Spoleto. Donazione di costumi di Renato Bruson

E’ giunta a Spoleto in questi giorni, presso i magazzini del Teatro Lirico Sperimentale “Adriano Belli”, un preziosa donazione da parte del celeberrimo baritono Renato Bruson, in segno di affetto e di riconoscimento nei confronti dell’Istituzione spoletina alla quale è legato da molti decenni.

Si tratta di oltre 250 costumi storici di scena, perfettamente conservati, ed utilizzati in alcune delle opere che hanno visto il Maestro Bruson protagonista nel passato, sui palcoscenici di tutto il mondo. Sono stati tutti realizzati dalla famosa costumista e scenografa Tita Tegano, compianta moglie del Maestro venuta a mancare lo scorso anno. Tita Tegano, di origini calabresi, ha lavorato per decenni per i più prestigiosi teatri d’opera italiani, celeberrime e proficue le lunghe collaborazioni con il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro dell’Opera di Roma e con il Regio di Parma. La creatività che Tita Tegano ha saputo profondere nella sua carriera di scenografa e costumista teatrale l’ha vista protagonista proprio al Regio, nel 1985, in occasione de “I due Foscari” e più recentemente nel 2013 a Busseto: suo il costume di Falstaff indossato dal Maestro Bruson che lei stessa aveva ideato e confezionato e che Tita aveva restituito alle scene dalla sua collezione privata. E proprio da questa sua collezione privata provengono i costumi giunti al Lirico Sperimentale, tra i quali proprio quelli de “I due Foscari”, ma anche di altri due capolavori verdiani che videro Bruson protagonista, ovvero “Simon Boccanegra” e “La Traviata”, insieme a molti altri.

Coloro che negli anni lavorarono al fianco della Tegano la ricordano come “una donna molto dolce nel rapporto con le persone ma determinata e ferma nell'aspetto professionale; di lei ha sempre colpito l’accurato lavoro preparatorio sulla partitura e sul libretto prima di accingersi alla realizzazione di un'opera”.

Infatti i costumi giunti allo Sperimentale mostrano una foggia di tessuti preziosamente ed accuratamente lavorati, materiali diversi (come il tulle e il damascato) appaiati e commistionati con una raffinatezza articolata, utilizzo di geometriche ed eleganti gorgiere cinquecentesche (retaggi di un “Rigoletto” che il Maestro interpretò tante e memorabili volte), perfette impalcature di gonne in crinolina che restituiscono linee perfette, cappelli di dogi veneziani finemente ricamati, etc.

Il Maestro Renato Bruson ha espressamente voluto effettuare questa importante donazione allo Sperimentale, al quale è legatissimo fin dal suo debutto, quando, poco più che ventenne, vinse il Concorso nel 1961 e calcò il palcoscenico del Nuovo nelle vesti del Conte di Luna de “Il Trovatore”; ancora oggi, dopo più di 60 anni, Renato Bruson tiene ogni anno le sue masterclass a Spoleto ai giovani cantanti vincitori del Concorso Comunità Europea dello Sperimentale.

Alcuni dei costumi donati, per volere dello stesso Maestro Bruson sempre attento alla divulgazione dell’opera lirica e dell’arte tout court, saranno esposti nel foyer del Teatro Nuovo di Spoleto durante la 77ª Stagione Lirica Sperimentale e potranno essere ammirati da tutti gli amanti dell’opera e da tutti coloro che, spoletini e non, ne avesse desiderio e curiosità.