cinema

  • La madre
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il regista argentino Andy Muschietti insieme alla sorella Barbara hanno scritto questo horror-thriller, nato da un cortometraggio che ha colpito Guillermo del Toro qualche anno prima. Mama, tradotto in La madre per la versione italica, dipinge un quadro gotico-fantasmatico intorno alla scomparsa di due bambine in mezzo alla foresta, ritrovate qualche anno dopo piuttosto disturbate nel comportamento e nella psiche. Attori principali sono Jessica Chastain nel ruolo di Annabel, compagna di Lukas, interpretato da Nikolaj Coster-Waldau, lo zio paterno che se ne prende cura.

  • Benvenuto Presidente
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Il 21 marzo, esce nelle sale italiane Benvenuto Presidente!, la nuova commedia di Riccardo Milani, interpretata da Claudio Bisio e Kasia Smutniak. Il tema, come nella recente pellicola di Andò (Viva la libertà), è quello attualissimo della crisi della politica. Ma stavolta a farne le spese è nientemeno che la prima carica dello Stato, a cui il film lancia un ideale e divertito richiamo a un agire meno formale e più prossimo ai problemi reali degli italiani, a loro volta tacciati di un eccesso di menefreghismo e furbizia di cui la politica non è nient'altro che il riflesso.

  • Ci vuole un gran fisico
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Dal 7 marzo nelle sale Ci vuole un gran fisico, commedia (quasi) tutta al femminile interpretata da un'impagabile Angela Finocchiaro. La regia è di Sophie Chiarello, all'esordio, che nella gestione del tono narrativo, paga un eccesso stilistico, frutto anche di una sceneggiatura sovreccitata e singhiozzante, scritta a otto mani (troppe) da Angela Finocchiaro, Valerio Bariletti, Walter Fontana e Pasquale Plastino.

  • Sinister
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Proveniente da un altro horror misterico come L'esorcismo di Emily Rose (2005), Scott Derrickson ha girato stavolta un prodotto a metà strada tra horror e thriller con protagonista un serial killer variamente pervertito e spaventoso, che si chiama Mr Boogie, come gli uomini neri della cultura inglese e che probabilmente nella tradizione etimologica è parente diretto di Buughul, demone che rapisce i bambini come Bogeyman.

  • Ai Weiwei - Never Sorry
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    La giovane giornalista americana, Alison Klayman, fa il suo debutto alla regia con il film documentario dedicato interamente alla figura di Ai Weiwei, il celebre artista e designer cinese, famoso al livello mondiale per l'impegno dimostrato come attivista per i diritti civili. Il progetto di questo documentario prende forma nel 2008 e, dalla sua uscita ufficiale nelle sale cinematografiche nel 2012, "Ai Weiwei – Never Sorry" ha ricevuto molti importanti riconoscimenti, tra cui il premio Special Jury Prize, "For spirit of defiance", in occasione del Sudance Film Festival, ed è stato recentemente proiettato in streming su "MyMovies Live!".

  • Just like a woman
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il film di Rachid Bouchareb dal titolo semplice e significativo, Just like a woman, è un consapevole ritratto di due giovani donne, Mona e Marylin, dalle culture differenti ed interpretate rispettivamente da Sienna Miller e Goldshifteh Farahani, un'americana ed un'indiana, che in una specie di fuga à la Thelma e Louise (ma senza epilogo tragico), si confrontano sul loro essere donne oggi, nella società americana con tutte le sue storture e discriminazioni.

  • Educazione Siberiana
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    C'erano una volta gli Urka: che suona come c'era una volta il lupo mannaro, e di lupo ce n'è uno nel film, un lupo dei Carpazi (che giustamente sono lì, tra Romania e Moldavia), non solo, c'è proprio la fiaba, che riabilita in qualche modo un clan criminale inventato da Nicolai Lilin, appunto gli Urka Siberiani, con cui lui sarebbe venuto in contatto da bambino, ma su cui permangono vari dubbi, a detta di storici di mafia russa (o di origine come sarebbero gli Urka) e di studiosi di emigrazione da e per la Russia. Alla base quindi dell'ultimo film di Gabriele Salvatores, ovvero Educazione Siberiana, rimane nell'aria un sapore più di fiction piuttosto che di autobiografia per lo scrittore Lilin (pseudonimo) nato a Bender in Transnistria (Repubblica Moldava). 

  • Ben Affleck
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    In diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles, domenica 24 febbraio l'85° edizione degli Academy Awards ha visto trionfare il pluripremiato Argo, acclamata opera terza del sorprendente Ben Affleck, che ha sconfitto i veterani Ang Lee, vincitore però del premio per la miglior regia con Vita di Pi (vincitore di 4 Oscar), e Steven Spielberg, che con il suo Lincoln si è dovuto accontentare di quello per il miglior attore a Daniel Day-Lewis (il suo storico terzo) e per le migliori scenografie (Rick Carter e Jim Erickson).

  • 466464-Tutti-contro-tutti-regia-Rolando-Ravello2.jpg
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Rolando Ravello fa il suo esordio alla regia con Tutti contro tutti, nelle sale dal 28 febbraio, riuscendo nell'arduo intento di declinare in chiave comica temi di drammatica attualità come quelli dell'emergenza abitativa e dell'occupazione abusiva nelle periferie delle grandi città. E lo fa con buoni risultati, grazie soprattutto a una scrittura a tratti fresca, mordace e a un ottimo cast multigenerazionale, in cui spicca un impagabile Stefano Altieri.

  • Captive
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Ispirato a eventi di cronaca realmente accaduti e realizzato attraverso una coproduzione francese – filippina – tedesca – inglese, l'ultimo film di Brillante Mendoza, "Captive", è stato proiettato in anteprima web sulla piattaforma streaming di MyMovies alcuni giorni prima della proiezione ufficiale nelle sale cinematografiche.
    Il regista filippino trae il soggetto del suo film dalla triste vicenda legata al rapimento di un gruppo di turisti da parte di una squadra di guerriglieri islamici, avvenuto nei pressi di Dos Palmas Resort, sull'isola di Palawan nelle Filippine il 23 aprile del 2001.