Convegno di Emergency a Firenze

Nonostante sia stata colpita dalla morte della sua fondatrice Teresa SartiEmergency tiene fede ai suoi impegni e ha organizzato a Firenze dal 9 al 13 settembre un Convegno per i 15 anni dalla sua fondazione.

Il presidente di Emergency, Teresa Sarti è recentemente e prematuramente scomparsa il 1 settembre, la sua umanità, il suo impegno e il suo generoso apporto hanno contribuito in maniera determinante alla diffusione dell'attività dell'organizzazione in questi fondamentali primi 15 anni. Come ha ricordato Gino Strada, il marito e fondatore con lei di Emergency: "lei è stata la madre che ha cresciuto Emergency".

L'evento è stato così articolato, il 9 e 10 sarà dedicato esclusivamente agli operatori sanitari, dall'11 al 13 ci saranno incontri riservati ai volontari e incontri aperti anche alle persone interessate all'attività di questa organizzazione umanitaria.

Emergency, che ha nei suoi obiettivi fondanti la cura delle vittime civili della guerra, che sono il 90%, e la promozione e attuazione dei diritti umani, è un'organizzazione umanitaria senza fini di lucro, non governativa, privata e indipendente. Nei 15 anni di attività ha curato gratuitamente oltre tre milioni di persone e costruito ospedali nel Kurdistan iracheno, in Cambogia, in Sierra Leone, Afghanistan, Repubblica Centroafricana e Sudan.

Paesi che sono usciti da  lunghi conflitti come la Cambogia, la cui precaria situazione sanitaria è stata causata dal lungo conflitto ormai concluso, ma che ha lasciato milioni di mine e una povertà diffusa, che non consente alla maggior parte dei cambogiani di accedere alle cure sanitarie, che sono a pagamento. A loro Emergency offre cure completamente gratuite con gli standard dei paesi occidentali.

In Afghanistan, dove ancora c'è la guerra, con grandi difficoltà, con i suoi tre ospedali a Kabul, Lashkar-gah e in Panshir ad Anobah, offre assistenza, completamente gratuita, alle vittime del conflitto e alla popolazione (ad Anobah c'è anche un centro di maternità), anche grazie alla rete di FAP (posti di primo soccorso). Emergeny assiste anche i numerosi detenuti, in condizioni disumane nelle carceri afghane.

Da sempre attenta alla promozione e attuazione concreta dei diritti umani, offre  un aiuto concreto alle vittime menomate dalle mine in Iraq, con corsi per imparare un mestiere e fornendo un aiuto in denaro per avviare la nuova attività (Emergency gestisce solo il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale a Erbil, i due ospedali di Sulamanya ed Erbil sono, ora, gestiti dal governo locale, sempre mantenendo gli standard di qualità e la gratuità). Altra attività è la preparazione professionale del personale sanitario, in questi paesi dove la formazione è un obiettivo di difficile attuazione.

Il Centro regionale Cardiochirurgico d'eccellenza Salam (Pace) costruito e aperto in aprile nel 2007, a Soba (Khartoum) in Sudan, ha come scopo quello di fornire gratuitamente cure altamente specializzate ad una vasta zona dell'Africa, non solo allo stato che l'ospita, ma anche agli stati confinanti. In Africa, a differenza dei paesi più ricchi, i cardiopatici sono molto giovani, spesso bambini, una grave emergenza che pesa sul futuro di questo continente, segnalata anche dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

L'idea, che ha ispirato la realizzazione di questo centro, rovescia completamente  la modalità di intervento nei paesi poveri, non più una sanità povera, di base, legata alle emergenze, ma centri di eccellenza che portino allo sviluppo di tutte le specializzazioni della medicina. Un centro cardiochirurgico d'eccellenza necessariamente porta  allo sviluppo qualitativo di altre branche mediche, in quanto la patologia è spesso causata ed è causa di altre malattie.

Allo scopo di sensibilizzare gli stati  africani confinanti e non solo, è stato organizzato un Convegno Internazionale “Costruire medicina in Africa”  nell'isola di  S. Servolo a Venezia sia nel 2008 che nel 2009. Quest'anno ha coinvolto i ministri della Sanità di Ciad, Egitto, Eritrea, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Sierra Leone e Sudan. Nel 2008 si era arrivati alla stesura di un "Manifesto dei Diritti Umani riguardo alla Medicina", in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Si dichiarava che il diritto alla salute è basilare e inalienabile per ogni essere umano e  che per attuarlo sono necessarie Uguaglianza, tutti hanno il diritto ad essere curati senza alcuna discriminazione; Qualità elevata totalmente gratuita, basata sulle reali necessità della comunità e non sugli interessi di Lobbies o Corporations (multinazionali); e infine veniva affermata la Responsabilità Sociale dei Governi per la realizzazione di questo diritto.

Quest'anno si è parlato di come passare all'attuazione pratica con la creazione  di 8 centri d'eccellenza, per creare una rete sanitaria di alto livello nel continente. Si pensa anche di creare altri centri pediatrici negli stati confinanti, come quello pediatrico a Bangui, capitale della Repubblica Centroafricana, inaugurato lo scorso marzo, in cui oltre a queste cure, vengono selezionati i malati per il Centro Salam, proprio perché l'esistenza di un centro d'eccellenza promuove anche la creazione di ospedali che sono il primo presidio.

In Sudan, infatti, Emergency ha aperto nella primavera del 2006 un centro pediatrico nel campo profughi di Mayo. Ci si augura che i rappresentanti di questi stati, iniziando a dialogare di sanità, riescano a parlare anche degli altri problemi, che causano tensioni e conflitti, migliorando anche i rapporti politici.

Di tutti i i vari progetti si parlerà dall'11 al 13 settembre, date in cui sono previsti anche spettacoli. Invitiamo chi fosse interessato a consultare il sito www.Emergency.it  per prendere visione dettagliata del programma. 

Daniela Puggioni