Opera di Roma. Brundibár per la Giornata della Memoria

Nel mese in cui ricorre la giornata della Memoria, al Teatro Nazionale domenica 27 (ore 16.30) gennaio, va in scena Brundibár, opera per bambini di Hans Krása con la regia di Cesare Scarton giunta alla sua quarta edizione. Protagonisti saranno i giovani cantori della Scuola di Canto Corale e della Youth Orchestra del Tea­tro dell’Opera di Roma diretta da Carlo Donadio.

La messa in scena quest’anno sarà arricchita dall’esecuzione di alcuni lieder della scrittrice e compositrice ceca di lingua tedesca Ilse Weber, deportata a Terezín nel febbraio del 1942 per le sue origini ebraiche e morta ad Auschwitz nell’ottobre del 1944. I canti di cui Ilse compose i versi e le musiche erano eseguiti da lei stessa alla chitarra o al liuto per portare un po’ di leggerezza ai bambini di Terezín di cui si prese cura fin dall’inizio della sua detenzione.

Scritta dal compositore ceco Krása (ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz nel 1944), su libretto di Adolf Hoffmeister, Brundibár è andata in scena per la prima volta il 23 settembre 1943 nella fortezza di Terezín, e rappresentata 55 volte dal 1943 al 1944, proprio da alcuni dei bambini rinchiusi e poi deportati nei campi di sterminio.

L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene di Michele Della Cioppa, i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Patrizio Maggi.

Biglietti € 10 per gli adulti, € 6 per i minori di 26 anni. IN vendita presso il botteghino del Teatro dell’Opera e, nei giorni di spettacolo, a partire da un’ora prima dell’inizio, anche al Teatro Nazionale.

 

TRAMA

Brundibár narra la storia di Pepícek e Aninka, due fratelli poveri e orfani di padre che devono comprare un po’ di latte per salvare la madre malata. Per raccogliere i soldi necessari decidono di cantare al mercato come il suonatore d’organetto Brundibár, che però li allontana dalla piazza. Aiutati da tre animali (un passero, un gatto e un cane) e altri bambini del paese, Pepícek e Aninka con un piano riusciranno alla fine a cacciare Brundibár e a cantare nel mercato.

 

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA