Accademia Filarmonica Romana. Il violino di di Uto Ughi

Con l’esecuzione della Partita in re minore per violino solo BWV 1004 di Bach, un brano che lo accompagna fin dal suo esordio a soli 7 anni, Uto Ughi apre la stagione n. 194 della Accademia Filarmonica Romana giovedì 23 ottobre 2014 al Teatro Olimpico (ore 21).

Rinsaldando il legame di affetto che lo lega da sempre all’istituzione romana, il grande violinista, fra i musicisti più rappresentativi del nostro paese, erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, rende omaggio con questo concerto alla memoria di Adriana Panni fra le protagoniste dell’organizzazione musicale italiana del secondo Novecento, instancabile animatrice e presidente della Filarmonica di cui quest’anno ricorre il ventennale della scomparsa. «Adriana, prima di tutto una carissima amica! – racconta il maestro Ughi – Aveva una fede incrollabile in quello che faceva, era carica di entusiasmo e convinzione, le era naturale un modo diretto e spontaneo di comunicare con le persone».

Alla fantasia, alla libertà e al rigore bachiano, con cui Ughi apre il suo concerto, segue nella seconda parte un programma caratterizzato dal grande virtuosismo che vedrà Ughi, accompagnato al pianoforte da Marco Grisanti, alle prese con le due Polacche e Legénde del compositore e violinista Henryk Wieniawski, e con la scrittura raffinata ed elegante di Introduzione e Rondò capriccioso op. 28 di Saint-Saëns  e la vivacità di Tzigane di Ravel. «Ma non è solo virtuosismo – tiene a precisare Ughi –. Nella musica di Wieniawski in particolare vive anche una struggente cantabilità slava, presente soprattutto nella ‘Legénde’. Affascinava il pubblico, aveva la stessa carica di virtuosità di Paganini, era capace di passaggi funambolici, però mai fine a se stessi, come qualche volta accade con Paganini. Wieniawski era polacco come Chopin e nelle due Polacche in programma potremmo percepire proprio questa capacità di essere sia trascinante, brillantissimo, che lirico, sognante, alternando spesso i due caratteri. In una scrittura che riserva al pianoforte un ruolo tutt’atro che secondario». Grande virtuosismo e gentilezza melodica convivono anche in Saint-Saëns e Ravel, in cui la ricerca del colore, tipica dei musicisti francesi di fine Ottocento e inizio Novecento, si alterna al ritmo e alla sfida tecnica che mette a dura prova l’interprete.

In programma fino al 17 maggio (a chiudere saranno i sorprendenti Mummenschanz) la nuova stagione della Filarmonica Romana, firmata dal direttore artistico Matteo D’Amico, presenta oltre trenta appuntamenti fra musica, danza e teatro, con originali incontri, combinazioni imprevedibili e alcune novità, spaziando dal repertorio barocco alla musica dei nostri giorni fino al jazz con un omaggio alla Roman New Orleans Jazz Band e al rock dei Marlene Kuntz. La programmazione sarà dislocata fra Teatro Olimpico, per il periodo autunnale e per gli spettacoli di danza, il Teatro Argentina, nei mesi invernali, dedicati alla musica da camera, e la Sala Casella, cuore pulsante della Filarmonica, che accoglierà Il cerchio della musica un ciclo di appuntamenti in cui si potrà entrare in contatto con gli interpreti di grande rilievo, compositori e artisti, impegnati a stringere con il pubblico un rapporto più intimo e diretto.

In stagione i grandi nomi del concertismo internazionale: oltre al già citato Uto Ughi, i due violoncelli a confronto degli eccezionali Sol Gabetta e Mischa Maisky, il violinista Sergej Krylov, i pianisti Maria Perrotta e Behzod Abdurajimov, il controtenore Tim Mead, il quotatissimo Quartetto Ebène, i clavicembalisti Trevor Pinnock e Rinaldo Alessandrini, i travolgenti SignumFive (al loro debutto nella capitale) le orchestre barocche dei Turchini e di Concerto Romano, e ancora i nuovi spettacoli di Corrado Augias sulla Grande Guerra, di Federico Tiezzi sul Ritorno di Casanova tratto da Schnitzler, di Sandro Cappelletto sull’ultimo anno di vita di Schubert, la nuova produzione di AsLiCo dedicata al pubblico di domani con l’opera Milo, Maya e il giro del Mondo di Matteo Franceschini.

Sette gli appuntamenti con la danza e il tetro visivo, a partire dall’atteso ritorno nella capitale dei Momix che dopo il trionfale successo dell’anno scorso, porteranno Alchemy di nuovo sul palcoscenico dell’Olimpico (18-30 novembre). A seguire un altro gradito ritorno, quello di Miguel Angel Berna con il nuovo lavoro Mediterraneo (2-7 dicembre). E dal 10 marzo al 17 maggio la quinta edizione del Festival Internazionale della Danza, in collaborazione con il Teatro Olimpico che ospiterà importanti novità, come il debutto della compagnia argentina Nestor Pastorive, HQ Program il nuovo progetto della pianista Gloria Campaner e dell’olandese Gotra Ballet di Heerlen, Il vestito di Marlene un inedito incontro fra la danza e il rock protagonisti la Mvula Sungani Company e la rock band dei Marlene Kuntz che suoneranno dal vivo, accanto a nomi di compagnie già conosciute e amatissime dal pubblico romano come Aterballetto (Don Q e Rossini Cards) e i mitici Mummenschanz, maestri di teatro visivo, “musicisti del silenzio”, sulla scena internazionale da oltre quarant’anni.

Preziose anche per questa stagione le collaborazioni che la Filarmonica ha tessuto con i teatri, le associazioni e le accademie culturali della nostra città e non solo: Teatro di Roma, Teatro Olimpico, AsLiCo – Associazione Lirico Concertistica Italiana, Académie de France à Rome - Villa Medici, Centre de musique baroque de Versailles, Nuova Consonanza, Società Umanitaria, Forum Austriaco di Cultura, Compagnia Lombardi Tiezzi.

Programma completo su www.filarmonicaromana.org

ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
CONCERTO D’INAUGURAZIONE STAGIONE 2014-15
Giovedì 23 ottobre ore 21 TEATRO OLIMPICO

Uto Ughi violino
Marco Grisanti pianoforte
in ricordo di Adriana Panni

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Partita n. 2 in re minore per violino solo BWV 1004
Henryk Wieniawski (1835-1880)
Polonaise de concert n. 1 in re minore op. 4
Polonaise brillante n. 2 in la maggiore op. 21
Legénde op. 17
Camille Saint-Saëns (1835-1921)
Introduction et Rondò capriccioso op. 28
(trascr. per violino e pianoforte)
Maurice Ravel (1875-1937)
Tzigane «rapsodie de concert»

Biglietti concerto UGHI: da 20 a 30 euro. 10 euro con Login Music Card per studenti. Riduzioni per CRAL e associazioni. Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org