Tosca a Firenze. Allestimento di Pontiggia e protagonista la sobrietà drammatica della Serafin

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Tosca Teatro Comunale di Firenze

 “...E pensare che quest'opera non avrebbe dovuto scriverla Puccini...” Questa riflessione ricorre ogni volta che si ascolta Tosca, ed ogni volta ci si domanda cosa ci sarebbe mancato, che cosa avremmo perso. La versione in musica del dramma di Sardou, che aveva trionfato a Parigi con la mitica Sarah Bernhardt, era stata infatti commissionata da Ricordi, dopo l'acquisizione dei diritti e l'iniziale apparente tentennamento di Puccini, ad Alberto Franchetti. Con tutto il rispetto per Franchetti, ma per nostra fortuna, l'autore incaricato si tirò indietro e Puccini, reduce dal successo di Bohème, riprese in mano il progetto.

Il risultato è quello che abbiamo ascoltato il 23 febbraio scorso, con rinnovato piacere, nell'allestimento del Teatro Comunale di Firenze. Un'opera sempre attuale, non solo per la trama che ricalca, nella sua drammaticità, il tormentato e tragico cammino di una passione d'amore che in fondo si ritrova nella letteratura di tutti i tempi, ma anche per il linguaggio musicale così affascinante di Puccini, che resiste e mantiene la sua inconfondibile bellezza dimostrando come avesse anticipato ed influenzato egli stesso le idee musicali degli autori contemporanei e posteriori, sino ai giorni nostri. Aprendo una parentesi nella nostra epoca, Andrew Lloyd Webber, l'autore più famoso di musicals, genere che sotto molti punti di vista rappresenta oggi per il pubblico quello che per anni è stata il melodramma, dichiara senza pudore che per lui è stato fondamentale conoscere ed amare Puccini ed il suo stile.

L'allestimento fiorentino non ha destato sorprese, anzi, ha riproposto, a nostro parere giustamente, quello di Mario Pontiggia, con scene e costumi di Francesco Zito. Lasciando ad altri teatri e ad altre produzioni i tentativi di proporre allestimenti sperimentali ed “alternativi”, non sempre fortunati, in questo caso la bellezza e la sontuosità delle scene, la cura nei costumi e la regia sono state quello che ci si aspetta di vedere conoscendo la trama e l'ambientazione. Spettacolari le scene di ogni atto: l'interno di Sant'Andrea della Valle, lo studio di Scarpia e gli spalti di Castel Sant'Angelo. Suggestivo il colpo d'occhio cromatico nelle scene d'insieme, come il finale del primo atto, per la cura di ogni particolare, sia nell'arredo che nei costumi. Con queste premesse l'ascolto può semplicemente godere ed apprezzare l'opera ed i suoi protagonisti.

Una sicurezza la direzione con Daniel Oren, sul quale è difficile aggiungere commenti positivi, per l'esperienza e la disinvoltura con cui affronta questo repertorio, confermando anche in quest'occasione la sua bravura. Da sottolineare la bellezza del suono dell'orchestra, che ha esaltato le scelte timbriche dell'autore e la ricchezza e varietà dell'organico, nel finale del secondo atto e nell'inizio del terzo, e sostenuto sempre con giusta presenza le arie dei protagonisti, esaltando la bellezza delle raffinate armonie pucciniane.

La protagonista più attesa, Tosca/Martina Serafin, non ha deluso le aspettative. La sua Tosca è stata delineata con drammatica sobrietà, senza eccedere in facili eccessi che avrebbero sminuito l'importanza del personaggio. Sicura nell'interpretazione e tecnicamente impeccabile, splendida nei costumi indossati, è stata giustamente acclamata dal pubblico al termine dell'opera con  calore ed entusiasmo. Efficacemente “odioso” in un crescendo di negatività Scarpia/Alberto Mastromarino, che ha ricevuto i meritati applausi del pubblico al termine del secondo atto, dopo la sua morte, ma che non è ritornato in scena, come avrebbe meritato, anche alla fine del terzo, insieme al resto del cast ed al direttore.

Pubblicato in: 
GN16 Anno IV 27 febbraio 2012
Scheda
Titolo completo: 

FIRENZE - TEATRO COMUNALE
Giovedì 23 febbraio, ore 20.30 - in diretta su RAI Radio3
TOSCA
Di Giacomo Puccini
Melodramma in tre atti
di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
dal dramma La Tosca di Victorien Sardou
Edizione: Edwin F. Kalmus & Co. Inc., Boca Raton, Florida

Direttore, Daniel Oren
Regia, Mario Pontiggia
Scene e costumi, Francesco Zito
Luci, Gianni Paolo Mirenda
Maestro del Coro, Piero Monti
Direttore dell’allestimento, Italo Grassi
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
I Ragazzi Cantori di Firenze
Direttore Marisol Carballo
Allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Con sopratitoli a cura di Prescott Studio, Firenze

Floria Tosca Martina Serafin
Mario Cavaradossi Piero Giuliacci
Il Barone Scarpia Alberto Mastromarino

Cesare Angelotti Carlo Striuli
Il Sagrestano Angelo Nardinocchi
Spoletta Mario Bolognesi
Sciarrone Dario Giorgelè
Un carceriere Vito Luciano Roberti
Un pastorello Eleonora Ronconi | Elena Mascii