cinema

  • Tree of Life
    Articolo di: 
    Simone Vairo

    Dimenticate la vostra religione...qualunque essa sia; mettete da parte lo scetticismo; ‘buttate via’ la filosofia; solo dopo ciò potrete godere della poesia insita nel quinto ‘epico’ lavoro di Terrence Malick: The tree of life.

  • Il ragazzo con la bicicletta
    Articolo di: 
    Erika Romeo

    Della Complicanza (Sur la complication), ovvero (compendio sul) l’arte di non spiegare le cose. Questo sarebbe stato un titolo più adatto alla nuova opera dei fratelli Dardenne, in concorso al Festival di Cannes 2011. Il ragazzo con la bicicletta infatti, scritto e diretto da Jean-Pierre e Luc Dardenne, lascia un vuoto perplesso di cose non dette.

  • London Boulevard
    Articolo di: 
    Fabio Giagnoni

    "Because you’re mine, I walk the line" (Johnny Cash). Questo verso di una delle ballate più note del cantautore più amato dai banditi americani è forse la descrizione più giusta che cattura un film come questo, London Boulevard, in cui il protagonista galeotto fa di tutto per restare lontano dai guai, senza riuscirci.

  • Paul
    Articolo di: 
    Erika Romeo

    Dimenticate le suggestioni di Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind, 1977) e la commovente vicenda dell’omino verde di Steven Spielberg, Paul, diretto da Greg Mottola, è una commediola brillante e dissacrante allo stesso tempo, tesa a sfatare tutti i luoghi comuni su U.F.O. & Co, ma senza troppe pretese. I protagonisti, Nick Frost e Simon Pegg, già insieme per altri progetti in passato, ne hanno scritto la sceneggiatura.

  • Source-Code.jpg
    Articolo di: 
    Simone Vairo

    Cosa faremmo se sapessimo che ci restano soltanto pochi minuti di vita? Ultimamente, anche in base alle fantomatiche previsioni del terremoto a Roma (11 maggio 2011), mi sono posto spesso questa domanda, giungendo ad un’inconcludente risposta: non è possibile stabilirlo, poichè, se non in rari casi, il caso può sdoganare qualsiasi schema che l’individuo si costruisce per giungere preparato all’evento imminente. Attraverso questa visione risulta davvero impossibile definire, anche solo in toni ‘sfumati’, il quadro dei nostri ultimi minuti di vita.

  • Come l'acqua per gli elefanti
    Articolo di: 
    Barbara Gigliotti

    Jacob è uno studente di veterinaria nel film di Francis Lawrence Come l'acqua per gli elefanti: ha gli occhi magnetici di Robert Pattinson che nel film si ritrova senza più il passato che lo proteggeva ed il futuro su cui contava. Si catapulta su un treno di emozioni e vitalità: è il treno di un circo, pieno di artisti e di animali. I suoi occhi sono il leit motiv del film, malinconici e vitali al tempo stesso.

  • Rifugio Vigevano
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Girato fra le montagne ed il ghiacciao del Parco Naturale della Valsesia, tra Alagna e Varallo, il lungometraggio di Andrea Papini si snoda attorno alla scoperta di un uomo sotterrato nella neve e rinvenuto sul confine tra Svizzera ed Italia. Viene chiamato il topografo italiano Giovanni interpretato da Giovanni Guardiano, che dall’Etna parte e raggiunge le alture intorno a Varallo, per stabilire insieme a quello svizzero, Mathias Valletti, ovvero Paolo Bonanni, di chi è il corpo rivenuto e a quale dei due stati appartiene.

  • I dioscuri della notte
    Articolo di: 
    Elena Romanello

    Christopher Lee e Peter Cushing sono due icone del cinema horror e gotico: la serie di film che hanno interpretato per la casa di produzione Hammer sono diventati oggetti di culto a dispetto o forse proprio per la loro origine di cinema popolare. Franco Pezzini e Angelica Tintori hanno dedicato a questi due interpreti il saggio I dioscuri della notte per la Gargoyle Books e hanno raccontato qualcosa su questo viaggio appassionante nelle tenebre, secondo a quello di The dark screen (ancora per Gargoyle nel 2008), saggio sulla figura del vampiro al cinema.

  • Louise Brooks
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Due capolavori dell’Espressionismo tedesco al Palaexpo per una rassegna iniziata il 5 aprile 2011 con Il Gabinetto del Dottor Caligari di Robert Wiene (1920) ed è finita con il Faust di Friedrich Wilhelm Murnau del 1926 il 17 aprile. I due film che abbiamo seguito sono stati il 10 aprile Lulù – Il vaso di Pandora di Georg Wilhelm Pabst del 1928, ed il 13 aprile Il Golem. Come venne al mondo di Paul Wegener e Carl Boese del 1920.

  • Christopher Walken The Dead Zone
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La Sala Petrassi del Parco della Musica il 18 aprile 2011 ha accolto gli occhi verdi gelidi e magneticamente attraenti di Christopher Walken (Ronald Walken, New York, 1943), il suo pallore estatico e luciferino, la sua compostezza ed educazione. Controbilanciati dagli intervistatori italiani Mario Sesti e Antonio Monda insieme a parte del pubblico che ha riempito la sala e per un quarto almeno composta da colleghi giornalisti.