64° Sagra Musicale Umbra per S. Cecilia

La 64° Sagra Musicale Umbra, che si svolgerà dal 12 al 25 settembre, sarà dedicata a Santa Cecilia, Patrona della Musica, con il significativo sottotitolo “mirando gli angelici suoni”, un motto di Giorgio Vasari, che sottolinea perfettamente le intenzioni del direttore artistico Alberto Batisti.

Santa Cecilia è diventata, nel corso dei secoli, il simbolo dell'amore per la musica, sia per i musicisti, che per gli apassionati, molti artisti, poeti, pittori e compositori, infatti, ne sono stati ispirati per esaltare l'”Arte dei suoni”. Durante questa manifestazione verranno eseguite composizioni, di interesse storico e musicologico, dedicate alla Patrona della Musica come l'Ode for St. Caecilia’s Day di Handel nell' elaborazione di W.A. Mozart K. 592 e la Missa Cellensis in do magg. “Missa Sanctae Ceciliae” di Haydn, che verranno eseguite sabato 19 settembre alle 21.00 nella Basilica di San Pietro a Perugia da Filippo Maria Bressan, con la Camerata Strumentale" Città di Prato" ed il Coro Voxsonus.

Nei programmi dei quattordici concerti molti brani sono di Haendel ed Haydn, i grandi musicisti di cui in questo 2009 cadono, rispettivamente, il 250° ed il 200° anniversario della morte. La Sagra avrà il suo baricentro a Perugia ma, come accade da anni, molti concerti si svolgeranno in altre località dell’Umbria come Bettona, Deruta, Foligno, Montefalco, Passignano sul Trasimeno, San Gemini, Spello, Torgiano, un decentramento che mira alla diffusione della cultura in tutta la regione.

Il programma è molto ricco di eventi e non è possibile  elencarli  diffusamente in questa sede, per questo invitiamo chi fosse interessato a consultare il sito www.perugiamusicaclassica.com. Ricordiamo infine tutte le istituzioni che hanno reso possibile questa manifestazione il Ministero per i Beni e le Attività Culturali , Regione Umbria, Comune e Provincia di Perugia, Fondazione Cassa Risparmio di Perugia, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Perugia, Fondazione ‘Guido D’Arezzo’.

Daniela Puggioni