Ute Lemper canta Piazzolla. L'argentina circolarità del Tango

Articolo di: 
Livia Bidoli
Ute Lemper

I tanghi indimenticabili di Piazzolla attraverso la voce teutonica di Ute Lemper sono stati al centro del concerto del 14 dicembre 2011 alla Sala Santa Cecilia per It's Wonderful in chiusura dell'anno. Ed uno dei membri dell'originale Quinteto di Piazzolla, il favoloso violinista Fernando Suarez Paz, è parte della formazione che avvolge Ute in questo concerto intitolato Lost Tango, insieme a: Esteban Falabella alla chitarra, Nicolas Guerschberg al piano e arrangiamenti, Horacio Cabarcos al contrabbasso e Marcelo Nisinman al bandoneon.

La musica di Piazzolla, del rivoluzionario del tango, come ricorda la stessa Ute, proviene dai sobborghi malfamati di Buenos Aires, una musica viscerale, completa nella sua essenza contemporanea di grande afflato su quelle componenti, tipicamente argentine, che ne formano il carattere peculiare. La nostalgia appassionata per un momento di estrema simbiosi tra donna e uomo, un ricambio di fluidi che energizzano un movimento ed uno scambio di promesse a circuito chiuso. Nel tango non c'è speranza, solo disperazione,  perdita,  morte e rinascita nello stesso tempo: un aggrovigliamento sull'altro che coinvolge sé stessi e vi si perde. Tra quelle note che il Quinteto ha temperato nella sua fucina di grande raffinatezza, si è vista balenare Ute Lemper, avvolta da un drappo rosso fuoco che le denudava le affusolate gambe in un vortice e la rivestiva di un empito di oblio per la sua radice germanica, ormai trapiantata a New York.

Il Quinteto la seguiva nei suoi ditirambi che mostravano una voce in spagnolo ben più aspra,  radicale, di quella che siamo abituati ad ascoltare nelle sue celebri Cabaret Songs con cui è ascesa al vertice della notorietà. Una voce di contralto che non si ferma neppure un attimo nei due tempi di oltre due ore del concerto, un cantato circolare come vedeva Borges la sua città,  Buenos Aires:

E la città, adesso, è come una mappa
delle mie umiliazioni e fallimenti;
da quella porta ho visto i tramonti
e davanti a quel marmo ho aspettato invano.
Qui l'incerto ieri e l'oggi diverso
mi hanno offerto i comuni casi
di ogni sorte umana; qui i miei passi
ordiscono il loro incalcolabile labirinto.

(Da Fervor de Buenos Aires, 1923).

Certo la spagnola non è la lingua in cui Ute si trova più a suo agio, come se quella dimensione   argentina non fosse la sua più genuina, come se, sebbene le corde del pensiero siano affini, quelle vocali la tradissero ed invece la rielevassero poco più in là, soprattutto nella seconda parte del concerto, con l'estrinsecazione delle sue più celebri versioni da Brel e dalla Piaf, da Amsterdam a L'Accordeoniste, per terminare in un crescendo in una speciale sortita ne La Ultima Grela, di eccezionale trasporto.

Una serie di bis con uno straordinario Mack the Knife (Kurt Weill, L'opera da tre soldi), portato in auge negli Stati Uniti dalle due versioni di Louis Armstrong nel 1956 e poi nel '60 da Ella Fitzgerald, chiude il concerto in un mix tra richiami ad Alabama Song (testo da Hauspostille di Brecht, musica di Weill) ed un plauso al Quinteto che ha esposto dei solisti d'eccezione. In particolare vogliamo ricordare: il pianista Nicolas Guerschberg, che ha volato in un assolo paralizzando la sala in ascolto quasi religioso per l'incredibilità di un tocco cristallino senza nessuna possibilità di eco, perle distillate sullo sfondo violaceo di un palco in sincronia con le note del violinista Fernando Suarez Paz e del bandoneonista Marcelo Nisinman.

Pubblicato in: 
GN7 Anno IV 19 dicembre 2011
Scheda
Titolo completo: 

Santa Cecilia It's Wonderful

UTE LEMPER/PIAZZOLLA QUINTET:
Lost Tango – Ute Lemper canta Piazzolla
14 Dicembre 2011 – Sala Santa Cecilia  – Roma

Setlist
-Yo Soy Maria
-Balada para mi Muerte
-Che Tango Che
-Chiquilin de Bachin
-Pajaros Perdidos
-Tango Ballade aus „Die Dreigroschenoper“ (B. Brecht)
-Preludio para el año 3001
-Balada para un Loco
Intervallo
-Tango (instr.)
-Amsterdam
-Ne me quitte pas (J. Brel)
-As Ilhas
-Oblivion
-Muralla de China
-Soledad
-La Ultima Grela