel chiuderà la stagione con concerto interamente dedicato a Beethoven.  Nei concerti sinfonici si affiancheranno ai direttori anche celebri solisti quali, Danil  TrifonovGil  Shaham, Joshua  Bell, Emanuel  Ax, Yefim  Bronfman, Antoine Tamestit, Katia e Mirelle Labèque,Lisa  Batiashvili. Non mancheranno anche le prime parti dell’orchestra in veste solistica, come Alessio Allegrini, Alessandro Carbonare e Raffaele Mallozzi che duetterà con Fabio Biondi nella Sinfonia concertante K364 di Mozart.

Diciotto saranno gli appuntamenti della Stagione di Musica da Camera che sarà inaugurata dalla Petite Messe Solennelle di Rossini di cui ricorrono i 150 anni dalla morte, al pianoforte Michele Campanella e Monica Leone e un cast vocale di assoluto rilievo a cominciare dalla strabiliante  e inossidabile Mariella Devia, con Sara Mingardo e Michele Pertusi, artisti di provata bravura, che non hanno, certo bisogno di presentazioni, e Sergey Romanovsky che si è affermato nella passata produzione del ROF de La siège de Corinthe nell’impervio ruolo Néoclès, e il Coro dell 'Accademia Nazionale di Santa Cecilia .

Il 16 dicembre ci sarà un concerto che vedrà tre illustri protagonisti, al  pianoforte  Martha  Argerich e  Antonio  Pappano, al pianoforte, e al  violoncello, Misha  Maisky,  accanto a loro le violiniste  Sayaka  Shojie e Kyoko  Takezawa e l’Ensemble dei Solisti dell’Accademia  di  Santa  Cecilia,  suoneranno la Sonata  per violoncello e pianoforte di Šostakovič e Il carnevale degli animali  di Saint  –Saëns una co-produzione con il Music Festival Argerich’s Meeting Point di Beppu di cui Martha  Argerich è il Direttore  artistico. Gli orchestrali e le prime parti dell’’Accademia  di  Santa  Cecilia avranno un ruolo protagonista non solo nella Stagione Sinfonica ma anche in quella da Camera come nel concerto del  12  dicembre Francesco  Di  Rosa  all’oboe, Alessandro  Carbonare ,al  clarinetto, Francesco  Bossone, al  fagotto,  Guglielmo  Pellarin, al corno accompagnati al pianoforte da Pietro  De  Maria eseguiranno il Quintetto per  pianoforte e  fiati K 452 di Mozart  e il Quintetto per pianoforte e fiati op 16 di  Beethoven.

L’Accademia Barocca di Santa Cecilia, diretta da Federico Maria Sardelli eseguirà i Sei Concerti grossi op.  3 di Händel mentre l'Ensemble degli Archi di Santa Cecilia, sarà diretto da Luigi Piovano in un programma interamente dedicato a Mozart. Il valido Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, diretto da Ciro Visco, contribuirà anche alla Stagione di Musica da Camera con l’omaggio a Bernstein eseguendo i Chichester Psalms. L'orchestra Les  Musiciens  du  Louvre, fondata e diretta da Marc Minkowski, specializzata nell’esecuzione del repertorio barocco francese, proporrà il balletto Don Juan ou le festin de Pierre di Gluck e Une  Symphonie  imaginaire  una selezione di brani dalle opere di Rameau. Tornerà il ciclo dedicati alle sinfonie d Haydn con Il Giardino Armonico diretto da Gabriele Antonini.Tra i solisti ci saranno Emanuel  Ax, Andras Schiff, Arcadi Volodos, Grigory Sokolov, Alexandre Tharaud, Trevor Pinnock con Emanuel Pahud e Jonathan Manson in un concerto interamente dedicato a Bach, e infine Radu Lupu nel concerto che concluderà la stagione. A tutto questo si aggiungono , tre importanti tour europei e una lunga tournée in Asia che impegnerà l’Orchestra e il maestro Antonio Pappano per quasi tutto il mese di novembre, un segno tangibile del prestigio di cui godono nel mondo.

Pubblicato in: 
GN26 Anno X 15 maggio 2018
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