Santa Cecilia festeggia Dvořák con Jakub Hrůša e lo Stradivari di Joshua Bell

Il Concerto per violino di Antonin Dvořák fu eseguito per la prima volta a Roma nel 1919 dall’Orchestra della Regia Accademia di Santa Cecilia diretta da Bernardino Molinari con Arrigo Serato al violino. A distanza di cento anni, giovedì 21 febbraio ore 19.30 (repliche venerdì 22 ore 20.30 e sabato 23 ore 18, Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica) per l’esecuzione dello stesso concerto, sul palco ceciliano saliranno due icone internazionali: il direttore ceco Jakub Hrůša, che torna a guidare l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dopo due concerti di successo nelle scorse stagioni, e il violinista statunitense Joshua Bell.

Jakub Hrůša è considerato uno dei direttori più acclamati della scena internazionale, già noto al pubblico romano per la superba interpretazione del capolavoro sinfonico di Smetana Ma Vlast nel 2016, e della Prima Sinfonia di Brahms nella stagione precedente, attualmente alla guida dei Bamberger Symphoniker e in grande ascesa sulla scena internazionale, considerato uno dei migliori giovani direttori in attività. Joshua Bell ha alle spalle trent'anni di poliedrica carriera come solista, musicista da camera, produttore discografico, direttore d'orchestra e regista. Critica e pubblico lo hanno spesso definito come uno dei violinisti più influenti della sua epoca, impegnato nell’evoluzione dei nuovi linguaggi musicali e in numerose campagne di sensibilizzazione e divulgazione. Accanto al Concerto per violino, considerato una delle composizioni più popolari di Dvořák insieme alla Sinfonia n. 9, il programma del concerto prevede l’esecuzione delle Danze Ungheresi nn. 17, 18, 19, 20, 21 di Johannes Brahms ispirate a temi ed echi della tradizione popolare ungherese. Una raccolta di ventuno brani inizialmente scritti per pianoforte a quattro mani, solo in seguito arrangiata per diversi organici da altri compositori, tra i quali lo stesso Dvořák, legato a Brahms da profonda amicizia. A completare il programma una Suite (curata dallo stesso Hrůša) dal balletto Romeo e Giulietta di Prokofiev, il primo lavoro ‘ufficiale’ sovietico che il compositore scrisse nel 1935, al suo rientro in Patria dopo la pausa americana. L’accoglienza da parte della compagnia del Bolshoi non fu entusiasta e la prima rappresentazione coreografica ci fu solo nel 1940 - prima a Brno e poi a Leningrado - ma prima che ciò avvenisse Prokofiev fece una riduzione sinfonica della partitura in cui spicca il dinamismo orchestrale e il carattere del brano, in un mix equilibrato di cantabilità melodica e dissonanze che contribuiscono a un affresco sonoro brillante.

 

Jakub Hrůša

Nato in Repubblica Ceca e descritto da Gramophone come ‘indimenticabile’, Jakub Hrůša è Direttore Principale della Sinfonica di Bamberg, Direttore Ospite Permanente della Filarmonica Ceca, Direttore Ospite Principale della Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra (TMSO) ed ha collaborato come Direttore Musicale e Direttore Principale della PKF–Prague Philharmonia dal 2009 al 2015. Dalla stagione 2017/2018 ricopre la carica di Direttore Ospite Principale della Philharmonia Orchestra.

Jakub Hrusa è ospite regolare di moltissime importanti orchestre in tutto il mondo: eventi recenti hanno incluso Bohemian Legends e The Mighty Five – due serie appositamente ideate per la Philharmonia Orchestra; un focus di due Settimane su Martinů e Roussel per l’Orchestra Philharmonique de Radio France; esibizioni con la Gewandhaus Orchestra di Lipsia, la Cleveland Orchestra, la Sinfonica di Vienna, la DSO di Berlino, la Philadelphia Orchestra e la Los Angeles Philharmonic.

Nelle ultime stagioni ha debuttato con la Royal Concertgebouw Orchestra, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Mahler Chamber Orchestra, la New York Philharmonic, la Boston Symphony, la Chicago Symphony e l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, la Sinfonica di San Francisco e la Filarmonica di Monaco.

Come direttore d’opera, è stato ospite regolare del Festival di Glyndebourne, dove ha diretto The Cunning Little Vixen, Sogno di una notte di mezza estate, Carmen, The Turn of the Screw, Don Giovanni e La Bohème, ed ha collaborato come Direttore Musicale del Glyndebourne On Tour per tre anni.

Altrove, ha diretto produzioni al Teatro dell’Opera di Vienna (Il Caso Makropulos), all’Opéra National de Paris (Rusalka), all’Opera di Francoforte (Il Trittico), al Teatro dell’Opera Nazionale Finlandese Opera (Jenůfa), alla Royal Danish Opera (Boris Godunov) ed al Teatro Nazionale di Praga (The Cunning Little Vixen e Rusalka).

In campo discografico, Jakub Hrusa ha pubblicato sei dischi per Supraphon, compresa una registrazione dal vivo di Má vlast di Smetana dal Festival di Primavera di Praga. Ha registrato dal vivo la Symphonie fantastique di Berlioz, Eine Alpensinfonie di Strauss e la Sinfonia Asrael di Suk con la TMSO per Octavia Records; altre registrazioni includono i Concerti per violino di Tchaikovsky e Bruch insieme a Nicola Benedetti e la Filarmonica Ceca (Universal) ed una serie di tre dischi con la PKF-Prague Philharmonia per Pentatone. Il suo ultimo CD, contenente Má vlast di Smetana con la Sinfonica di Bamberg, è stato pubblicato nell’autunno 2016.

Jakub Hrůša ha studiato direzione all’Academy of Performing Arts di Praga, dove vive con la moglie e due figli. Attualmente è Presidente dell’International Martinů Circle.

Nel 2015 ha ricevuto il Premio Sir Charles Mackerras.

 

Joshua Bell

Con una carriera che copre più di trent’anni come solista, musicista da camera e direttore, Joshua Bell è uno dei violinisti più celebrati della sua epoca.

Registra in esclusiva per Sony Classical ed ha al suo attivo più di quaranta CD che hanno ricevuto premi Grammy, Mercury, Gramophone ed Echo Klassik; Joshua Bell ha inoltre ricevuto un Avery Fisher Prize ed un Lumiere Prize per il suo lavoro nel campo della Realtà Virtuale. Nominato Direttore Musicale dell’Academy of St Martin in the Fields nel 2011, è l’unica persona ad aver ricevuto questa carica da quando Sir Neville Marriner ha fondato l’orchestra nel 1958 e, di recente, il contratto è stato rinnovato fino al 2020.

Nel 2016 Sony ha pubblicato l’album For the Love of Brahms con l’Academy of St Martin in the Fields, il violoncellista Steven Isserlis ed il pianista Jeremy Denk, seguito nel 2017 dall’album Joshua Bell Classical Collection, un set di 14 CD che raccoglie tutte le più importanti imprese discografiche di Joshua Bell negli ultimi vent’anni.

Nell’estate 2017 Joshua Bell si è esibito ai BBC Proms con la Royal Philharmonic Orchestra, al Festival di Verbier e come Artist in Residence al Festival Internazionale di Edimburgo; negli Stati Uniti è stato ospite invece dei Festival di Tanglewood, Ravinia ed al Mostly Mozart Festival.

Nella stagione 2017/18 Joshua Bell ha preso parte alle celebrazioni della New York Philharmonic per il centenario di Leonard Bernstein, presentando la Serenata di Bernstein diretta da Alan Gilbert; appare inoltre con (tra le altre) la Philadelphia Orchestra e la Los Angeles Chamber Orchestra. Si esibisce inoltre in recital alla Carnegie Hall, al Symphony Center di Chicago e al Strathmore Center di Washington D.C.

Tra gli impegni europei, di particolare rilievo sono i concerti come solista con la Sinfonica di Vienna e la Sinfonica Nazionale Danese, i concerti come direttore/solista con l’Orchestre National de Lyon e i recital di Parigi, Zurigo, Ginevra, Bologna, Milano e Londra.  Insieme all’Academy of St Martin in the Fields è previsto un intenso ed esteso tour di Gran Bretagna, Stati Uniti ed altre città europee tra cui Reykjavik ed Amburgo.

Persuaso del valore della musica come strumenti diplomatico ed educativo, Joshua Bell ha partecipato alla prima missione culturale a Cuba del Committee on the Arts and Humanities del Presidente Barak Obama. E’ inoltre coinvolto in ‘Turnaround Arts’, un progetto promosso dal Committee e dal John F. Kennedy Center for the Performing Arts, che provvede all’educazione artistica nelle scuole elementari e medie più disagiate.

Joshua Bell suona su un violino Stradivari Huberman del 1713 e utilizza un archetto francese costruito da François Tourte e risalente al XVIII secolo.

Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
giovedì 21 febbraio ore 19.30 – venerdì 22 ore 20.30 – sabato 23 ore 18

Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Jakub Hrůša
direttore
Joshua Bell
violino

Brahms                Danze Ungheresi n.17,18,19,20,21
Dvořák                 Concerto per violino
Prokof’ev           Romeo e Giulietta: Suite dal balletto

Biglietti da 19 a 52 Euro

I biglietti possono essere acquistati presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058
Botteghino Via Vittoria 6 (adiacente Via del Corso, Roma)
solo tramite carta di credito o bancomat
dal lunedì al venerdì ore 11-19, sabato dalle 11 alle 14
Prevendita telefonica con carta di credito:
Call Center TicketOne Tel. 892.101