Teatro Greco di Siracusa. La Rinascita a colori

Articolo di: 
Roberto Begnini
Teatro Greco di Siracusa

Apre con grande respiro e con simboli di speranza il 56° Ciclo di Rappresentazioni Classiche del Teatro Greco di Siracusa e, nel rispetto della sua missione istituzionale, la Fondazione INDA ha programmato per la stagione 2021 tre produzioni inedite che mirano a rinnovare il dramma classico attraverso lo sguardo di grandi artisti contemporanei e ripropongono in parte il programma del 2020 annullato causa Covid.

Già il manifesto si presenta nel pieno baluardo della rinascita, presentando 79.Malaktion un’opera dell’artista austriaco padre dell’azionismo viennese, Hermann Nitsch. Con le performance del suo “teatro delle orge e dei misteri” ha indagato le radici del rito scarificale e della dimensione del sacro. Dopo decenni di performance bagnate nel sangue di animali, è approdato a una fase quasi di pacificazione dove è una gamma di pigmenti colorati a essere protagonista della sua “pittura in azione”. Grazie alla Fondazione Morra di Napoli si è potuto adottare come immagine della campagna di comunicazione di questa stagione, dove una veste bianca rilucente in esplosioni di giallo, è simbolo di resurrezione, di rinascita, di luce piena, che azzera le tenebre che abbiamo vissuto nell’intero pianeta. È un omaggio alla vita ma anche un invito a non dimenticare i tre milioni e mezzo di vittime del covid-19. L’opera di Nitsch sarà esposta a Siracusa in un luogo speciale, in dialogo con un maestro della pittura italiana, e sarà installata fino a tutto settembre. Peraltro, Nitsch quest’anno è protagonista anche al festival wagneriano di Bayreuth dove creerà la dimensione visiva delle Valchirie. E se Wagner incontra un altro artista assoluto come Nitsch, volete che Eschilo e Euripide non possano ben accoglierlo come veicolo delle loro tragedie, così come Aristofane con le sue commedie lievi e dense.

La 56. Stagione in programma dal 3 luglio al 22 agosto 2021 prevede due ritorni e un esordio assoluto. Esordisce al Teatro Greco di Siracusa con la regia delle Baccanti di Euripide il catalano Carlus Padrissa, fra i fondatori della Fura dels Baus, compagnia celebrata nel mondo per la capacità di riscrivere il linguaggio del teatro contemporaneo. Dopo il successo di Elena di Euripide nel 2019, torna a Siracusa Davide Livermore, fra i registi italiani più apprezzati del momento, col secondo e terzo atto dell’Orestea di Eschilo, Coefore e Eumenidi, una coproduzione con il Teatro Nazionale di Genova decisa per ricordare il centenario della ripresa, con lo stesso titolo, delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco dopo la Grande Guerra e l’epidemia di Spagnola. A questo evento sarà dedicata una mostra interattiva di foto d’epoca esposta nella sede dell’Inda dall’estate 2021 all’inverno 2022. Ritorna infine Antonio Calenda, uno dei maestri della regia italiana, che dirigerà la commedia Le Nuvole di Aristofane.
L’anno prossimo in cartellone al Teatro Greco avremo infatti Edipo Re di Sofocle per la regia di Robert Carsen, l’Oresta di Eschilo con la regia di Davide Livermore e Ifigenia in Tauride di Euripide diretta da Jacopo Gassmann.

La Fondazione Inda ha anche presentato la 57° stagione di spettacoli in programma al Teatro Greco di Siracusa, annunciando per la prima volta in 107 anni di storia le produzioni del prossimo biennio. Dopo il rinvio della stagione del 2020 a causa dalla pandemia, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico lancia un forte segnale di ripresa offrendo al pubblico 48 grandi serate teatrali per l’estate 2021 e un cartellone prestigioso per il 2022.

In programma anche una mostra multimediale, Orestea atto secondo. La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, dopo la Grande guerra e l’epidemia di Spagnola, sarà inaugurata giovedì 1° luglio a Palazzo Greco a Siracusa e resterà aperta fino al 30 settembre 2022, prima di essere itinerante in altre città in Italia e all’estero. A partire dall’album di fotografie storiche realizzate nel 1921 dal siracusano Angelo Maltese, in occasione della messa in scena delle Coefore di Eschilo a cura di Ettore Romagnoli, con musiche di Giuseppe Mulè, scene e costumi di Duilio Cambellotti, questa mostra ritorna sull’impresa storica del gruppo di mecenati siracusani lungimiranti, che cent’anni fa furono i protagonisti della rinascita del Teatro Greco, e permette di ripercorrere le singole fasi di produzione di uno spettacolo classico ai primi del Novecento, per ricordare la ripartenza delle rappresentazioni classiche dopo sette anni di interruzione dovuti appunto alla Grande Guerra e all’epidemia di Spagnola.

Il Teatro Greco è ufficiale potrà accogliere 3.000 spettatori a sera. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha firmato la deroga che aumenta la capienza massima per le rappresentazioni classiche. La deroga di Musumeci va incontro alla richiesta della Fondazione Inda di aumentare il limite dei mille spettatori stabilito per i teatri all’aperto dal decreto legge 22 aprile 2021 n.52. Dopo il parere positivo dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, e il via libera dell’assessore regionale per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo, Manlio Messina, il presidente Musumeci “viste le linee guida emanate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome” ha firmato il provvedimento che consente all’INDA di accogliere fino a un massimo di 3.000 spettatori a serata. “La cultura è un motore fondamentale del Pil regionale – ha dichiarato l’assessore Manlio Messina – e le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa sono una risorsa, culturale ed economica, non solo per la Sicilia ma per tutto il paese. Non era possibile che in un teatro all’aperto si limitasse a mille il numero massimo degli spettatori e per questa ragione con il parere favorevole dell’Asp, abbiamo autorizzato la deroga fino a 3 mila persone. Questa deve essere l’estate della ripartenza per tutto il settore turistico, abbiamo varato pacchetti turistici che prevedono una notte in regalo in Sicilia a chi vi soggiornerà per almeno tre notti ed è anche attraverso momenti di grande richiamo come le rappresentazioni classiche che potremo rilanciare l’industria turistica in Sicilia”.
La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, in totale sicurezza
sono le parole del sovrintendente Antonio Calbisarà una festa per tutto il teatro e il ritorno a una socialità piena nel segno dell’arte. Coefore e Eumenidi, Baccanti e Nuvole si annunciano spettacoli originali e forti che restituiranno al Teatro Greco la sua potenza antica e la sua eterna attualità”.

È lo stesso Sovrintendente a voler dedicare a tutte le donne e agli uomini di teatro che il covid ci ha portato via in questo anno e più, e anche a coloro che ci hanno lasciato per altre ragioni, come Franca Valeri, Gigi Proietti, Gigi Dall’Aglio, Milva, Franco Battiato, Carla Fracci, Ismael Ivo, coreografo brasiliano che ha diretto la Biennale danza per otto anni, e uno dei fondatori della Fura dels Baus Jurgen Muller. Icone di talento, versatilità, creatività, umanità, bellezza e poesia vivente.
La nuova stagione dell’INDA costituisce un evento che si annuncia dunque di gran forza, grazie all’originalità delle messe in scena, alla forza dei temi e delle trame, grazie all’eternità sempre attuale dei classici greci. Ieri come oggi, bussole per i nostri tempi sbandati. Poesie e arte allo stato puro.

Pubblicato in: 
GN32 Anno XIII 16 giugno 2021
Scheda
Titolo completo: 

ANTEPRIMA
56° Ciclo di Rappresentazioni Classiche
Teatro Greco di Siracusa

3 luglio- 21 agosto 2021

Coefore ed Eumenidi di Eschilo - regia di Davide Livermore

Le Baccanti di Eurpide - regia di Carlu Padrissa, La Fura del Baus

Le Nuvole di Aristofane - reia di Antonio Calenda