Castelvecchi. Hyrdrick sull'atomica nazista

La Germania nazista non solo aveva pronta la bomba atomica e l’avveniristica tecnologia di innesco a infrarossi, ma aveva arricchito l’uranio in quell’immensa fabbrica di Auschwitz dove ufficialmente si produceva gomma. Castelvecchi pubblica il libro di Carter Hydrick, che tramite un approfondito lavoro di ricerca, mette in discussione la tesi storica secondo cui gli Stati Uniti abbiano inventato la bomba atomica e con questa vinto la Seconda Guerra Mondiale.

Una gran mole documentaria e testimonianze dei protagonisti affermano che il programma nucleare statunitense fosse indietro «di più di un anno» rispetto all’omologo nazista.
I tedeschi – nel 1945 ormai fuori dai giochi – avevano l’uranio e la tecnologia, ma non più i vettori di lancio per usare utilmente l’arma, mentre gli americani si stavano giocando sul fronte del Pacifico la propria chance di accreditarsi come superpotenza contro l’Unione Sovietica. Auschwitz, l’industria chimica, un formidabile sottomarino U-boot e il funambolico gerarca Martin Bormann sono pedine di uno scacchiere internazionale che nella revisione di Hydrick mostra gli spazi di una trattativa segreta, che avrebbe condizionato la storia mondiale dalla fine della guerra ai nostri giorni. Non solo l’arma atomica, ma l’intero “pacchetto” di holding, scatole societarie, brevetti ed espropri bellici nazisti sarebbero stati condivisi da Bormann con l’intelligence statunitense, cambiando significativamente i connotati del mondo successivo al 1945.

Dalla Nota del Curatore, Francesco Maria Fabrocile

"Quindici anni di ricerche di archivio e di inchiesta (con abbondanza di materiali documentali dagli Archivi di Stato statunitensi), di studio dei documenti e delle bibliografie, un argomentare serrato da mastino fanno dell’Atomica nazista di Hydrick un testo modello per la ricostruzione delle storie impossibili, un vero giallo non-fiction. Ma soprattutto,come a giusto titolo rivendica l’autore, un libro che impone una revisione della storia dell’era atomica e dei ruoli internazionali delle potenze vincitrici, vale a dire di tutto l’ultimo dopoguerra nel mondo."

Francesco Maria Fabrocile
Ricercatore, storico, docente, giornalista e consulente editoriale, Fabrocile è dottore di ricerca in Storia contemporanea all'Università di Cassino. Dal 1996 collabora col Circolo Giustizia e Libertà di Roma (fondato, tra gli altri, da Ferruccio Parri e Cencio Baldazzi nel 1947).

CARTER P. HYDRICK
Ricercatore, scrittore, sceneggiatore, manager di marketing, lavora da circa trent’anni nel mondo della comunicazione. È considerato tra i maggiori esperti della resa dell’U-boot tedesco U-234 alla Marina statunitense.

 

CARTER P. HYDRICK
L’ATOMICA NAZISTA

Come la Germania di Hitler riuscì a produrre
l’uranio arricchito ad Auschwitz e a usarlo per trattare con gli Usa
A cura di
Francesco Maria Fabrocile
Collana Saggi
pagine 384 – Euro 23,50

Castelvecchi