Roma. Teatro Olimpico. Gesti senza fine

Lindsay Kemp con il Teatro Olimpico e l’Accademia Filarmonica Romana aveva un legame che è cresciuto attraverso tanti anni e tante produzioni. Diceva che questo teatro fosse “la sua casa a Roma”.

Pochissimi lo sanno, ma il suo primo lavoro all’Olimpico fu nel 1966, giovanissimo, coreografando la produzione della prima assoluta dell’opera contemporanea A(lter) A(ction) di Egisto Macchi, su invito di Roman Vlad direttore artistico della Filarmonica e di Adriana Panni, instancabile animatrice della vita musicale romana, che dell’istituzione all’epoca era vicepresidente.
Poi, per tutti gli anni Ottanta, durante una tournée mondiale infinita, è tornato in trionfo più volte all’Olimpico per la stagione della Filarmonica, con tutto il suo straordinariamente vario repertorio e gli indimenticabili artisti della Lindsay Kemp Company.

Una delle creazioni che Lindsay ha portato in questo teatro (giusto trent’anni fa!) è stata la sua particolarissima Alice, dove interpretava l’innamorato Lewis Carroll, il Gatto del Cheshire e il Cavaliere Bianco (sostituto della Regina Bianca). Oggi, in occasione del debutto mondiale di Alice dei MOMIX – presentata da Julio Alvarez, che all’epoca aveva prodotto quella di Kemp – l’impresario argentino, il Teatro Olimpico e l’Accademia Filarmonica Romana vogliono offrire al pubblico questa mostra-omaggio a Lindsay Kemp, con i suoi disegni e con foto delle sue produzioni, privilegiando il tema ‘Alice’, ma mostrando anche molti altri aspetti delle sue trasformazioni.
Questo accade esattamente sei mesi dopo che Lindsay ci ha lasciati. Per chi ha collaborato con lui per tanti anni, questa mostra rappresenta uno dei molti modi con cui si cerca di mantenere viva la fiamma del suo genio e la memoria dei suoi gesti, facendo sì che vivano ancora nei cuori delle molte persone che lo hanno tanto amato.

GESTI SENZA FINE
Un regalo per e da Lindsay

mostra a cura di David Haughton e Daniela Maccari
con foto di Richard Haughton

La mostra è visitabile al piano superiore del Teatro Olimpico, dal 21 febbraio al 3 marzo 2019, a partire da un’ora prima dello spettacolo