Musica popolare tra Italia e Cina

La Soprintendente Anna Imponente, nell’ottica di valorizzare il vasto patrimonio etnoantropologico tutelato dall’Istituto, ha progettato per il prossimo 15 dicembre, presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma,  una iniziativa dedicata alla musica popolare.

L’evento, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il patrocinio della Regione Lazio, dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport del Comune di Roma e dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, nasce con lo scopo di presentare al pubblico un’importante collezione di strumenti antichi cinesi del Museo, sottolineandone l’appartenenza alle tradizioni musicali, indagate come profonde radici culturali dell’identità dei popoli.

L’esposizione comprende strumenti tipici della musica popolare cinese provenienti da diverse aree geografiche della Cina e appartenenti a differenti epoche storiche: il pi’pa, l’er-hu, lo zheng, il di, il yue-qin, lo sheng, etc. Per l’occasione la raccolta di strumenti sarà accompagnata da pannelli didattici che descriveranno la storia della musica tradizionale della Cina, l’incontro delle musiche folcloriche delle cinquantasei nazioni in Cina, le caratteristiche degli strumenti ed i contesti nei quali venivano suonati.

L’evocativo titolo di “La musica della nostalgia” comprende un ricco programma che va dalla esposizione di strumenti, con la possibilità di ascoltare e visionare materiali audiovisivi, alla esecuzione etnomusicale dal vivo.
 Il tema italiano dell’evento riguarda la musica popolare del Lazio meridionale, in particolare quella eseguita dagli zampognari e dai pifferai, e la musica tradizionale abruzzese, offrendone un interessante parallelo con la musica popolare cinese che evidenza l’unione tra l’essere umano e la natura.

I concerti saranno eseguiti da differenti gruppi di musicisti, esponenti di due diverse modalità di rapporto con la musica folclorica: uno che continua la viva tradizione degli antenati e l’altro che la rivisita attraverso lo studio dei testi. Si tratta di singoli musicisti, tra i quali l’uomo orchestra, appartenenti alle comunità agropastorali, artigiane ed operaie provenienti da Villa Latina in provincia di Frosinone, o dal territorio circostante, ed il gruppo abruzzese DisCanto, che ripropone brani di musica popolare documentati attraverso un lavoro di ricerca sul territorio.

Il territorio di Villa Latina riveste una notevole importanza perché sede, dalla seconda meta del ‘700, di un artigianato di costruzione delle zampogne e di altri strumenti a fiato tradizionali, con caratteristiche organologiche e di emissione sonora tipiche ed esclusive dell’ area. A Villa Latina è in allestimento il Museo laboratorio della zampogna della Regione Lazio. Villa Latina, dunque, ed altri paesi della Valle di Comino e del Lazio meridionale, sono noti agli etnomusicologi come sedi di una notevole attitudine musicale, diffusa nell’ambito delle comunità agropastorali. L’abilità nell’esecuzione di brani musicali con strumenti tradizionali, quali la zampogna, il piffero, l’organetto, la fisarmonica, già nota per il passato, si riscontra oggi estesa anche alle giovani generazioni.

La musica della nostalgia
Omaggio alle tradizioni popolari tra Italia e Cina
Martedì 15 dicembre 2009
dalle ore 15.00 alle 19.00
Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a
Roma

Tipo iniziativa: musica folclorica ed esposizione di strumenti musicali; si presenta per la prima volta la catalogazione degli strumenti musicali cinesi del Museo ed una ricerca etnoantropologica.

Luogo: Roma,Museo Nazionale degli Strumenti Musicali,Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9 A
Data:  15 dicembre 2009,  Mostra fino al 20 gennaio 2010
h 15 visita guidata alla mostra
h 16 presentazione dell’evento
h 16 e 30 musica cinese in video
h 17 concerto dal vivo dei musicisti di Villa Latina
h 18 concerto dal vivo del gruppo DisCanto
h 19 saluto augurale della Soprintendente nel foyer