Torino Teatro Astra. L'essere umano è Fratto X

Articolo di: 
Alberto Giovenco
Antoni Rezza in Fratto_X

La scenografia diventa un habitat e l’attore, che smette di essere attore, sembra fluttuare su un palcoscenico che a sua volta smette di apparirci tale. I riflessi deformanti dell’oramai noto Fratto_X, opera teatrale figlia del lavoro congiunto di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, hanno ancora una volta entusiasmato il pubblico di Torino durante la serie di performance realizzate dal 13 al 18 novembre al Teatro Astra.

I nuclei portanti dello spettacolo concentrano l’attenzione su diverse tematiche che sfociano inesorabilmente nell’assurdo, in quella conturbante certezza di una routine composta da meccanicismi, mancanze e mali di vivere che caratterizzano forzatamente l’esistenza di tutti. La visione negativa di fondo che traspare dall’esibizione è filtrata da una sottile ironia che spiazza e che strappa ai presenti una risata dal retrogusto mestamente amaro, in perfetta sintonia con la natura tragicomica dell’opera che ha come oggetto d’analisi un unico e inerme protagonista: l’essere umano.

La sfilata dei personaggi creati dalla coppia di artisti sarà la perfetta guida capace di condurci in questo claustrofobico mondo parallelo, nel quale ogni limite è legato alla capacità d’immaginazione dello spettatore, additato, per questo, come anello debole dell’intero meccanismo espressivo.

Il fratto diviene elemento di confronto e annichilimento. Uomo fratto uomo, uomo e uomo si semplificano e rimane solamente il fratto, un vuoto esistenziale portato all’accesso per denunciare la mancanza di senso di una società sempre più impaziente e sempre meno attenta ai contesti che la circondano.

La relazione tra uomo e macchina è un campanello d’allarme che testimonia come entrambi i soggetti, così apparentemente diversi tra loro, possano invece ritrovarsi ugualmente intrappolati nel carcere dell’automazione e degli schemi precostituiti. L’ansia di vivere si traduce in una lucida follia quotidiana, i nuclei famigliari si trasformano in gabbie di contenimento e l’individuo perde coscienza di ciò che vorrebbe essere e dire.

Tutti i personaggi convulsi e nevrotici impersonati da Antonio Rezza, diventano in un certo senso lo specchio attraverso il quale potersi riflettere, osservare e riconoscere.

Le installazioni molto essenziali vanno a comporre l’allestimento scenico in modo tale da conferire un grande senso di leggerezza alla cornice, capace così di cambiar faccia naturalmente, senza risentire dell’opprimente peso della forma e concentrandosi sulla reale sostanza della narrazione.

Altro punto di forza dello spettacolo è sicuramente l’approccio attivo con il pubblico, costretto, volente o nolente, all’interazione con l’attore, sempre più simile a un demiurgo intento a manovrare i fili dei tanti burattini che interpreta e che ha di fronte a contemplarlo.

Fratto_X è una rappresentazione feroce, che trae la propria energia dagli impulsi più ancestrali dell’indole umana e che mira a conquistare l’interesse di chi è realmente interessato a mettersi in gioco, indagando una parte di sé, forse la peggiore, per mezzo di elaborate costruzioni narrative colme di una fatale ironia dissacratoria.

La chiave di lettura è l’immaginazione, arma a doppio taglio che estrania ed isola, ma che apre anche le porte verso un mondo alternativo a quello reale, fornendo una via di fuga verso un luogo inconsistente da cui è possibile osservare, alla giusta distanza, gli schemi, tanto limitati e ridicoli, che in maniera così esemplare ci caratterizzano.

Pubblicato in: 
GN4 Anno VI 26 novembre 2013
Scheda
Titolo completo: 

Torino Teatro Astra dal 13 al 18 novembre 2013

Fratto_X
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza / con Antonio Rezza / e con Ivan Bellavista / (mai) scritto da Antonio Rezza

habitat di Flavia Mastrella / assistente alla creazione Massimo Camilli / disegno luci Mattia Vigo / organizzazione generale Stefania Saltarelli

REZZAMASTRELLA, FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TSI - LA FABBRICA DELL’ATTORE - TEATRO VASCELLO