TeatrO2 a Siena. Appello per un'officina artisticamente libera

Compagnia, Teatro, Scuola, Associazione: a Siena, TeatrO2 è un’officina delle arti libera e aperta, uno spazio protetto in cui fare e vedere teatro, luogo di formazione unico e speciale e storico sodalizio culturale che rischia di vedere vanificato un impegno lungo quindici 15 anni. Dopo aver gestito gli spazi del Piccolo Teatro, e dopo un periodo nei locali di Corte dei Miracoli, da cinque anni l’attività di TeatrO2 ha trovato casa nei locali di Sienartefice, in un ex ufficio affittato e trasformato a proprie spese in spazio adeguato.

Dopo la richiesta esorbitante del canone di locazione, e dopo la necessaria autoriduzione, la Fontebranda srl, concessionaria degli immobili per conto del Comune (che ne è proprietario), ha avviato un’azione legale per ottenere lo sgombero dell’associazione. Una decisione quasi paradossale, se si considera che TeatrO2 è una delle sette realtà culturali alle quali il Comune di Siena ha già da tempo concesso la residenza artistica.

TeatrO2 conduce questa battaglia non in nome e per conto di se stessa, ma nel segno di obiettivi culturali comuni, come testimoniano la mobilitazione e la nutrita raccolta di firme avviata a sostegno dell’associazione. L’appello, già sottoscritto da altre associazioni, da personaggi della cultura e da semplici cittadini, è da intendersi trasversale, e punta unicamente alla concessione di vecchi e/o nuovi spazi, idonei ad ospitare le molteplici attività laboratoriali e di produzione artistica dell’unica scuola di teatro di Siena.

TeatrO2 non chiede sovvenzioni, ma la possibilità di continuare ad esistere e a crescere insieme alla città. 
TeatrO2 non è contro qualcuno, né contro il Comune, né contro la Provincia - che anzi invita a condividere la causa - ma è per tutti.

Per sostenere Teatr02 firmate il testo dell'appello.
 

La storia di Teatr02

Il sogno si era avverato 5 anni fa. Dopo diversi spostamenti e un transito nei locali della Corte dei Miracoli,  TeatrO2 aveva finalmente trovato casa in uno dei luoghi più significativi di Siena, nei pressi della più antica fonte cittadina: Fontebranda. Orgoglio di ogni senese, Fontebranda per secoli ha dato da bere a uomini e animali, nelle sue vasche si sono sciacquati panni e tinte stoffe; le sue antiche arcate e l’acqua che sotto vi scorre sono state il simbolo dell’operosità cittadina. Quale luogo migliore, dunque, per dare asilo ad un’associazione culturale che porta un altro elemento vitale, l’ossigeno, nel proprio dna? Abbiamo occupato lo spazio con fierezza, sentendoci da subito partecipi del grande progetto di ristrutturazione dell’ex macello: Sienartefice.

TeatrO2 ha una natura multipla: Compagnia, Teatro, Scuola, Associazione.

Compagnia, cioè officina di gruppo in cui esprimere il proprio bisogno d’arte;
sala teatrale, che fa dono di sé alla Città, in forma di spazio libero e protetto; scuola, ossia stanze in cui si parla e si ascolta, pronte ad accogliere chi guarda con curiosità ricettiva alle cose della vita; e infine associazione, il sodalizio che, attraverso la Compagnia, il Teatro e la Scuola, si compie nell’incontro con il prossimo.

TeatrO2 è luogo fisico, ma anche immateriale, un’idea che s’è fatta prima progetto e poi realizzazione.
 
Fondato nel 1995 da Mila Moretti e Martino Convertino, TeatrO2 si è occupato, a Siena, della gestione del Piccolo Teatro, prima della sua chiusura per restauri. Trasferiti successivamente in Corte dei Miracoli, la connotazione incerta e inadeguata degli spazi ci ha spinto ad un nuovo trasloco, provvisorio, in una palestra.
Nel frattempo, si stavano liberando i locali di Sienartefice. Abbiamo scelto di rischiare, prendendo in locazione un ex-ufficio e trasformandolo in teatro a spese nostre. Purtroppo, l’importo iniziale del canone di affitto, 1000,00 euro, a seguito degli aumenti annuali e dell'aggiunta di una piccola saletta adiacente, è salito a 1.700,00. Una cifra del tutto insostenibile per un'associazione culturale; due anni e mezzo fa TeatrO2 ha deciso di procedere ad un’autoriduzione, pagando alla Fontebranda srl (società concessionaria degli immobili della zona Sienartefice) un canone mensile di 500,00 euro, in attesa che le istituzioni riconoscessero il radicato valore sociale della nostra attività. D’altra parte, destinatario finale di parte del danaro corrisposto alla Fontebranda srl è il Comune di Siena, in quanto proprietario dei fondi e dei locali in questione - per gran parte vuoti - alcuni dei quali stanno letteralmente cadendo a pezzi. Forse, come dice qualcuno, "E’ meglio un locale vuoto che affittato a un prezzo basso", sarà per questo allora che la Fontebranda srl, non riscontrando alcun interesse istituzionale o sociale per il lavoro di TeatrO2, ci ha citato in giudizio per gli arretrati non corrisposti.

Arrivati a questo punto, l’intervento del Comune e della Provincia di Siena, in un senso o nell’altro, appare necessario e imprescindibile. Occorre assumere una posizione decisa, scegliendo di conservare o di non conservare TeatrO2, attività che non soltanto ha sede in uno spazio comunale, ma che è anche l'unica scuola permanente di teatro rimasta in vita a Siena.     

Riteniamo che, se sussiste la volontà istituzionale, qualcosa si possa ancora fare, prima di vedere ignorato e punito un lavoro capillare di quindici anni, portato avanti a beneficio della cittadinanza senese, bambini e adulti.      
Tutti noi di TeatrO2 crediamo che andrebbe riconosciuta, come valore autentico, la professionalità del presidente e direttore artistico, Mila Moretti, la persona dalla quale hanno attinto quasi tutti quelli che, nella zona, lavorano nello spettacolo. Mila, superando con intelligenza e tenacia le sue difficoltà fisiche, imposte dal 100% di invalidità civile riconosciuta, è soprattutto eccellente attrice, regista e insegnante; come attrice, autrice e regista ha portato in scena nei teatri italiani storie e autori importanti, da Medea a Sabina Spielrein, da Pinter ad Arrabal; come docente e cuore pulsante dell’associazione, è un’operatrice culturale che trova negli spazi di TeatrO2 (più agevolmente raggiungibili da casa, grazie alla scala mobile di Fontebranda) motivazioni vitali per se stessa e per gli altri.

L’amministrazione comunale di Siena ha scelto di non assegnare uno spazio fisso alle compagnie, concedendo soltanto stanze per le prove e sale per le rappresentazioni; tuttavia, quello in questione è senza dubbio un caso diverso: a TeatrO2 non serve uno spazio per realizzare spettacoli propri da mettere poi a profitto, ma un luogo in cui mettere a disposizione della città un servizio culturale, didattico ed educativo continuativo. Un teatro-laboratorio aperto tutti i giorni, dove insegnare molteplici discipline, ma dove il Teatro si possa anche vederlo, scoprendone i segreti e il fascino, aprendosi al confronto con altre realtà teatrali. Certo, il Teatro a Siena c’è, i Rozzi o i Rinnovati costituiscono senz’altro un esempio alto,  ma alquanto irraggiungibile dalle piccole compagnie. TeatrO2 propone piccoli spettacoli, ma di eccellente qualità. Gli allievi hanno l'opportunità di scoprire cosa significhi fare teatro con pochi soldi, tante idee e soprattutto studio e passione. Ed è proprio questo tipo lavoro, più ancora di quello degli stabili, a rappresentare la maggior parte della produzione teatrale italiana.
Ci piace operare portando avanti un'arte che non sia mera soddisfazione di aspirazioni narcisistiche personali, ma che punti piuttosto all’incontro con una reale esigenza della cittadinanza. Ci piace dare spazio a professionalità diverse, tutte importanti. Siamo costantemente impegnati nello scardinare le vituperate barriere fra associazioni teatrali diverse, ci adoperiamo nel promuovere una collaborazione sana e proficua con le altre realtà locali.

Abbiamo portato il teatro ai bambini di Siena, dai più piccoli agli adolescenti, dai normodotati ai diversamente abili. Abbiamo dato la possibilità a chi si voleva cimentare nei mestieri tecnici di avere un posto, delle attrezzature e delle persone con cui lavorare.

Possiamo contare su di uno staff artistico, didattico e tecnico di particolare qualità. Tra i nostri numerosi collaboratori figurano personalità quali Francesco Burroni, Serena Favilli, Bianca Francioni, Margherita Fusi e, per laboratori e spettacoli per l’infanzia, la cooperativa sociale Camaleonde, nota per attività di educazione alle differenze attraverso teatro, danza-terapia e arte-terapia.
Quello che TeatrO2 chiede, è di voler considerare questa battaglia per la sopravvivenza non come cosa propria, ma come lotta culturale comune, che ampli e superi il concetto di casa & contrada.

Naturalmente potremmo anche chiudere i battenti e basta, dedicandoci alle produzioni o agli spettacoli. Ma il fare parte delle sette realtà culturali alle quali il Comune di Siena ha concesso la residenza artistica rafforza una convinzione che sulla carta tutti condividono: vogliamo continuare ad esistere come teatro-laboratorio vitale e produttivo. Non chiediamo di sovvenzionare un'attività che da sola non ce la farebbe, ma soltanto uno spazio possibile in una zona tuttora sostanzialmente vuota, che abbiamo già trasformato in realtà teatrale viva, amata e frequentata.

Siamo fiduciosi che una città che si candida a capitale europea della cultura 2019 non possa e non voglia tralasciare un’attività come la nostra, tenacemente connessa alla vita cittadina e universalmente apprezzata, come testimoniano le tante firme raccolte e le numerose manifestazioni di affetto che stiamo ricevendo in questi giorni.

La programmazione continua

Ll’associazione culturale TeatrO2 presenta il primo appuntamento della terza edizione di Punti in Movimento. La rassegna teatrale, che prevede cinque spettacoli, un seminario e un’esposizione di tavole scenografiche, prenderà il via il 1° maggio alle ore 21.00, nei locali di TeatrO2, via Fontebranda 95, Zona Sienartefice, a Siena.

Primo spettacolo in cartellone, l’1 e il 2 maggio 2010, è Edipo Stanco, di e con Marco Grossi, produzione Scala Mercalli. Il testo nasce da un gioco fatto con la maschera, durante il quale questo prezioso strumento si è manifestato vivo. La maschera conserva in sé quella forza superumana ancora in grado di spiazzare spettatori sempre più abituati a non stupirsi più.

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