Sony. I meditativi Responsori di Scarlatti

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Alessandro Scarlatti Responsori per la Settimana Santa - Sabato santo

La Sony, Deutsche Armonia Mundi, ha pubblicato dai Responsori del triduo pasquale di Alessandro Scarlatti (1660-1725) quelli del Sabato Santo, eseguiti da La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci.

Nella brochure di presentazione Balestracci riporta che  i Responsori, insieme alle Lamentazioni e 11 mottetti sono contenuti nel manoscritto 443  dell'Accademia Filarmonica di Bologna, sotto la dicitura Mottetti per la Quaresima, unica copia finora disponibile. I Responsori sono in una copia non autografa, scritti da almeno due copisti diversi senza che sia indicato l'autore, per questo motivo la paternità è controversa. Le partiture non sono complete, spesso manca il testo, l'indicazione dei soli nel versetto e la numerazione del basso continuo manca o è indicata incompleta.

Sergio Balestracci
, che ha trascritto la musica e curato l'edizione critica, ritiene che siano di Alessandro Scarlatti in base alla testimonianza di Giovanni Maria Casini, maestro di Cappella di Santa Maria del Fiore. In una memoria  riguardante i concerti sacri per la Quaresima da dirigersi in San Lorenzo, il Casini riporta il contenuto di una lettera (1707-1708), indirizzata al granduca Gian Gastone de'Medici da Scarlatti in cui si parla della composizione: "de li Motteti sacri allo stile sodo del Palestrina...Se piacerà li Responsi potranno trovar sostegno nel basso per l'organo, quantunque le voci insolitudine (a cappella ) mi sembrino talvolta più convenienti al dramma del Redentore, che fu senza sostegno, solo e rinnegato".

Oltre a questa testimonianza storica Balestracci si basa su le affinità stilistiche che legano questa composizione non solo a composizioni sacre quali Stabat Mater, Messa Clementina, David, Salve Regina ma anche opere profane, strumentali e didattiche. Balestracci ritiene che siano stati scritti per il  Granduca di Toscana e colloca la prima esecuzione a Firenze nel 1708. Sempre Balestracci fa notare che hanno una unità strutturale per la tonalità di impianto che cambia da un giorno all'altro in modo ascensionale, simbolo del percorso che porta al compimento della passione, morte e resurrezione con la salvazione dell'umanità. Il testo dei Responsori non è narrativo ma invita alla meditazione su alcuni momenti significativi.

I Mottetti, che intervallano i Responsori vengono dallo stesso manoscritto, sono Intellige clamorem meum, un offertorio per la seconda domenica di Quaresima, Salvum fac populum tuum, un graduale della quarta feria dopo la seconda domenica, Exurge Domine, un graduale della terza domenica e il Miserere, un graduale per quarta feria delle Ceneri che chiude i Responsori del sabato. L'organo apre ogni gruppo con interventi solistici attinti a diversi manoscritti conservati in biblioteche italiane ed estere.

A questo proposito ricordiamo che molti dei manoscritti di Scarlatti appartennero al Cardinale Ottoboni, che morì pieno di debiti, per questo motivo tutti i suoi beni furono venduti compresa l'ingente quantità dei manoscritti di musica dei musicisti da lui protetti, questo il motivo della dispersione e la possibilità di nuovi ritrovamenti, come è stato recentemente per Il Martirio di Santa Susanna dello stesso Scarlatti.

I responsori appartengono ai riti della Passione che si svolgevano il giovedì, il venerdì e il sabato  prima di Pasqua e comprendevano brani recitati e cantati si trattava di una liturgia di intensa devozione drammatica. Venivano accese le candele di un candeliere, detto saetta, a quindici bracci, che poi venivano ad una una spente con il progredire del rito, arrivati al Benedictus la quindicesima non veniva spenta ma presa e portata dietro l'altare facendo piombare nelle tenebre l'assemblea; da qui anche il nome di “liturgia delle tenebre”. Allora l’officiante batteva per terra con un bastone e i fedeli partecipavano alla rappresentazione facendo anch’essi strepiti il cosiddetto “terremoto”, poi la candela riappariva a confortare l'assemblea simbolo della speranza della Resurrezione.

L'esecuzione proposta è di sicuro interesse, suggestivo l'effetto sonoro dell'alternanza proposta: brano strumentale, mottetto e i tre Responsori, una sequenza ripetuta tre volte con il mottetto finale. Questo grazie all'efficace e accurata interpretazione vocale La Stagione Armonica ben diretta da Sergio Balestracci e strumentale di Carlo Steno Rossi  all'organo. La serie dei Responsori del triduo pasquale sarà completata da altri due CD, riferiti al giovedì e al venerdì santo, sempre per la Sony, Deutsche Armonia Mundi, con la stessa impostazione.   

Pubblicato in: 
GN39 Anno X 4 settembre 2018
Scheda
Titolo completo: 

Deutsche Harmonia Mundi

Alessandro Scarlatti
Responsori per la Settimana Santa
Sabato Santo

La Stagione Armonica
Soprani Tenori
Federica Cazzaro Vincenzo Di Donato (versus)
Stefania Cerutti Alessandro Gargiulo
Sheila Rech Stefano Palese
Silvia Toffano (versus) Gian Luca Zoccatelli

Alti/ Bassi
Laura Brugnera (versus)/ Filippo Bordin
Ilaria Cosma/ Alessandro Magagnin
Viviana Giorgi/ Alessandro Pitteri
Marina Meo/ Nicola Rampazzo

Carlo Steno/ Rossi organo
Sergio Balestracci, direttore

Sony Music
Etichetta: Deutsche Harmonia Mundi
Data di pubblicazione: 9 marzo 2018