Francesca Bartellini Moech. Gli angeli di Mastemoth

È uscita lo scorso 7 Settembre, in concomitanza con l'apertura dell'anno sacro dei Misteri, una straordinaria tragedia teatrale di Francesca Bartellini Moech, titolata Gli angeli di Mastemoth, che ci auguriamo possa essere presto rappresentata su tutti i palcoscenici del mondo libero.

«Tutto è pieno di Dei... la materia è un tutto animato»: questa affermazione filosofica racchiude molti significati e soprattutto rappresenta in modo estremamente efficace e sintetico il cuore del pensiero tradizionalista, oggi comunemente definito “pagano” – termine che però andrebbe evitato il più possibile, in quanto attribuito ai nostri Antenati dai monoteisti di allora, come fosse un marchio di infamia vivere nel pagus ossia a stretto contatto con la Natura e con il Genius Loci, le Ninfe e i cortei dei Satiri. Ebbene, l'affermazione secondo cui tutto è colmo del Divino ha importanti implicazioni, che vanno tenute a mente per meglio comprendere lo spirito realmente ellenico (ma, al contempo, anche “gnostico” e “dionisiaco”) di questa tragedia teatrale di Francesca Bartellini Moech, divisa in due atti e dieci quadri, un'opera che affonda le sue radici nel passato, ma che di fatto parla apertamente a tutta l'umanità contemporanea.

Francesca Bartellini ha lavorato come scrittrice, attrice, regista, produttrice sia di teatro che di documentari e film in Francia, Italia, Sud Africa e Stati Uniti. Recita in italiano, inglese e francese. Ha in preparazione due lungometraggi per il cinema. Ha pubblicato un saggio molto incisivo su Shakespeare e John Donne rispetto al cambiamento di paradigma tra Rinascimento e Modernità e ha appena ultimato un provocatorio romanzo su Michelangelo dal titolo S o la versione di Sofonisba. Laureata in filosofia si è specializzata in Estetica del Rinascimento all'EHESS di Parigi.