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Un violinista armeno-libanese in Cavea all'Auditorium Parco della Musica: Ara Malikian si presenta con una melodia struggente e poi percussiva il 2 agosto sera, nella notte di una Roma calda e vivacemente illuminata dai fari obnubilanti blu e rosa shocking, come i pantaloni di paiillettes di questa forza della natura, che ciba anima e corpo senza distinzione tra l'una e l'altro.
Chiunque andasse a guardare Nope, l'ultima fatica del regista Jordan Peele, fidandosi dell'etichetta che la casa di distribuzione (la Universal Pictures) le ha assegnato (horror fantascientifico americano) rischia di vedere le sue attese quanto meno parzialmente frustrate. Il film, infatti, scritto, diretto e prodotto dal regista sotto la sua insegna Monkeypaw Productions, usa questi due generi quasi come pretesti per una riflessione a un tempo sociologica e metafilmica. La pellicola, interpretata da Daniel Kaluuya, Keke Palmer, Steven Yeun, Michael Wincott e Brandon Perea, sembra, all'inizio, essere incentrata sulle mosse di due fratelli proprietari di un ranch che cercano di catturare le prove di un oggetto volante non identificato.
Pier Paolo Pasolini giunge al Palaexpo in veste inedita, attraverso le gigantografie del fotografo tedesco Ruediger Glatz, Reflecting Pasolini: dall’8 luglio al 4 settembre 2022, il Palazzo delle Esposizioni presenta la prima personale in Italia di Glatz con più di 60 immagini in bianco nero dedicate al grande intellettuale italiano, nella ricorrenza del centenario dalla nascita. Curata da Alessio de’Navasques, la mostra è promossa da Roma Culture e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo, nell’ambito del programma PPP100 - Roma Racconta Pasolini promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali.
L'ultimo titolo alle Terme di Caracalla per la stagione 2022 si mostra in forma di mix tra musical e opera: da martedì 2, poi venerdì 5, domenica 7 fino a martedì 9 agosto, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, dalla commedia omonima di Beaumarchais, presenta il riuscito allestimento a firma Lorenzo Mariani che aveva conquistato il pubblico al suo debutto nel 2014. Come allora alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il maestro Stefano Montanari, che ha diretto l’opera anche in forma di concerto al Circo Massimo nel 2020. Luciano Cannito collabora alla regia con le sue coreografie e le scene sono di William Orlandi, i costumi li firma Silvia Aymonino e le luci di Linus Fellbom. Il barbiere e factotum Figaro ha la voce di Markus Werba mentre Cecilia Molinari veste quelli di Rosina.
La scorsa settimana, nei Giardini del Verano a San Lorenzo, lunedì 25 luglio, si è svolta una "storica" proiezione di un documentario fatto di interviste al dissenso verso tutte le regole liberticide e anticostituzionali che sono state emanate da due anni e piu' a questa parte, sotto i due governi Conte e poi Draghi. Dal 31 gennaio 2020 fino ad oggi, anche a governo caduto, sebbene in modo piu' morigerato, è stata diffusa ed imposta una "narrazione" dell'emergenza sanitaria a canale unico, istituzionale naturalmente. Il documentario filmico di Tiziana Franceschini e Massimo Baiocco racconta invece una e piu' storie che finalmente sdoganano un diverso approccio, non in linea con quello comunemente propagandato sul mainstream: una voce fuori dal Coro, direbbe Mario Giordano.