Siena. Staino in mix tra satira e sogni

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Staino Satira e Sogni

Al Complesso Museale di  Santa Maria della Scala in Siena è in corso  la prima rassegna “antologica” dedicata a  Sergio Staino, a cura di Maurizio Boldrini e Claudio Caprara; una mostra che chiuderà il 3 novembre 2014, dal titolo “Satira e Sogni”, e riassume  il percorso creativo dell'artista, di cui sono esposte oltre trecento opere, dalle prime strisce di Bobo per Linus, dei primi anni Settanta, fino alle più recenti creazioni in digitale.

Riguardo all'evento Staino afferma:“Sembra quasi un destino, e se lo è, è un bel destino, che uno nato in provincia di Siena e per la precisione a Piancastagnaio sull'Amiata, arrivi in età avanzata a vedersi consacrato in una bella mostra nel proprio capoluogo. Già questo mi rende particolarmente felice ed emozionato, spingendomi nella ricerca di un percorso e di un senso a questa mostra, che vada al di là di una normale rassegna antologica e retrospettiva.”

L'esposizione è situata nelle ampie e affascinanti sale dell'antico Ospedale di  Santa Maria della Scala, un ambiente che è stato ben utilizzato per consentire una agevole fruizione del percorso espositivo. Ironicamente significativo è l'arco trionfale sormontato da un Bobo-Rodin pensatore, che accoglie i visitatori. Come per gli antichi imperatori sono rappresentate le grandi imprese compiute, per Bobo sono ricordate le tappe e gli ideali della sua vita. Ci sono: la famiglia, le bandiere delle manifestazioni della sinistra, le palme che evocano i protagonisti delle lotte in America Latina, un Bobo impellicciato e armato, a ricordare la resistenza ai nazisti nell'URSS, ma anche un Bobo che mostra l'Unità, con alla sua destra il libri e il ritratto di Marx mentre alla sua sinistra i piatti da lavare e Marylin Monroe.

L'arco introduce la sala dedicata ad alcuni dei famigerati protagonisti della vita politica, ricordati con fulminanti epigrafi a futura memoria. La mostra poi inizia con la grande svolta della vita di Storti, laureato in architettura e allora insegnante precario alle medie: l'inizio della collaborazione, nel 1979, con Linus, mitico settimanale diretto da Oreste Del Buono. Del Buono, anticonformista e grande talent scout intuì l'acuta profondità di analisi non disgiunta da una vigile auto ironia delle vignette, che raccontano le idee, le passioni, i dubbi e le contraddizioni del protagonista alle prese con la realtà quotidiana e il suo mondo onirico, che si confronta con la sua famiglia, ma anche con il compagno Molotov e la femminista Ernal.

All'inizio erano strisce, come quelle di Charles Schulz dei Peanuts, realizzate a penna, a inchiostro di China e pennarelli. L'attività si è poi estesa ai giornali quotidiani tra cui L'Unità, allora diretta da Emanuele Macaluso, particolarmente significativa, seppur iniziata con diffidenza, in quanto Storti temeva interventi censori che non ci furono mai. A questo proposito non si può tacere che il giornale fondato da Antonio Gramsci ha interrotto la pubblicazione cartacea per problemi economici nell'indifferenza generale, e soprattutto di un partito, il PD, che però per bocca del suo segretario, Renzi, con improntitudine continua a denominare le sue feste, Festa dell'Unità. L'Unità esce ora sul web per iniziativa dei giornalisti e dei  poligrafici in cassa integrazione, che con il loro lavoro volontario cercano di tenere in vita la storica testata, a questa versione di resistenza Staino non fa mancare le sue fulminanti vignette.

Nelle prime sale sono collocate le storie indimenticabili degli anni di Linus, come Camping Paradiso, Capitan Kid, Senza famiglia) e de l'Unità tra cui  I funerali di Belinguer, Livorno 1921 . Sono gli anni dei disegni a penna, dell'uso della china e dei pennarelli. . Nel 1986 Staino fonda il settimanale satirico Tango che accoglie molti dei collaboratori del Male, un giornale che aveva innovato la satira negli anni settanta, di quel periodo sono anche le collaborazioni con la RAI. Una parte della mostra è dedicato al film, Cavalli si nasce, realizzato nel 1988, che si potrà vedere, seduti ( !!! ), un'accortezza intelligente e preziosa per venire incontro al visitatore, che malauguratamente viene trascurata nella maggior parte delle mostre in cui vengono proiettati i video.

Tornando al film sono in esposizione gli studi sui personaggi e gli appunti per lo storyboard  disegnati con l'uso dell'acquerello e della penna a china. Staino comincia a creare storie più complesse come Capitan Kid per Linus (1989-1990) in esposizione nella stessa sala del film. Nel 2000 l'artista, per problemi di vista ha dovuto cambiare tecnica, dal disegno a matita o a penna con inchiostro di china al digitale, a questo proposito ha detto: “Mi sembrava un ripiego e in questo senso anche un passaggio triste  In realtà ho scoperto una parte di mondo meravigliosa: le mille occasioni di raccordo, di confronto e di cambiamento che il touch screen mi offriva.” Ha inoltre aggiunto: “La realtà è che vorrei tanto che l'aspetto più importante di questa esposizione non fosse il retrospettivo ma alcuni piccoli germi di futuro, germi di futuro messi a disposizione dalle attuali tecnologie”.

La svolta tecnologica è testimoniata dall'esposizione di “Montemaggio una storia partigiana”, disegnata per le pagine de l'Unità, poi pubblicata in volume, che narra l’eccidio di 19 partigiani in Val d’Elsa, in provincia di Siena, il 28 marzo del 1944; la narrazione è basata  sulla testimonianza dell’unico sopravvissuto a quella strage, Vittorio Meoni. Per l'uso delle nuove tecnologie  che hanno permesso di unire al disegno con la  penna a china le fotografie per ricostruire l'ambiente, Staino si è avvalso dell'aiuto del figlio Michele.

Successivamente la tecnica digitale ha permesso di accostare l'acquerello al disegno, come spiega l'artista in una nota esplicativa per la mostra:” La tecnica è quella che in questo momento sto usando di più e che mi permette di combinare due termini, acquarelli e digitale,apparentemente incompatibili. Prima con la penna a china disegno alcune parti sommarie dell'immagine che voglio costruire poi, ad acquarello, coloro le parti in cui grosso modosi completeranno le figure, alla fine scannerizzo tutto e inizio il lavoro di rifinitura disegnando sul touch-screen i particolari più minuti o correggendo quelli che non mi convincono. Vengono fuori questi ibridi di autore dei quali non esiste l'originale.”

In molte sezioni sono esposte le opere  realizzate con questa tecnica: Sogni e incubi, Furti e omaggi, quelle realizzate per la Regione Toscana, Slow Food Toscana, Consorzio Acque di Pisa, Canzoni e fumetto, le Scenografie teatrali del Premio Tenco. Chiudono la mostra le vignette recenti realizzate per l'Unità, a sottolineare il  profondo legame con la storica testata, vignette che si possono godere stando seduti. Per molti visitatori, come chi scrive, probabilmente più che visitare una mostra sarà come ripercorrere un percorso della propria vita con un amico che costantemente ha suggerito non pochi spuntii di riflessione. Segnaliamo il catalogo, edito da Effegi,  su cui sono riprodotte la maggior parte delle opere esposte, e anche i testi di Maurizio Boldrini, Tomaso Montanari e Sabrina Benenati oltre ad una gustosa appendice ricca di interventi.

Con il biglietto del museo è possibile visitare la  mostra ei  sette percorsi museali del Santa Maria della Scala: I luoghi dell’accoglienza e della cura; Jacopo della Quercia (La Fonte Gaia); Museo Archeologico Nazionale; Le bandiere delle Contrade (dal museo Stibbert); Siena, Racconto della città (Dalle origini al medioevo); Il tesoro (Le reliquie e gli ori) e il Museo d’Arte per bambini.

Pubblicato in: 
GN40 AnnoVI 17 settembre 2014
Scheda
Titolo completo: 

SERGIO STAINO
Satira e Sogni  disegni acquarelli opere digitali
Complesso Museale Santa Maria della Scala
Piazza Duomo – Siena
Tel. 0577534511
www.santamariadellascala.com

6 aprile - 3 novembre 2014
Orari
Tutti i giorni 10.30 – 18.30
La biglietteria del Santa Maria della Scala e della Mostra chiude alle 18.00
Biglietti
BIGLIETTO INTERO: € 10,00
BIGLIETTO RIDOTTO: € 8,00: minori di 25 anni, maggiori di 65 anni, studenti universitari con tesserino, gruppi di almeno 15 persone, titolari di convenzioni appositamente attivate, gruppi utenti di guide turistiche associate alla Confesercenti (Federagit), alla Confcomerrcio e all’Associazione Centro Guide Siena, gli utenti che usufruiscono dei parcheggi gestiti da Siena Parcheggi  che presentano il ticket all'ingresso (max 5 persone);
BIGLIETTO GRATUITO: minori di 11 anni, disabili con accompagnatore, insegnanti-accompagnatori, accompagnatori di gruppi (uno ogni 15 persone), giornalisti, residenti del Comune di Siena.
Prenotazione
0577 292615
Ticket@comune.siena.it