X-Men. La saga arriva all'Apocalisse

Articolo di: 
Teo Orlando
X-MEN APOCALISSE

Il 18 maggio 2016 le sale cinematografiche italiane, addirittura in lieve anticipo rispetto a quelle statunitensi, ospiteranno il nono film consacrato alla saga degli X-Men. Il regista Bryan Singer, dopo l'apprezzato X-Men: Giorni di un futuro passato (X-Men. Days of Future Past), arricchisce potentemente la saga con X-Men: Apocalisse (X-Men: Apocalypse).

Fin dalle prime scene si capisce che il film racchiude spunti e suggestioni disparatissimi: dalla fantascienza apocalittica alla fantarcheologia, dalla storia del Novecento alla spy story. Il tutto condito con effetti speciali di qualità eccelsa e con tutto quello che ci si aspetterebbe in un film del filone supereroistico.

In sintesi la trama, senza rischio di "spoilerare" più di tanto le vicende narrate: l'Apocalisse del film è un essere mutante dai poteri incalcolabili, forse il più antico dei mutanti, pressoché invincibile ed immortale. Fin dai tempi dell'antico Egitto veniva adorato come una divinità, e svolgeva un ruolo fondamentale nella genesi e nello sviluppo delle antiche civiltà. 

Un rito officiato da una setta misteriosa nell'Egitto degli anni Ottanta del secolo scorso fa risvegliare la creatura (interpretata con tratti tra il drammatico e il grottesco da Oscar Isaac), tenuta in uno stato di animazione sospesa da millenni, mentre un'attonita agente della CIA (Moira MacTaggert) assiste impotente alla scena. Il supermutante, i cui poteri derivano dalla somma di quelli di altri mutanti di cui si è impossessato, ulteriormente potenziati anche da un punto di vista scientifico e tecnologico grazie all'apporto di esseri quasi onnipotenti chiamati Celestiali, disilluso dal mondo contemporaneo, decide di radunare una squadra di potenti mutanti per creare un nuovo ordine mondiale su cui regnare. Proprio come i cavalieri dell'apocalisse, i villains reclutati sono quattro: Magneto (splendidamente interpretato da Michael Fassbender), che dispone di poteri immensi su tutti i metalli conosciuti, grazie alla capacità di generare e manipolare campi magnetici, simbolo della Guerra; Tempesta (Storm), in grado di dominare il clima e gli elementi, simbolo della Carestia; Psylocke, dotata di "lame psichiche" e del potere della telecinesi, simbolo della Pestilenza; Angelo, di solito raffigurato come un membro degli X-Men, ma qui nelle poco note vesti di mutante malvagio, dotato di ali prima naturali e poi biomeccaniche, simbolo della Morte.

Particolarmente efficace ci è sembrata la caratterizzazione della vicenda di Magneto e del suo abissale dramma esistenziale. Erik Lehnsherr, prima di diventare il supercriminale noto come Magneto, fu oggetto di una doppia discriminazione: come ebreo polacco (per giunta coinvolto in una relazione amorosa con una zingara) e come mutante, tanto da essere deportato da giovane ad Auschwitz. Tra l'altro, non saremmo lontani dal vero se affermassimo che Magneto è in qualche modo la versione "mutante" del Dottor Destino (Victor von Doom), l'arcicriminale nemico dei Fantastici Quattro (si noti come la saga degli X-Men raramente si intreccia con quella degli altri celebri supereroi Marvel, anche perché a rigore i Fantastic Four non sono dei mutanti, ma piuttosto dei mutati, dato che hanno acquisito i loro poteri con i raggi cosmici. Ma il figlio di due di loro, Franklin Richards, non solo è un mutante, ma addirittura uno dei più potenti mutanti dell'universo, dato che dispone di illimitati poteri psionici), anche lui discriminato per la sua origine zingara e roso da un odio implacabile verso tutta l'umanità.

Ma Apocalisse e i suoi quattro seguaci non hanno fatto i conti con gli X-Men, in particolare con Raven (Jennifer Lawrence), e il professor X (James McAvoy), che guideranno un gruppo di giovani X-Men per arrestare l'inesorabile nemesi e salvare il genere umano dalla distruzione totale. Mentre Apocalisse raduna i propri cavalieri, Charles Xavier, mente di scienziato geniale, paralizzato su una carrozzella ma dotato di straordinari poteri telepatici, educa e forma i suoi giovani alunni in una scuola speciale per youngsters superdotati. Qui gli X-Men sono descritti nella loro giovinezza ancora un po' immatura, quando si sentono ancora degli emarginati alla ricerca del loro posto nel mondo.

Tra di loro Jean Grey (Sophie Turner), che possiede il doppio potere della telepatia e delle telecinesi. Scott Summers (Cyclops), interpretato da Tye Sheridan, che intreccia con Jean una storia d'amore, ma non prima di aver imparato a gestire il potere di generare dagli occhi dei potenti raggi ottici, che può essere contenuto solo grazie ad appositi occhiali al quarzo rubino, inventati da Hank McCoy, detto "la Bestia", uno scienziato dotato di grande forza e agilità, ma in un corpo simile a quello di uno scimmione dalla pelle blu.

La storia si svolge con ritmi particolarmente rapidi e veloci, quasi in omaggio a un altro mutante, Quicksilver, e alla furia distruttrice di Wolverine, che compare in un breve cameo. Forse sarebbe stato il caso di insistere di più sulla psicologia lacerata di Magneto che viveva una vita tranquilla in una cittadina polacca, con moglie e una figlia, e un lavoro in una fabbrica d’acciaio. Sarà un confronto con le autorità locali, finito tragicamente, a condurlo nelle braccia di Apocalisse, salvo poi un colpo di scena finale dove si rivela la sua personalità bipolare. Del resto, il Superuomo della letteratura d'appendice, e anche dei fumetti, all'origine non è né completamente buono, né completamente malvagio. Come ha osservato Umberto Eco ne Il superuomo di massa, è "giudice e giustiziere, benefattore e riformatore al di sopra delle leggi".

Una nota finale va alla colonna sonora: di grande suggestione drammatica ci sono sembrate le musiche di John Ottman, impreziosite da un uso particolarmente efficace dell'Allegretto dalla Settima sinfonia di Ludwig van Beethoven. 

Pubblicato in: 
GN26 Anno VIII 12 maggio 2016
Scheda
Titolo completo: 

X-Men - Apocalisse
Titolo originale     X-Men: Apocalypse
Lingua originale     inglese
Paese di produzione     USA
Anno     2016
Durata     143 minuti
Colore     colore
Audio     sonoro
Rapporto     2.35:1
Genere     fantascienza, azione
Regia     Bryan Singer
Soggetto     Stan Lee & Jack Kirby (personaggi)
Bryan Singer, Simon Kinberg, Michael Dougherty, Dan Harris (storia)
Sceneggiatura     Simon Kinberg
Produttore     Bryan Singer, Hutch Parker, Lauren Shuler Donner, Simon Kinberg
Produttore esecutivo     Stan Lee, Todd Hallowell, Josh McLaglen
Casa di produzione     Bad Hat Harry, Kinberg Genre, Hutch Parker Productions, The Donners' Company
Distribuzione (Italia)     20th Century Fox
Fotografia     Newton Thomas Sigel
Montaggio     John Ottman
Effetti speciali     Digital Domain, Direct Dimensions, Hydraulx, Legacy Effects, Moving Picture Company, Rising Sun Pictures
Musiche     John Ottman
Scenografia     Grant Major

Interpreti e personaggi

James McAvoy: Charles Xavier / Professor X
Michael Fassbender: Erik Lehnsherr / Magneto
Jennifer Lawrence: Raven Darkhölme / Mystica
Oscar Isaac: En Sabah Nur / Apocalisse
Nicholas Hoult: Hank McCoy / Bestia
Rose Byrne: Moira MacTaggert
Tye Sheridan: Scott Summers / Ciclope
Sophie Turner: Jean Grey
Olivia Munn: Betsy Braddock / Psylocke
Lucas Till: Alex Summers / Havok

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