Accademia Filarmonica Romana. Stagione 2023-24

Una stagione per tutte le età e per un pubblico vario e multiforme: musica classica, novità in prima assoluta, danza, musical, l’incontro con la letteratura e il teatro, le lezioni di musica, l’attenzione verso un ascolto più consapevole. Fra Teatro Argentina, Teatro Olimpico e Sala Casella, l’Accademia Filarmonica Romana offre alla città la sua nuova stagione, siglata dal direttore artistico Enrico Dindo, con oltre cinquanta appuntamenti in programma.

I CONCERTI AL TEATRO ARGENTINA

Undici concerti al Teatro Argentina, il giovedì alle ore 21, scandiscono la programmazione della musica da camera e i concerti di artisti internazionali ospiti nello storico teatro capitolino. Fra nuove commissioni, il repertorio classico, la musica del XX secolo, il barocco, con quartetti, trii, ensemble e solisti di caratura internazionale, molti al loro debutto per l’istituzione romana, la stagione presenta un variegato ventaglio di ascolto che spazia nella storia della musica occidentale degli ultimi cinque secoli.

La stagione si apre giovedì 9 novembre con Façade di William Walton per voce recitante ed ensemble, che alla sua prima rappresentazione, a Londra 100 anni fa, scosse gli animi di un pubblico, che provocato dall’originalità e anticonvenzionalità dell’opera, gridò allo scandalo. Per celebrarne il centenario, in collaborazione con la Fondazione William Walton, la Filarmonica si affida all’ironia e irriverenza di Claudio “Greg” Gregori e Carlotta Proietti, mentre Pasquale Corrado dirige il Syntax Ensemble. A Walton si affianca la prima assoluta, commissione dell’Accademia Filarmonica Romana, di Rilùcere di Pasquale Punzo nuovo lavoro del compositore partenopeo che prende spunto da alcuni elementi di Façade.

Eccellenza della musica da camera italiana e fra le formazioni più longeve del nostro paese, il Trio di Parma torna all’Argentina il 16 novembre con un programma dedicato ai Trii per pianoforte di Schubert e Čajkovskij. Serata tutta al femminile il 30 novembre con Io, Anna Dostoevskaja, progetto dell’attrice e regista Maddalena Maggi con la pianista Mariangela Vacatello dedicata ad Anna Grigor’evna, giovane stenografa che diventerà la seconda e ultima moglie di Dostoevskij. Dalle sue memorie, inusuali e preziose, contenute nel libro Dostoevskij, mio marito, la Maggi ricava un testo teatrale che si intreccia all’ascolto musicale di un altro grande personaggio della cultura russa, qual è stato Sergej Rachmaninoff.

Appartengono entrambi alla generazione degli anni Ottanta Francesca Dego e Alessandro Taverna. Violinista nata a Lecco nel 1989 Francesca, pianista veneziano classe 1983 Alessandro, sono fra i migliori nuovi talenti italiani affermatisi a livello internazionale. Li ritroviamo insieme sul palco dell’Argentina il 14 dicembre per un programma che spazia fra Strauss, Schoenberg e Brahms.

Come per le ultime due stagioni, anche il 2024 si apre all’insegna dei Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič, per il progetto che vede il Quartetto Prometeo eseguire l’integrale dei Quartetti per archi del compositore russo. Dopo i primi dieci quartetti, il 18 gennaio e il 9 maggio prossimi si completa il ciclo con gli ultimi cinque lavori, dal n. 11 op. 122 al n. 15 op. 144. Un viaggio affascinante nel cuore del Novecento, in cui l’esperienza personale di Šostakovič si intreccia a una scrittura compositiva tesa verso i nuovi linguaggi del XX secolo.

Instancabile artista, scrittore, Steven Isserlis è soprattutto uno dei violoncellisti più celebri di oggi, acclamato da pubblico e critica. Fa il suo debutto alla Filarmonica il 7 marzo insieme alla pianista Connie Shih, in un programma che si apre con l’omaggio a Ferruccio Busoni a cento anni della morte con il raro ascolto di “Kultaselle” dieci brevi variazioni su un canto popolare finnico e prosegue con due Sonate per violoncello e pianoforte di Fauré e Rachmaninoff.

Altro omaggio a Ferruccio Busoni sarà con il duo, tutto italiano, ancora violino e pianoforte ma di generazione più grande, formato dal violinista Massimo Quarta e dal pianista Alessandro Marangoni (14 marzo), in comune la passione per la musica da camera e una consolidata carriera internazionale. Il ricordo di Busoni sarà con la sua Seconda Sonata per violino e pianoforte op. 36, e prosegue con due brani di Čajkovskij e la virtuosistica Carmen Fantasie di Franz Waxman.

Insignito da poche settimane del Premio Abbiati come miglior solista, la Filarmonica è lieta di accogliere nella sua stagione Alexander Gadjiev (11 aprile) pianista che si sta velocemente affermando nel panorama internazionale. Premio Venezia e BBC New Generation Artist, il suo nome sale alla ribalda nel 2021 con il secondo premio e del premio speciale Krystian Zimerman “per la miglior esecuzione di una Sonata” al XVIII Concorso Chopin di Varsavia e il Primo Premio al Concorso Internazionale di Sydney. Il debutto alla Filarmonica è all’insegna di Franck, Chopin (autore particolarmente amato da Gadjiev) e Musorgskij.

A debuttare alla Filarmonica è anche uno dei migliori musicisti ungheresi di oggi, László Fenyö (25 aprile) che insieme alla pianista russa Julia Okruashvili, si presenta con il suo prezioso violoncello del 1695 realizzato dal liutaio Matteo Goffriller e offre al pubblico un programma dedicato ai grandi compositori ungheresi, da Bartók a Liszt, da Kodály fino a Ernő Dohnányi, fra ritmi, melodie, e canti popolari dell’est.

Internazionalmente apprezzato quale complesso di riferimento per l’esecuzione del repertorio antico su strumenti storici, I Barocchisti guidati da oltre vent’anni da Diego Fasolis, chiudono la stagione all’Argentina con un programma barocco per eccellenza (Händel, Bach, Vivaldi ma anche i più rari Veracini e Lanzetti) fra rigore stilistico e virtuosismo.

LA DANZA E GLI SPETTACOLI AL TEATRO OLIMPICO

La danza, con alcuni dei titoli del repertorio più classici rivisitati in chiave moderna, ma anche il musical, con il ritorno di Rocky Horror Show che nel 2023 festeggia il suo primo mezzo secolo di vita, l’atteso ritorno dopo anni degli amatissimi Momix e Semo o nun semo di Nicola Piovani segnano gli appuntamenti della Filarmonica Romana in collaborazione con il Teatro Olimpico.

Fra i più stimati coreografi contemporanei italiani, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, e dà vita a Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto un percorso struggente di illusioni e memoria, per la nuova produzione del Balletto di Roma con Carola Puddu, beniamina del pubblico giovanissimo, nel ruolo del Cigno Nero. In scena dal 17 al 22 ottobre, lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza.

Attesissimo il ritorno nella capitale dal 7 al 19 novembre dei leggendari Momix, legati da un sodalizio artistico con la Filarmonica che prosegue da quasi quarant’anni. Back to Momix è uno spettacolo nato dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, e uno sguardo sempre teso al futuro. Affrontando le sfide della gravità, le acrobazie dei suoi incredibili ballerini, il trasformismo dei suoi personaggi, Moses Pendleton, carismatico direttore artistico e fondatore della compagnia, porta in scena i più significativi estratti dei grandi classici che hanno segnato la storia dei Momix, restituiti con nuova e viva intensità.

Compie 50 anni il leggendario rock’n’roll musical di Richard O’Brien, che dopo il travolgente successo della scorsa stagione, torna all’Olimpico dal 21 al 26 novembre per festeggiare il suo primo mezzo secolo di vita. Fra gli spettacoli più amati e applauditi di sempre, musical fra i più audaci degli ultimi cinquant’anni, Rocky Horror Show ha sedotto con la sua trasgressività intere generazioni di spettatori, conquistando anche i benpensanti più integerrimi e trasformandoli in devoti fan con corsetto e calze a rete. Christopher Luscombe firma la regia della fortunata produzione applaudita già in tutto il mondo, che accoglie nel suo cast anche Claudio “Greg” Gregori nel ruolo del Narratore.

Non è Natale senza Lo Schiaccianoci, e il Balletto di Roma sale di nuovo sul palco dell’Olimpico dal 7 al 10 dicembre con una versione fresca e moderna del celeberrimo balletto. Sulla musica di Čajkovskij, la versione di Massimiliano Volpini dell’originale classico natalizio invita il pubblico a osservare la fiaba da un nuovo punto di vista, utilizzando il contrasto tra realtà e immaginario della storia di Dumas per rivelare le implicazioni e le conseguenze della multiforme società odierna. Carola Puddu veste i panni della Fata Confetto.

L’anno nuovo si apre il 18 gennaio (in scena fino al 21) con Cenerentola di Roma City Ballet Company formazione nata di recente, e che ad oggi si è conquistata già un posto di rilievo nel panorama nazionale. Il regista e coreografo Luciano Cannito, avvalendosi dei costumi di Giusi Giustino e delle scene di Michele Della Cioppa, arricchisce la storia di un pizzico di follia, comicità e divertimento senza tralasciare la spettacolarità.

Una serata di canzoni romane con Nicola Piovani, ideatore dello spettacolo, per l’occasione anche pianista e direttore, per Semo o nun semo (dal 12 al 17 marzo) che vede il premio Oscar affiancato dai cantanti Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti, l’attore Massimo Wertmüller e i musicisti dell’Ensemble Aracoeli. Una sorta di drammaturgia a base di canzoni romane, come un canzoniere della Vecchia Roma – quella di Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Aldo Fabrizi – dove si ritrovano anche citazioni di Petrolini e Trovajoli, e tanti stornelli.

INCONTRI, PROGETTI, CONCERTI IN SALA CASELLA

La Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, incontri, in un rapporto più ravvicinato fra pubblico e interpreti.

Dal 14 settembre, e per le successive tre settimane, si terrà la terza edizione di Dialoghi. Roma-Ischia, progetto nato da una collaborazione fra Filarmonica e Fondazione William Walton di Ischia. Protagonisti giovani interpreti, provenienti dai Corsi di specializzazione delle principali Accademie e Scuole di Musica, impegnati in un triplice appuntamento – il giovedì alla Filarmonica, il sabato e la domenica successivi a Ischia, presso la Sala Recite nei Giardini La Mortella. Confrontandosi con il repertorio classico dei grandi compositori del passato, spaziando fra Otto e Novecento, si ascolteranno due recital per pianoforte solo di Francesco Maria Novelli e Lavinia Bertulli, il duo violino-pianoforte Gaia Trionfera e Giulia Loperfido e l’Aeonium Piano Trio.

Nuovi ascolti è un progetto che nasce da una nuova collaborazione fra Accademia Filarmonica Romana e Promu Label, etichetta discografica che promuove prodotti artistici trasversali, abbracciando diversi ambiti (classica, jazz, contemporanea, progetti crossover), discipline e nuove tecnologie. La Sala Casella accoglie alcuni dei suoi artisti, con l’ascolto di brani tratti dalle recenti incisioni, con la partecipazione di Andrea Penna, che introduce il pubblico all’ascolto, dialogando con gli interpreti. Il 13 ottobre toccherà al violoncellista Simone De Sena che presenta l’album Cronache del dono della meditazione, mentre il 24 novembre in occasione del centenario della prima rappresentazione di Façade di William Walton con cui la Filarmonica apre la stagione, verrà omaggiata la figura del compositore inglese con la presentazione del nuovo CD dell’Ensemble Kinari, dedicato alla musica di Walton e Françaix.

Si rinnova la collaborazione con Rai Radio3 per due progetti. Il primo è il ciclo di quattro Lezioni di musica dal vivo (la domenica pomeriggio dal 15 ottobre), registrate e successivamente mandate in onda. Condotte da Giovanni Bietti, storica voce della fortunata trasmissione radiofonica Lezioni di musica, gli incontri di questa stagione saranno dedicati al quartetto d’archi, e più precisamente al rapporto tra la classica letteratura quartettistica Viennese di fine Settecento-inizio Ottocento e la musica dei grandi compositori che affrontano questo fondamentale genere cameristico all’inizio del Novecento. A interpretare i brani, e a dialogare con Bietti, ci saranno alcune delle migliori formazioni italiane: i quartetti Leonardo, Guadagnini, Indaco e Noûs.

Il secondo progetto con Rai Radio3 sarà la terza edizione del Violoncello svelato, quattro appuntamenti (il venerdì alle ore 20 dal 16 febbraio) dedicati al repertorio meno noto e di più raro ascolto per violoncello e pianoforte, in cui si “sveleranno” brani rimasti nascosti, segreti, magari solo dimenticati per molto tempo, accanto ai quali saranno accostati pezzi del repertorio tradizionale. Con la conduzione di Andrea Penna, i concerti saranno affidati a quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità – Stefano Bruno, Chiara Kaufman, Ludovica Rana e Niccolo Citrani – accompagnati da altrettanti validi pianisti – Giulia Loperfido, Valentina Kaufman, Maddalena Giacopuzzi e Simone Rugani.

In collaborazione con l’Associazione Fabrica proseguono gli incontri di Fabrica, Musica e Letteratura, in questa stagione dedicati al tema “MATERiae. Per lo spazio nel tempo”. Tre serate di suoni e parole, letteratura antica e moderna e melodie che tessono un fil rouge tra Medioevo e gli Anni Cinquanta, tra la terra e il mare, tra la forma e la materia (2 dicembre, 27 gennaio, 2 marzo).

Nuovo il progetto BIS! Ascoltiamo due volte quattro incontri la domenica pomeriggio dal 14 aprile con l’intento di offrire al pubblico un ascolto più consapevole. A eseguire i brani ci sarà il direttore artistico della Filarmonica Romana Enrico Dindo, che è anche noto violoncellista, insieme alla pianista Monica Cattarossi. Il pubblico avrà occasione di ascoltare due volte uno stesso brano del repertorio più noto per violoncello e pianoforte intervallato da un momento di dialogo con i musicisti e un’interazione con gli ascoltatori, moderato dal musicologo Valerio Sebastiani. Sarà così l’occasione per mettere in rilievo aspetti musicali, strutturali e interpretativi e altre curiosità e confrontare il primo ascolto con il più consapevole secondo.

Arriva alla VIII edizione Assoli, la rassegna dedicata alla nuova musica per strumento solo, interpreti giovani talenti in dialogo con altrettanti giovani ed emergenti compositori. Sei concerti dal 24 maggio (due a giornata) in cui verrà approfondita la scrittura contemporanea per singolo strumento, mettendo a confronto prime esecuzioni assolute o italiane con brani del tardo Ottocento e Novecento entrati stabilmente in repertorio. Gli “assoli” di questa edizione sono di violino (Giacomo Del Papa), violoncello (Silvia Gira), flauto (Emanuele Orsini), il pianoforte (Margherita Coraggio) la viola (Camila Sánchez) e per la prima volta l’arpa (Giulia Bigioni).

La programmazione della Sala Casella si completa con i tre concerti dei giovani interpreti premiati dalla Società Umanitaria.

LA FORMAZIONE

Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche quest’anno una serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più consapevole e allo stesso tempo divertente. A partire dai più piccoli dai 0 ai 3 anni con i concerti di Allegro capriccioso e la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop, e gli incontri Bimbi in musica, sempre per bimbi da 0 a 3 anni accompagnati dai genitori, che offrono la possibilità di comprendere e acquisire con naturalezza il linguaggio musicale.

Si apre una nuova collaborazione con l’Università degli Studi La Sapienza di Roma e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, per il workshop Improvvisazione Collettiva e Composizione Istantanea: 1960-2023 che si terrà in Sala Casella dal 27 al 29 ottobre con sessioni di docenti, compositori e musicisti dedicate alla pratica strumentale, alla composizione in tempo reale e al deep listening, e ai più recenti temi della ricerca musicologica.

Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto Opera Domani dedicato ai ragazzi dai 6 ai 15 anni con percorsi mirati, delineati durante l’arco scolastico, che sfociano nello spettacolo partecipativo a conclusione del progetto. In questa stagione sarà Turandot. Enigma al museo dalla celebre opera pucciniana (Teatro Olimpico, 20, 21 maggio), per la regia di Andrea Bernard; Sieva Borzak dirige l’Orchestra 1813, voci soliste i cantanti vincitori e finalisti delle ultime edizioni del Concorso AsLiCo.

La Sala Casella accoglierà del Premio Valentino Bucchi le fasi finali della 42ª edizione del Concorso internazionale di composizione Premio Valentino Bucchi (25 novembre), manifestazione fin da suo nascere mirata alla valorizzazione del talento giovanile e della creatività individuale e dedicata quest’anno alla composizione per strumento solo in un rapporto ideale con un’opera significativa del Novecento musicale italiano, e del Concorso internazionale di interpretazione della musica contemporanea (9 marzo).

Infine le attività nelle scuole, con i concerti di alcuni giovani musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più diretto con i ragazzi, la musica e gli strumenti, e le introduzioni all’ascolto per preparare gli studenti a una partecipazione più consapevole dei concerti in programma al Teatro Argentina.

LE COLLABORAZIONI

Si terrà nelle quattro domeniche di novembre presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia (ingresso libero), la seconda parte dell’ottava edizione del Festival Un Organo per Roma ideato da Giorgio Carnini e promosso dall’Associazione Camerata Italica per richiamare l’attenzione sulla necessità della realizzazione un organo da concerto nell’Auditorium Parco della Musica. Un’occasione anche per mettere in evidenza le diverse sfaccettature, anche le più insolite, dello strumento organo, nonché indicare sentieri poco praticati nel dialogo con altri strumenti. Due i concerti dedicati a Bach ‘principio ‘generatore’ di nuova musica, un omaggio a Beethoven (in cui sarà coinvolta l’attrice Giuliana Lojodice su un testo di Sandro Cappelletto), e l’incontro fra l’organo e il cinema con la proiezione del cortometraggio del 1917 Charlot avventuriero di Chaplin che verrà commentato dal vivo dall’organo.

Biglietti: Teatro Argentina da 17 a 30 euro, Sala Casella 11 euro, Teatro Olimpico (a seconda degli spettacoli) da 25 a 68 euro. I prezzi sono comprensivi di prevendita. Abbonamenti: Omnia da 280 a 410 euro, vari tipi di abbonamento per i concerti al Teatro Argentina da 90 a 200 euro.

Info: www.filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org