Al Centro di Musica Antica Ghislieri e a Giulio Prandi il premio ICMA

Naturale sviluppo della vittoria del Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana nel 2018, quest’anno il Centro di Musica Antica Ghislieri e la sua anima artistica Giulio Prandi coronano un importante e solido percorso internazionale con la vittoria del prestigioso premio ICMA della Critica Musicale Europea nella categoria riservata alla musica corale, dopo che i critici di tutto il continente hanno valutato ben 377 produzioni da tutto il globo.

Venti tra i più importanti media di critica musicale d’Europa sono dunque giunti alla conclusione che “La Petite Messe Solennelle è un capolavoro enigmatico e misterioso. Forse solo con questa registrazione (che per la prima volta si avvale della nuova edizione critica), meravigliosamente diretta da Giulio Prandi con il Coro Ghislieri e quattro cantanti di prim'ordine, si possono veramente comprendere i misteri del vecchio Rossini, che strizza l'occhio al teatro d'opera ma da una prospettiva ormai distanziata” come recita la motivazione del premio che verrà conferito nel gala del 21 Aprile alla Philharmonie di Lussemburgo, sotto la direzione di Adam Fischer, vincitore del Premio alla Carriera, e trasmesso in differita dalla rete mondiale dell'Unione europea di radiodiffusione.

Il Direttore d’Orchestra Giulio Prandi, da sempre anima e mente dell’Orchestra e Coro Ghislieri, sottolinea:

La notizia di questo premio mi ha sorpreso e riempito di gioia. Giunge a coronamento di un percorso iniziato ormai vent’anni fa; la straordinaria avventura di un gruppo di giovani artisti che si è riunito in un ensemble, animato dalla volontà di andare a fondo di un repertorio meraviglioso e molto amato, quello della musica vocale del Settecento italiano, attraverso un radicale lavoro di studio e ricerca. Unica stella polare: far emergere non solo la bellezza, ma anche la profonda capacità di parlare alla contemporaneità di questa musica. Non saremmo arrivati sin qui senza la Fondazione Collegio Ghislieri, che ha sostenuto strenuamente questo progetto, in primis attraverso il prof. Andrea Belvedere. Nei suoi oltre quarant’anni di Rettorato ha plasmato il Ghislieri del futuro, e il Centro di Musica Antica, di cui è tuttora Presidente, rappresenta uno dei suoi risultati più importanti, frutto di cinque lustri di lavoro duro, costante, paziente.

In un momento storico estremamente difficile, in un paese in cui già da tempo il panorama musicale tende a contrarsi, in perenne sofferenza, il Ghislieri si affaccia a una nuova fase. Dopo il Premio Abbiati del 2019, la palma di "miglior disco corale” agli ICMA 2021 ci fa guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. Molti sono gli impegni concertistici e discografici di Coro e Orchestra Ghislieri da qui al 2024; e molti sono anche i miei impegni come direttore d’orchestra. Un’attività, la mia personale, che, attraverso il l’incontro con orchestre, cori e artisti diversi e straordinari mi permette di confrontarmi, di accrescere la mia esperienza e far maturare la mia sensibilità. Esperienze che riporto poi a casa, al Ghislieri, mettendole al servizio dei miei meravigliosi musicisti, per crescere, con loro, ancora di più. Ringrazio dunque sentitamente la giuria degli ICMA, e, con lei, tutti coloro che hanno creduto in me e nel progetto artistico del Ghislieri. Una gratitudine profonda, che si trasforma in energia e voglia di andare avanti.

Gioachino Rossini, Petite messe solennelle

Prima registrazione mondiale basata sull’edizione critica di Davide Daolmi per solisti, coro, due pianoforti e armonio, volume 4, sezione 3 (2013) delle Opere di Gioachino Rossini, pubblicate dalla Fondazione Rossini, Pesaro

Sandrine Piau – soprano
Josè Maria lo Monaco – contralto
Edgardo Rocha – tenore
Christian Senn – basso

Coro Ghislieri

Valentina Argentieri, Caterina Iora, Marta Redaelli, Jiyeong Son – soprani.
Giulia Beatini, Silvia Capobianco, Isabella Di Pietro, Maria Chiara Gallo – contralti
Michele Concato, Raffaele Giordani, Massimo Lombardi, Roberto Rilievi – tenori
Guglielmo Buonsanti, Renato Cadel, Alessandro Nuccio, Giacomo Serra
–bassi

Francesco Corti – primo pianoforte, Érard No.14231, 1838 (“Piano en forme de clavecin”) Cristiano Gaudio – secondo pianoforte, Pleyel No. 23635, 1856 (“Piano Petit Patron”) Deniel Perer – armonium Alexandre à mains doubles, 1890

Giulio Prandi – direttore