Turner al Chiostro del Bramante. Il trionfo della luce e del colore

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Turner

La mostra al Chiostro del Bramante è un evento di grande rilievo perché è dedicata a Joseph Mallord William Turner (1775-1851), un artista geniale, che precorse in molti aspetti le tendenze della pittura successiva. Non fu un caso che Monet, quando vide le sue opere a Londra, ne sia stato profondamente influenzato nel suo studio della luce e del colore

Sono inoltre passati cinquanta anni dall’esposizione precedente a Roma e dodici dall’ultima in Italia. La mostra, che è curata da David Blayney Brown, Manton Curator of British Art 1790–1850, si concluderà a fine agosto 2018 costituisce anche l’inizio della collaborazione tra la Tate di Londra e il Chiostro del Bramante. La Tate è attualmente divisa in Modern e Britain, che custodisce in gran parte il lascito Turner che nel 1856 fu donato alla nazione britannica. Del lascito fanno parte 300 olii e 30.000 lavori cartacei, 280 album da disegno, bozzetti ad olio, studi preparatori e disegni non finiti, acquarelli, disegni e taccuini.

Da questo immenso patrimonio sono state selezionate le 92 opere in mostra, soprattutto acquerelli, disegni, album. Il lascito è di grande importanza perché è costituito da opere che coprono l’intero arco creativo e che Turner tenne per sé fino alla morte nella sua casa e nello studio. Fu una scelta perché l'artista vendette sempre i suoi dipinti ai collezionisti, ma queste opere, spesso sperimentali furono realizzate per il “proprio diletto” secondo un'acuta definizione di John Ruskin. Sono personali nella scelta dei soggetti in cui confluiscono i ricordi di viaggi, le emozioni e i frammenti di paesaggi visti durante i suoi lunghi soggiorni all’estero e soprattutto la sperimentazione tecnica incentrata sull’uso dei colori puri, sulla trasparenza dei colori e sulla luce; costituiscono, dunque, lo strumento ineludibile per seguire e approfondire il percorso creativo di Turner. L’esposizione è cronologica e articolata in sei sezioni tematiche, a causa della delicatezza della pittura ad acquarello le luci sono basse, per questo motivo le indicazioni su soggetto, tecnica usata e data dovrebbero tenerne conto e invece non sono facilmente leggibili.

Turner era figlio di un barbiere e la sua attitudine per la pittura si manifestò precocemente, ebbe come primo maestro Thomas Malton, pittore di acquarelli che si dedicava soggetti architettonici e topografici, stette un anno nel suo studio e l’anno successivo, 1789, entrò alla Royal Academy School, dove seguiva corsi basati sull’ideale classico della figura umana. Nella prima sezione Dall’architettura al Paesaggio: opere giovanili (1791-1802) sono esposte i soggetti architettonici e i paesaggi che allora erano di moda e molto apprezzati dai collezionisti. Turner durante i mesi estivi iniziò a girare in Inghilterra, in Galles anche nella zona del nord, la Snowdonia, e nelle Highlands scozzesi dipingendo all’aria aperta.

Nel 1802 il breve periodo della pace di Amiens gli consentì di visitare la Svizzera e il Louvre dove vide le opere di Tiziano e Nicolas Poussin (1594 – 1665). Tra gli acquarelli esposti ci sono i paesaggi del fiume Avon, il castello di Caernarvon, la Cattedrale di Durham. Architetture e natura furono una palestra per i suoi studi, i paesaggi spesso contengono vicende storiche come La strage di Bardi di Eduardo I o reinvenzioni con rovine anche dell'arte classica, in questo aspetto la lezione di Poussin e Claude Lorrain (1600 – 1682 ) ebbe il suo peso. Natura e Ideali: Inghilterra (1805-15circa) è il titolo della seconda sezione, nel 1807 Turner divenne professore di prospettiva alla Royal Academy il proseguire delle guerre napoleoniche fino alla sconfitta di Waterloo gli impedì di tornare sul 'Continente'.

Di questo periodo sono le Picturesque Views on the Southern Coast, e  History of Richmondshire, acquarelli commissionati per realizzare le incisioni, che lo fecero conoscere a pubblico sempre più ampio. Organizzò anche una mostra personale nella sua galleria aperta nel 1804 in cui espose anche pitture ad olio. La sua attività di ricerca è rappresentata in mostra da “Lecture Diagram 26: Interior of the Great Room at Somerset House, London” e “Lecture Diagram 65: Interior of a Prison”che fanno parte dei  “Lecture Diagram”. Ispirato al Liber Veritatis di Lorraine pubblicò tra il 1807 e 1819 il Liber Studiorum, disegni ad acquarello, spesso alternati alle sue pitture ad olio, che illustrano differenti tipi di paesaggio dal naturalistico all’ideale: “Architettonico”, “Storico”, “Marino”,“Montuoso”, e “Pastorale”, La quinta piaga d'Egitto è un esempio di confluenza di temi diversi reinventati.

Dalla fine della guerra Turner riprese a viaggiare in Europa In patria e all'estero (1815-1830) è il titolo della parte dedicata ai suoi viaggi in Belgio, nei Paesi Bassi e nella Valle del Reno in Germania e soprattutto furono i diversi soggiorni in Italia che influenzarono le sue ricerche su luce e colore. I paesaggi dipinti con i le loro variazioni cromatiche e luminose sono filtrati e anche ricreati dalla sua sensibilità. Ne sono un esempio in mostra San Giorgio Maggiore la mattina presto, con lo studio della luce dell'atmosfera e dell'acqua in cui l'isola veneziana è collocata e L'arco di Tito e il tempio di Venere visti dall'Arco di Costantino. La ricerca dell'artista dà il nome alle successive sezioni Luce e Colore (1828-1835), Turista annuale (1830-1840) e Maestro e Mago opere della maturità (1840-1845) in cui i dipinti esposti, ispirati dai paesaggi e dalle città della madrepatria ed europee illustrano la sua sperimentazione.

Turner dipingeva raramente all'aria aperta, dopo le esperienze giovanili, la sua memoria visiva gli permetteva, infatti, la rielaborazione in studio. I “Colour Beginnings” sono la testimonianza della sua affermazione che “non era solito seguire pedissequamente un procedimento prestabilito, ma portava avanti le sue ricerche sul colore fino a quando non erano in grado di esprimere l’idea che aveva in testa”. “Marly-sur-Seine: Colour Beginning” in esposizione ne è un esempio. Nel 1818 l'artista ebbe la commissione di acquerelli per illustrare le poesie di Walter Scott e poi anche per quelle di Samuel Rogers e Byron, di cui alcuni esempi sono in esposizione.

Turner è uno straordinario maestro della tecnica ad acquerello le sue ricerche influenzarono anche i suoi dipinti ad olio, ce ne sono pochissimi in mostra, ma quelli presenti sono straordinarie visioni di luce e colore. Negli acquerelli le forme architettoniche, gli oggetti, le persone  si dissolvono nella luce e nei colori Laguna di Venezia al Tramonto, L’arco di Costantino, Mare e cielo e Tempesta sulla montagna, sono gli stupefacenti esempi della sua arte. Turner è permeato dello spirito romantico ne è la testimonianza più seducente la creazione di mondi onirici o fantastici, un esempio è Paesaggio italiano idealizzato, in nell'immaginare una realtà visionaria in cui alla natura, all’arte, alla storia a affiancano anche le recenti conquiste tecniche di allora i treni e i battelli a vapore.

Pubblicato in: 
GN22 Anno X 17 aprile 2018
Scheda
Titolo completo: 

TURNER Opere della Tate
a cura di David Blayney Brown
22 marzo > 26 agosto 2018

Chiostro del Bramante
Roma Via della Pace
aperto tutti i giorni:
lun -ven 10.00 > 20.00 sab -dom 10.00 > 21.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: 14 e 12 euro
Catalogo: Skira Editore
INFO: https://www.chiostrodelbramante.it/post_mostra/turner/