Verona. I Capuleti e i Montecchi al femminile

Articolo di: 
Alessandro Bravi
Capuleti e Montecchi

Si chiude con l’opera I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini la stagione lirica 2012/2013 della Fondazione Arena di Verona. Erano 35 anni che mancava da Verona quest’opera che, nel nome, richiama alla mente la storia romanzata dei due giovani amanti più famosi nel mondo ed ambientata a Verona. L’opera in due atti con musica di Vincenzo Bellini è su libretto di Felice Romani, rappresentata in prima assoluta al Teatro la Fenice di Venezia l’11 marzo 1830.

Il libretto costituisce un adattamento di un precedente melodramma di Romani, già messo in musica dal compositore marchigiano Nicola Vaccaj. Esso si basa su un'ampia tradizione letteraria italiana (tra cui la nona novella  di Matteo Bandello - 1554) dedicata alla celebre coppia di innamorati veronesi, e non, come talvolta si legge, sulla tragedia di Romeo e Giulietta di William Shakespeare, all'epoca pressoché sconosciuta in Italia.

L’opera venne composta in poco più di un mese, tanto che Bellini dovette attingere a piene mani da una sua opera precedente di scarso successo come la Zaira. Come nella Zaira, la coppia dei protagonisti è affidata a due voci femminili, in quanto la parte di Romeo è intrepretata da un mezzo soprano per esaltare la rappresentazione di un amore adolescenziale.

L’opera vista, prodotta dalla Fondazione Arena, si è avvalsa della direzione d’orchestra di Fabrizio Maria Carminati e della regia del francese Arnaud Bernard, già conosciuto a Verona per la regia della Boheme di Puccini in Arena nel 2005 e per la regia del Rigoletto al Teatro Filarmonico nel 2011.

La tendenza dei registi moderni è quella di modificare l’opera cercando di trovare uno spunto di attualità. Non fa eccezione Arnaud Bernard che ha collocato la scena in una specie di museo o di pinacoteca, dove, all’alzarsi del sipario, si vedono alcuni operai che spostano, scartano, modificano, attaccano quadri, in previsione di una imminente mostra. Ed è proprio dalla fenditura di uno di questi quadri che escono i personaggi della storia, tutti vestiti di rosso, secondo le indicazioni di Carla Ricotti.

Lo spettacolo fa subito presa sul pubblico, sorretto dalla dolce musica di Bellini, eseguita dall'Orchestra dell'Arena diretta correttamente da Fabrizio Carminati. Buona la prova delle due voci Mihaela Marcu nel ruolo di Giulietta e Daniela Pini in quella di Romeo, come pure quella del Coro dell’Arena.

Certo, vedere scene d’amore interpretate da due donne, lascia un po’ perplessi, tenuto conto che Romeo dovrebbe impersonare il fascino della giovane virilità, anche messo a confronto con situazioni che parlano sempre di guerra. Infatti, in passato, la parte di Romeo era stata affidata ad un tenore. Ma ora si è preferito riportare il ruolo secondo le indicazioni del compositore.

Uno spettacolo molto piacevole, che ha giocato abilmente fra il presente della realtà e il passato della favola, senza mai annoiare, sostenuto dall'intensa musica di Bellini.

Pubblicato in: 
GN3 Anno VI 19 novembre 2013
Scheda
Titolo completo: 

Fondazione Arena di Verona

I Capuleti e i Montecchi
dal 3 al 12 Novembre 2013
Teatro Filarmonico - Verona
Tragedia lirica in 2 atti di
Vincenzo Bellini
Libretto di
Felice Romani
 
Direttore    Fabrizio Maria Carminati
Regia    Arnaud Bernard
Scene    Alessandro Camera
Costumi    Carla Ricotti

INTERPRETI
Capellio    Paolo Battaglia
Giulietta    Mihaela Marcu
Romeo    Daniela Pini
Tebaldo    Giacomo Patti
Lorenzo    Dario Russo

Orchestra, Coro (diretto da Armando TASSO), tecnici e maestranze della Fondazione Arena di Verona.