Tactus. Il cembalo a quattro mani con Alberto Firrincelli e Mario Stefano Tonda

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Clavicembalo quattro mani.jpg

Jommelli, Clementi, Rutini: la musica per clavicembalo a quattro mani. Nel CD Tactus con il duo Alberto Firrincelli e Mario Stefano Tonda, coerentemente con la linea editoriale dell'etichetta che con vigore inesauribile esplora il repertorio italiano nelle sue molteplici epressioni dal rinascimento al '900, un esempio della produzione tastieristica di tre importanti autori del XVIII e XIX secolo.

L'approccio dell'ascoltatore con il repertorio per tastiera a quattro mani può in certi casi essere condizionato da una sorta di prevenzione, identificando con questo tipo di formazione cameristica, perché di questo a tutti gli effetti si tratta, un modo di suonare un po' demodé e legato ad ambienti più familiari che concertistici nei quali i due protagonisti erano sovente l'insegnante al quale si affiancava l'allievo, inevitabilmente meno abile e per il quale venivano scritte parti più “tranquille” per quanto riguardava le difficoltà tecniche.

Questa visione può essere smantellata e confutata in poche righe. Se da un lato in effetti esiste una produzione per tastiera a quattro mani concepita con scopi didattici e quindi con evidenti differenze fra le due coppie di mani, dall'altro sia ancora con il clavicembalo, come vedremo illustrando questo CD, sia con il pianoforte la possibilità di raddoppiare l'esecutore consentiva di sfruttare ed esaltare in maniera sconosciuta ed impraticabile per un solo interprete le caratteristiche espressive e timbriche degli strumenti utilizzati. Inoltre come abbiamo già avuto modo di ricordare in altra occasione, la trascrizione per esempio di sinfonie o melodrammi per tastiera a quattro mani consentiva la fruizione di capolavori strumentali in un momento storico nel quale non esisteva ancora la registrazione e riproduzione meccanica della musica.

Se dovessero sussistere ancora dubbi, ci limitiamo a ricordare come Mozart compose per pianoforte a quattro mani capolavori insuperati, ed avremo in futuro l'opportunità su queste pagine di parlarne, così come anche un autore romantico come Schubert ci abbia lasciato una composizione che è considerata probabilmente il più bel brano in assoluto per questo organico, in competizione anche con brani per pianoforte solista.

Tutto ciò premesso, riteniamo doverosamente, e passando a considerare questo bel CD Tactus, le riflessioni che sono suggerite dall'impeccabile esecuzione di Alberto Firrincelli e Mario Stefano Tonda sono molteplici e tutte positive. L'ascolto delle quindici tracce con alcune composizioni specificatamente pensate per cembalo a quattro mani ci fa scoprire un mondo nel quale, pur nella consapevolezza che il clavicembalo stesse ormai per essere sostituito dal pianoforte (con lo stesso Clementi, presente anche in questo caso, protagonista assoluto come esecutore, compositore e costruttore di strumenti) il clavicembalo dimostra quanto fosse meritata l'attenzione e l'insostituibiltà della sua presenza nella musica occidentale fino a quegli anni.

I tre autori proposti nella registrazione sono in qualche modo legati da esperienze comuni. Niccolò Jommelli, del quale possiamo ascoltare una tripartita “Sonata à quatre mains sur un Clavecin” e Giovanni Maria Rutini (12 divertimenti per Cimbalo à 4 Mani) sono entrambi espressione di quell'inesauribile serbatoio di compositori che fu la cosiddetta “scuola napoletana” ed entrambi allievi, fra gli altri, del grande Leonardo Leo. Ci è sembrata particolarmente sensata la scelta degli esecutori di inserire questi due autori perché da un lato Jommelli esprime un approccio con lo strumento che è immediatamente riconducibile al linguaggio del melodramma dell'epoca, mentre Rutini, autore ed esecutore altrettanto celebre all'epoca si concentra più su un aspetto didattico utilizzando stilemi, forme ritmiche ed idee melodiche anch'esse in qualche modo prevedibili ed inconfondibili, ma trattate tutte con grande perizia. Firrincelli e Tonda riescono ad esaltare in entrambi i casi queste caratteristiche. Non solo. Come accade, non sempre in verità, quando la sintonia musicale ed estetica degli esecutori è totale e l'affiatamento collaudato, è assolutamente non distinguibile, forse in maniera sorprendente per i non addetti ai lavori, la presenza di “quattro mani”. La percezione è quella di un suono pieno e corposo che sfutta tutti i giochi dinamici che l'utilizzo dei registri dello splendido cembalo utilizzato possono consentire.

I quattro “Duo pour le clavecin” di Clementi inseriti anch'essi nel CD dimostrano poi, nell'ineccepibile lettura proposta in quest'occasione, come questo autore avesse intuito ed intrapreso l'esplorazione di un universo tecnico ed espressivo che sarebbe poi trionfato nella letteratura scritta per il nascente pianoforte. Non considerando gli eventuali problemi di realizzazione al pianoforte nelle sezioni nei quali utilizzando i due manuali le mani si sovrappongono nelle stesse zone della tastiera, questi “Duo” potrebbero essere eseguiti senza timore anche al pianoforte, risultando parimenti interessanti e piacevoli.

Come ormai Tactus ci “costringe” da tempo a rilevare, anche questo CD risulta particolarmente ben realizzato e concepito nella scelta del repertorio così come per la perizia degli esecutori.

Pubblicato in: 
GN4 Anno XI 24 novembre 2018
Scheda
Titolo completo: 

JOMMELLI – CLEMENTI – RUTINI

La musica per clavicembalo a quattro mani

Alberto Firrincelli Mario Stefano Tonda
Clavicembalo M.Sassmann, Hückenswagen 1975

Niccolò Jommelli (1714-1774)
Sonata à quatre mains sur un Clavecin
Allegro, Affettuoso, Minuetto

Muzio Clementi (1752-1832)
Duo pour le clavecin op.3.1
Allegro spiritoso Rondeau. Presto
Duo pour le clavecin op.3.2
Allegro Maestoso Tempo di Minuetto.Andante
Duo pour le clavecin op.3.3
Allegro Rondeau

Giovanni Maria Rutini (1723-1797)
12 Divertimenti per Cimbalo à 4 Mani
Rondò I Rondò II Rondò III

Muzio Clementi (1752-1832)
Duo pour le clavecin op.6
Allegro assai Larghetto assai Larghetto con moto Presto

CD TACTUS TC 710002