Palermo. Il Requiem per la Commemorazione delle stragi di Capaci e Via D’Amelio

Sono passati trenta anni, ma lo shock emotivo e culturale delle stragi di Capaci e Via D’Amelio è ancora oggi una grande voragine nella storia della civiltà occidentale, per questo, nonostante gli ultimi tempi così complessi da decifrare fra pandemia e guerra, essa rimane un momento ineludibile della riflessione collettiva italiana ed internazionale. Il 12 novembre 2022 si svolgerà la titolazione altamente simbolica dell’Aula Bunker della casa circondariale Calogero Di Bona “Ucciardone” a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in presenza del Presidente della Repubblica Italiana.

Di fronte a questo iato sono state tentate molte risposte, ma la sensazione di vuoto, singolo e collettivo, ancora permane. L'Associazione Nazionale Magistrati Palermo ha dunque individuato una nuova strada per cercare risposte in una cornice filosofica più ampia rispetto alle singole, lodevoli vie percorse sino ad ora: una riflessione sull’arte, declinata nella sua espressione più immateriale e al contempo più fisica, ovvero la musica, come strumento di risposta culturale di ciò che è bello e buono contro le brutture della mafia, la sua immateriale presenza cacofonica nell’aria, la sua fisicità brutale verso cose e persone. Una risposta che è culturale e anche poetica, che parli un linguaggio non verbale, ma emotivo, per ricordare, riflettere ma soprattutto per riaffermare ancora una volta la necessità di bellezza, giustizia, consonanza tra gli uomini.

Il 12 novembre 2022 dopo la titolazione altamente simbolica dell’Aula Bunker della casa circondariale Calogero Di Bona “Ucciardone” a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in presenza del Presidente della Repubblica Italiana, si aprirà dunque il convegno Introduzione al Requiem - Quando l’arte si fa strumento di legalità, inedito e mai tentato dialogo tra illustri giuristi e magistrati tra cui vale citare con musicisti,  compositori, docenti e scrittori, fra cui il compositore italiano Marco Tutino, simbolo della nuova opera italiana nel mondo e che fu ideatore del Requiem collettivo nel ’92, il compositore e Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo Marco Betta, il pianista e docente Emanuele Arciuli.

La seconda esecuzione, preceduta da una riflessione su Giustizia e Musica, è avvenuta Il 17 giugno 2022 al Conservatorio di Musica "Niccolò Piccinni" di Bari, in collaborazione con la Fondazione Vittorio Occorsio, a distanza di quasi trent’anni dalla prima esecuzione. La Fondazione Vittorio Occorsio continua a Palermo il percorso così avviato

A questo momento di importante dialogo trasversale alle discipline sul tema della bellezza e della legalità, seguirà dal vivo al Teatro Massimo ed in diretta in video nella Chiesa di San Domenico la terza esecuzione del Requiem per le Vittime della Mafia alla presenza delle massime cariche istituzionali italiane, ma soprattutto di tutti i cittadini di Palermo e del mondo che vorranno partecipare.

Giuseppe Santalucia, Presidente ANM: “ANM Palermo è stata fondamentale nel farsi promotrice e supporto di questa iniziativa di memoria nel trentennale delle stragi di mafia. Noi ricordiamo le stragi ogni anno e forse per questo abbiamo finito le parole, perciò quest’anno abbiamo delegato l’essenziale esercizio della memoria all’arte e nella fattispecie alla più immateriale delle arti, la musica

Clelia Maltese, Presidente ANM Palermo
: “Quest’evento è stato pensato per consegnare ai nostri giovani, molti dei quali nel ’92 ancor non erano nati,  una fondamentale  “memoria” attraverso l’arte e la musica, come testimonianza duratura di fatti cruciali per la nostra storia civile. Inoltre mi preme evidenziare come l’evento assuma un’ulteriore valenza, essendo trasmesso in streaming e aperto a tutti, nella chiesa di San Domenico, dove giacciono le spoglie mortali di Giovanni Falcone. Inoltre l Requiem non si fermerà a Palermo ma dal prossimo anno andrà in altre città italiane, a partire da chi fu colpito da quella stagione di violenza, penso ad esempio a Firenze e a Via dei Georgofili”.

Carmela De Caro, Fondazione Vittorio Occorsio: "dopo 30 anni di silenzio è stato col Conservatorio che abbiamo fatto rinascere questo bellissimo Requiem dopo tanto silenzio. E siamo felici che grazie a questa iniziativa sia rinato il sodalizio tra musica, musicisti e magistrati che a novembre darà vita alla giornata di memoria sui temi d'arte e giustizia”

Marco Tutino, compositore e promotore del Requiem per le Vittime della Mafia: "nel 92 la notizia delle stragi mi colpi ' con grande violenza e d'impulso pensai che non potevo chiudermi nella stanza dell'arte, ma trasformare l'arte in uno strumento di militanza civile. Presi la valigia e rimasi a Palermo finché non ottenni la realizzazione del progetto. Scelsi i compagni di questo viaggio affinché fossero rappresentativi della Sicilia, ma anche di tutto il paese e insieme lavorammo per armonizzare le nostre composizioni sul sentire del testo e in una comunione di intenti musicali che ancora oggi mi stupisce"

Marco Betta, compositore e Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo
: “Eravamo giovani, la chiamata di Marco Tutino fu un ulteriore momento di risveglio di coscienza: immaginammo che l’arte potesse contribuire al progresso civile del nostro tempo, eravamo insieme, allora come oggi, per immaginare una continuità di azione dell’arte accanto alla magistratura, che ha riaperto il cammino del Requiem"

Inoltre sul palco del Massimo in apertura di serata la giornalista palermitana Elvira Terranova introdurrà il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che consegnerà simbolicamente la prossima esecuzione del Requiem per le Vittime della Mafia al rappresentante del Comune di Milano per l’anno 2023, affinchè il cammino di memoria e riflessione continui negli anni a venire

Programma della giornata del 12 novembre 2022

Ore 16.00
Cerimonia di Intitolazione dell’Aula Bunker della casa circondariale Calogero Di Bona “Ucciardone” a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in presenza del Presidente della Repubblica
Saluti istituzionali del Presidente della Corte di Appello Matteo Frasca, del Procuratore Generale di Palermo Lia Sava, del Presidente ANM Palermo Clelia Maltese, del Ministro della Giustizia

Ore 16.45
Convegno: Introduzione al Requiem
Quando l’arte si fa strumento di legalità

Presentazione del Presidente del Tribunale di Palermo Antonio Balsamo e del Procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio de Lucia - “Libera me”: il percorso dall’ira alla pace attraverso la ricerca della verità.
Introduzione di Gianni Canzio, Presidente emerito della Corte di Cassazione

Ore 17.30

Inizio degli interventi tematici - Coordinano Melina Decaro, segretaria generale Fondazione Vittorio Occorsio, già Professore Ordinario di Diritto Pubblico Comparato, e Giovanni Salvi, Presidente del Comitato Scientifico, già Procuratore Generale della Corte di Cassazione
Leonardo Agueci, già Procuratore Aggiunto di Palermo - Dal testo di Vincenzo Consolo - il diritto di vivere e la consapevolezza dei propri doveri
Dario Oliveri, storico della musica - La Messa da Requiem nella Storia e nel tempo presente.
Marida Dentamaro, Presidente del Conservatorio Niccolò Piccinni, Avvocato e Professore di diritto amministrativo – Il Requiem a Bari: le ragioni di una ripresa.
Emanuele Arciuli, pianista, docente al Conservatorio Piccinni di Bari – Modernità del Requiem
Marco Tutino, compositore - Il Requiem per le vittime della mafia, cronaca di una missione (quasi) impossibile.
Alessandra Dino, Professoressa di Sociologia della Devianza dell’Università di Palermo - Cultura contro terrore: la cura del restauro dopo gli attentati del 1993 di Firenze
Marco Betta, compositore e Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo - Il Teatro Massimo e l’impegno per la legalità
Davide Camarrone, scrittore e giornalista - Le parole contro il Male: il racconto della Sicilia
Conclusioni di Piero Curzio, Presidente della Corte di Cassazione e di Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo

Ore 20.30 – Teatro Massimo

Requiem per le Vittime della Mafia

Lorenzo Ferrero, Introitus
Carlo Galante, Dies Irae
Paolo Arcà, Offertorium
Matteo D’Amico, Sanctus
Giovanni Sollima, Agnus Dei
Marco Betta, Lux aeterna
Marco Tutino, Libera me

Testo Italiano di Vincenzo Consolo
Prima esecuzione mondiale, Cattedrale di Palermo 27 Marzo 1993

Soprano Desiree Rancatore
Tenore Giulio Pelligra
Mezzosoprano Raffaella Lupinacci
Basso Roberto Scandiuzzi

Direttore Alessandro Cadario
Maestro del Coro Salvatore Punturo
Orchestra e Coro del teatro Massim
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Da un’idea di Marco Tutino

A chiusura del trentennale dell’inizio della tragica stagione delle stragi mafiose e in commemorazione di tutte le sue vittime, dalle più illustri alle tante ancora oggi anonime, il Teatro Massimo di Palermo apre, in via del tutto eccezionale, il 12 Novembre la stagione con un titolo rarissimo e di indubbio valore simbolico: il Requiem composto da sette autori italiani contemporanei nel 1992 su testo dello scrittore siciliano Vincenzo Consolo come atto dovuto verso la città, la Sicilia, ma anche tutta la comunità nazionale ed internazionale duramente colpita da 20 anni di inesplicabile violenza. Quella del Massimo sarà la terza esecuzione di questo Requiem d’occasione tristemente contemporanea e vedrà nel cast il soprano Desiree Rancatore, il mezzo soprano Raffaella Lupinacci, il tenore Giulio Pelligra, il basso Roberto Scandiuzzi e il direttore Alessandro Cadario sul podio dell’Orchestra del Massimo, giovane e solida bacchetta noto per le sue tante prime esecuzioni. I sette compositori, esponenti della migliore scuola italiana e provenienti da tutto il paese con l’importante contributo dei siciliani Giovanni Sollima e Marco Betta, nel ’92 si strinsero attorno all’idea del milanese Marco Tutino di dare voce in musica al compianto di tutta la nazione, l’opera fu poi presentata in diretta Rai dalla Cattedrale di Palermo il 27 Marzo 1993.