Torino. L'infinita curiosità della fisica immersiva

Articolo di: 
Elena Romanello
Tullio Regge

Fino al 18 marzo l’Accademia delle Scienze di Torino inaugura il suo nuovo spazio espositivo al piano terra dell’omonimo palazzo nell'omonima via con la mostra L’infinita curiosità, un viaggio nell’universo in compagnia di Tullio Regge, ad ingresso gratuito.

La mostra esplora i temi più affascinanti della fisica contemporanea, dalle onde gravitazionali ai buchi neri, dalla relatività ai quanti, dalle particelle elementari ai nanosistemi e si rivolge agli appassionati di scienza, alle scuole ma anche a chi voglia esplorare la curiosità umana, motore della conoscenza.

L’infinita curiosità è organizzata in sei sezioni ed è strutturata come un immaginario viaggio nell’universo, dall’immensamente grande all’estremamente piccolo, attraverso lo spazio, il tempo e la materia. La guida ideale per questo viaggio è il torinese Tullio Regge (1931-2014), uno dei più grandi scienziati della seconda metà del Novecento, autore di importanti scoperte in molti campi della fisica e appassionato divulgatore scientifico. La sua inesauribile curiosità è la base di tutto il percorso, che si snoda tra ambienti immersivi, installazioni, video, exhibit interattivi, strumenti scientifici, documenti storici (tra cui alcuni preziosi autografi di Einstein).

In parallelo alla mostra c’è un ricco programma di eventi collaterali, con incontri con grandi scienziati e divulgatori, incroci e contaminazioni con arti figurative, teatro e cinema e per le scuole visite guidate alla mostra e laboratori didattici.

La mostra ha la collaborazione di importanti istituzioni scientifiche italiane, tra le quali l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che fornisce due installazioni immersive, e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), che contribuisce con due exhibit innovativi progettati per l’occasione.

La mostra è organizzata in sei sezioni: la prima sezione, Messaggeri d el Cosmo, racconta come possiamo esplorare i confini dell’universo grazie ai messaggeri che giungono dalle profondità dello spazio: le onde gravitazionali, appena scoperte, i raggi cosmici, i neutrini. La seconda sezione, Spazio, Tempo, Relatività, porta nel mondo di Einstein e della sua teoria della relatività, grazie alla quale che oggi possiamo per esempio usare i navigatori satellitari. La terza sezione, Quanti e Particelle, ci conduce, con un grande salto, all’estremamente piccolo, con spazio alla meccanica quantistica e alla fisica subnucleare, facendo vedere che i corpuscoli sono onde o cosa succede all’interno di un acceleratore.

La quarta sezione, Forme nella Materia, esplora la terra di mezzo, il microcosmo appena sotto il nostro sguardo ed è dedicata alla geometria della materia, alle simmetrie, alle forme, e contiene tra le altre la poltrona Detecma, progettata da Regge, esempio di matematica trasformata in design. L’estremamente piccolo e l’immensamente grande sono al centro della quinta sezione, Visioni del Tutto, in cui si vede come la fisica contemporanea si sforzi di comprendere il cosmo nella sua interezza e di spiegare con una teoria unitaria tutti i fenomeni della natura, in una sfida ancora aperta, con tra le altre installazioni una ricostruzione della Biblioteca di Babele di Borges, simbolo del tentativo umano di abbracciare il tutto. L’ultima sezione, Ritorno a Casa, è dedicata al ruolo dei fisici nello spazio pubblico, al loro impegno sociale e culturale come uomini del loro tempo, partendo da Einstein e Oppenheimer fino ai giorni nostri.

La storia degli scienziati è raccontata attraverso documenti storici molto interessanti, come la corrispondenza Einstein-Croce o ill taccuino di dediche di vari scienziati di Adriana Enriques, figlia del matematico Federigo Enriques, inaugurato nel 1921 da Einstein con uno dei suoi aforismi più famosi: "Lo studio e in generale l’amore per la bellezza e la verità sono cose dinanzi alle quali si vorrebbe sempre rimanere bambini."

Pubblicato in: 
GN50 Anno IX 27 ottobre 2017
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Titolo completo: 

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.torinoscienza.it

Anno: 
2017