Torino Venaria. A occhi aperti dalle rivoluzioni alle primavere

Articolo di: 
Elena Romanello
Venaria - A occhi aperti

Fino all’8 febbraio prossimo la reggia di Venaria alle porte di Torino ospita, nelle Sale delle Arti al primo piano, la mostra A occhi aperti, una serie di pagine di Storia recente raccontate dall’obiettivo di vari reporter fotogiornalistici dagli anni Cinquanta ad oggi, sia in Occidente che in luoghi lontani.

Un argomento nuovo per un luogo che non teme le sfide, in una raccolta curata da Mario Calabresi, giornalista e direttore del quotidiano La Stampa, da sempre appassionato di fotografia e autore di un libro presentato in parallelo con la mostra.
A occhi aperti schiera un centinatio di scatti, di professionisti italiani e stranieri quali Abbas, Gabriele Basilico, Elliott Erwitt, Paul Fusco, Don Mc Cullin, Steve McCurry, Josef Koudelka, Paolo Pellegrin, Sebastião Salgado, Alex Webb.

Ognuno di loro ha raccontato una sua porzione di realtà e di mondo, spesso immortalando attimi unici o comunque emblematici. Come Josef Koudelka che realizzò il reportage sulla Primavera di Praga affogata nel sangue, rimasto anonimo per oltre vent’anni per ragioni di sicurezza, Abbas che raccontò la rivoluzione iraniana con le sue speranze e le sue disillusioni, Paul Fusco che mostrò l’America profonda e distrutta dal dolore mentre passava il treno con il feretro di Bob Kennedy, simbolo della fine di un’epoca di sogni e di progetti.

Non mancano momenti più recenti, dal Giappone post tsunami immortalato da Paolo Pellegrin alla Milano in fase di deindustrializzazione di Gabriele Basilico, senza dimenticare la lotta per l’emancipazione dei neri raccontata da Eliott Erwitt con scatti che vanno da due lavandini separati razzialmente al primo presidente di colore o il confine tra il Messico e gli Stati Uniti secondo Alex Webb. Ci sono anche luoghi lontani, come la Palestina disperata di Don Mc Cullin o l’Oriente di Steve McCurry con il ritratto della celebre ragazza afghana, icona di un mondo e di una cultura eterna e più vicina di quello che si vuole o l’Africa di Sebastiao Salgado, tra drammi e incanto.

Tutte queste fotografie raccontano e fotografano attimi di vita, cristallizati e resi eterni, in un mondo in cui la tendenza è il consumo rapido di tutto, per ricordare invece umanità e eventi che alla fine interessano tutti.
A occhi aperti è visitabile o con biglietto singolo o cumulativo con la Reggia di Venaria, dove si può passare una bella giornata d’estate, tempo permettendo.

Pubblicato in: 
GN36 Anno VI Numero doppio 31 luglio - 7 agosto
Scheda
Titolo completo: 

A OCCHI APERTI ALLA VENARIA
Reggia di Venaria - Torino

Sale delle Arti, I piano
dal 26 luglio 2014 all'8 febbraio 2015

Informazioni e prenotazioni:
tel. +39 011 4992333