Tamara Drew di Stephen Frears. Una black comedy agreste

Articolo di: 
Elena Romanello
Tamara Drew

Il nuovo film di Stephen Frears affronta con malcelato cinismo ironico una delle problematiche fondamentali di una donna: la bellezza estetica. Tamara Drewe era infatti una ragazza piuttosto bruttina del paese, figlia dell'uomo più ricco, che si era comprato mezza zona espropriando i contadini, e già per questo detestata: dopo alcuni anni torna nell'incantevole paesino di campagna che l'ha vista crescere con un naso nuovo, due pantaloncini striminziti con cui sconcerta la locale riunione degli scrittore e una nuova rubrica su un prestigioso giornale londinese.

Il suo scopo è di avere spunti per il suo lavoro di giornalista e distrarsi un po', ma gli eventi evolveranno in maniera diversa, e la novella femme fatale si troverà al centro di amori, intrighi, invidie, gelosie, tutti che si sviluppano in maniera abbastanza aristotelica nel posto al centro del mondo, il paesino con tutti i pregi e tutti i difetti della campagna.

Ispirato ai fumetti di Posy Simmonds e sceneggiato da Moira Buffini, il film di Frears è una deliziosa black comedy in salsa inglese, tra equivoci, corna, sesso e riferimenti letterari. La protagonista, che richiama pur con ovvie diversità le sfortunatissime  eroine di Thomas Hardy, a cominciare dalla Betsabea di Via dalla pazza folla (1874), si trova ad essere al centro delle brame di diversi uomini del paesino: dal romanziere e locandiere maturo solo di età Nicholas Hardiment al garzone ex suo fidanzatino Andy passando per la rock star Ben Sargeant di passaggio da Londra. Si ritrova però anche al centro delle trame di due ragazzine locali, Casey e Jody, fan sfegatate del musicista e combinatrici di guai uno dopo l'altro pur di avere in paese il loro idolo che, come da manuale, non le degna di uno sguardo.

Tra una campagna inglese da cartolina e bed and breakfast popolati da improbabili scrittori, dal saggista statunitense su Hardy all'autrice di pulp lesbici, tra discussioni sul valore della letteratura scritta ("la verità è il sale della buona letteratura o il bravo scrittore è un bugiardo nato?") ed equivoci; tra frecciate alla vita agreste e al fanatismo di certo pubblico, battute al vetriolo e situazioni a dir poco incasinate, Tamara Drewe diverte, con un ritmo da commedia sofisticata, che ha in Gran Bretagna un glorioso passato e un proseguimento in tempi recenti, infatti la vicenda di Tamara Drewe è assolutamente al passo con i tempi, e non solo per la presenza di computer e cellulari.

L'attrice di sceneggiati della BBC Gemma Arterton, che al cinema ha avuto solo ruoli in film d'azione, dimostra di essere brillante e completa (ma di questo i suoi fan che l'avevano potuta ammirare nel delizioso e inedito Lost in Austen se ne erano già accorti), gli interpreti di contorno, caratteristi spesso molto noti al pubblico, tra cui spiccano lo scrittore dongiovanni Roger Allam, il critico in cerca di ispirazione Bill Camp, il cantante Dominic Cooper e la locandiera tradita Tamsin Grieg, portano tutti un valore aggiunto ad una vicenda che comunque non lascia indifferenti, tra risate intelligenti e annotazioni di costume su un microcosmo che è metafora della società tutta.

Senza clamori divistici, effetti speciali e storie a tutti i costi pompate per attirare pubblico, Stephen Frears riesce a centrare ancora una volta il bersaglio, mettendo insieme il piccante e il dolce, il bucolico e il colto, il paradossale e l'ironico e ottenendo un'ottima macedonia finale.

Pubblicato in: 
GN35 Anno III 17 gennaio 2011
Scheda
Titolo completo: 

Tamara Drew
REGIA: Stephen Frears
SCENEGGIATURA: Moira Buffini
ATTORI: Gemma Arterton, Dominic Cooper, Luke Evans, Tamsin Greig, Roger Allam, Bill Camp

Uscita al cinema 5 gennaio 2011

FOTOGRAFIA: Ben Davis
MONTAGGIO: Mick Audsley
MUSICHE: Alexandre Desplat
PRODUZIONE: Ruby Films, BBC Films, WestEnd Films
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Gran Bretagna 2011
GENERE: Commedia
DURATA: 111 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1

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