Teatro dell'Opera di Roma. Il Natale con Lo Schiaccianoci

Articolo di: 
Livia Bidoli
Lo Schiaccianoci

Al Teatro dell'Opera di Roma il balletto per antonomasia, Lo Schiaccianoci  su musiche di Pëtr Il’ic Čajkovski, ha aperto la nuova stagione di balletto il 18 dicembre 2014, chiudendo lo scorso 4 gennaio con un enorme successo di pubblico. L’allestimento è quello creato per il Teatro Costanzi nel 1997 e vede la coreografia di Amedeo Amodio, le scene e i costumi di Emanuele Luzzati; alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il Maestro Nir Kabaretti. I cinque cast internazionali che si sono alternati sul palcoscenico del Costanzi vanno da Ashley Bouder, Principal Dancer del New York City Ballet, fino a Maria Yakovleva, First Soloist della Wiener Staatsoper.

Il racconto originale di Lo schiaccianoci è tratto da una raccolta di racconti piuttosto inquietante dal titolo I fratelli di San Serapione di E.T.A. Hoffmann, pubblicata nel 1819. Tra questi il freudiano L’uomo della sabbia. Echi di questa narrazione si ritrovano nella storia di questo soldatino di legno a forma di schiaccianoci, che si trasforma in principe aiutando la bambina Maria a sconfiggere il Re dei Topi e adoperandosi per perpetuare il mondo dei sogni.

Questa tipica fiaba natalizia ha conservato nel balletto sia la parte minacciosa, relativa alla battaglia tra lo schiaccianoci, Maria e il Re dei Topi, sia la parte squisitamente natalizia importata dalla versione di Alexandre Dumas, ricca di trovate meravigliose e straordinarie.

Esistono varie versioni di questo balletto che per la prima volta fu eseguito al Teatro Marijinsky di San Pietroburgo nel 1892 insieme al Lago dei cigni, sempre di Čajkovskij. È un classico interpretato dalle più grandi star internazionali della danza e completato da coreografie particolarissime: in particolare Nureyev, Polyakov e Amodio. Nureyev presentò il suo Schiaccianoci per la prima volta al Covent Garden di Londra con il Royal Ballet, qui Masha-Clara (Clara in questa odierna versione) si trasforma nella principessa del sogno ed il padrino demiurgo Drosselmeyer sarà lo stesso ballerino che incarna il principe. Le favole si traducono in miti leggibili anche dagli adulti e la fanciulla diventa donna attraverso il viaggio nel sogno e nell’incubo.

Nella trasposizione di Polyakov il mondo degli adulti da tenero e protettivo diviene angosciante e vede in Drosselmeyer il Re dei Topi, per poi ridimensionarsi di nuovo all’alba traslandosi in una realtà benefica e non sovvertitrice di ruoli come la notte.

L’Aterballetto di Amedeo Amodio con scene di Emanuele Luzzati, all’Opera di Roma dal 1997 al 1999 e per la prima volta al Valli di Reggio Emilia nel 1989, è forse uno dei più moderni e sperimentali, ed è quello scelto per questa kermesse di ben quindici serate natalizie.

Il cast che vediamo parte dal flessuoso e scioltissimo Manuel Paruccini, primo ballerino del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma, che impersona il mentore Drosselmeyer, il primo ad entrare in scena sulle tessiture di voce di Gabriella Bartolomei. La scena natalizia prende corpo con i due bambini, Clara e Fritz bambini (Flavia Stocchi e Alessio Rezza) che attendono la notte di Natale per riecevere i regali. Fra regali che si animano, i giochi di ombre cinesi sullo sfondo del palco raccontano le ragioni della lotta dei topi e la storia della sfortunata Principessa Pirlipat. Clara, interpretata dalla ballerina russa Maria Yakovleva proveniente dal Marinskij e prima ballerina della Wiener Staatsoper, è sciolta e fluttuante nel suo essere una bambina che a poco a poco cresce, ascoltando la storia da Drosselmeyer sul coraggioso Schiaccianoci che si anima per lei, alla fine mutandosi in Principe. Lo Schiaccianoci di Claudio Cocino è pronto a seguire la sua Clara in movenze e pas de deux, ed il Fritz di Alessio Rezza è vivace e simpatico nella sua parte.

Alcuni giochi visivi all’insegna di un regno fatato dove la Fata della Neve di Roberta Paparella, insieme ai Fiocchi di Neve, domina sovrana nel passo a due con il Principe Schiaccianoci del sogno, sono particolarmente gradevoli. Molto tenero il Valzer dei Fiocchi di neve ed il consueto Valzer dei Fiori che acquista una struggente tragicità con le Allieve. Tra le varie danze, la Danza Araba con Annalisa Cianci e Emanuele Mulé raggiunge una mestizia seducente e sottile, presentando due ballerini che avranno, ci auguriamo, un lungo successo meritato.

Per finire, la Principessa Pirlipat sarà salvata da Schiaccianoci e Clara scoprirà che, per fortuna, si è trattato di un sogno, topi e Regina dei topi (Giordano Cagnin) compresie noi ci ricorderemo sempre, come ben appunta Vittoria Ottoloneghi, che sulla celesta introdotta dal compositore fluttuano le note più diafane dell'intero grand ballet.

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GN8 Anno VII 8 gennaio 2015 Buon Anno Nuovo!
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Titolo completo: 

Teatreo dell'Opera di Roma
LO SCHIACCIANOCI
Teatro Costanzi
Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Balletto in due atti da un racconto di E.T.A. Hoffmann
durata: 2 ore e 20 minuti circa
(compreso un intervallo)

Direttore Nir Kabaretti
Coreografia Amedeo Amodio
Scene e costumi Emanuele Luzzati

ORCHESTRA E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA
con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell'Opera diretta da Laura Comi
e del Coro di Voci Bianche del Teatro dell’Opera diretto da José Maria Sciutto

Prima rappresentazione
giovedì 18 dicembre, ore 20
Repliche fino a domenica 4 gennaio, ore 16.30
 
Interpreti principali
Clara
Gaia Straccamore 18, 19, 27
Alessia Gay 20 (15.00), 24, 31
Ashley Bouder 20 (20.00), 21, 23
Alessandra Amato 28, 30, 3 (15.00)
Maria Yakovleva 2, 3 (20.00), 4

Schiaccianoci              
Claudio Cocino 18, 19, 27
Alessio Rezza 20 (15.00), 24, 31
Rezart Stafa 20 (20.00), 21, 23
Giuseppe Schiavone 28, 30, 3 (15.00)
Claudio Cocino 2, 3 (20.00), 4

Drosselmeier
Manuel Paruccini 18, 19, 27, 2, 3 (20.00), 4            
Giordano Cagnin 20 (15.00), 24, 31
Riccardo Di Cosmo 20 (20.00), 21, 23, 28, 30, 3 (15.00)