La violenza invisibile. Nuovo concorso FestArte

Festarte propone agli artisti la sfida di indagare su un tipo di violenza che non lede il corpo, che non si vede, che lo ferisce ma non lo tocca, che può confondere sino a ledere la mente, deteriorare l’esistenza e le forze vitali. Percepirla, scoprirla - aria di libertà. Il tema è La violenza invisibile

Dare forma a ciò che si cela dietro lo sguardo fatuo e bonario, in un sorriso largo, in un una mano tesa. Riconoscere i poteri paralizzanti, i diktat astratti la credenza che non fa pensare. Scoprire: che il ghiaccio nel cuore s’è creato per il soffio algido di un sussurro d’invidia, …e così poterlo sciogliere, rinascere, ricominciare.

La VIOLENZA INVISIBILE, è come un soffio poco riconoscibile. Spesso nasce negli ambienti che ci dovrebbero accogliere; può nascondersi dietro atteggiamenti insospettabili o serpeggiare nella contingenza storica, culturale e politica.

La VIOLENZA INVISIBILE È NELL’AMBITO PRIVATO, IN QUELLO PUBBLICO, NEL SOCIALE. Siamo agiti e agiamo Violenza Invisibile.
Quante dinamiche e quanti movimenti silenti agitano il mondo privato, familiare, intimo: l’influsso di cattivi maestri astratti ed ideologici; l’amante che rivolge all’amata una parola monca, o che meccanicamente fa l’amore; l’assenza; l’indifferenza verso l’identità di chi ci vive a fianco; l’adulto che soffoca la fantasia del bambino; l’amico che sussurra una parola d’invidia sotto le spoglie del buon consigliere. E ancora, ogni manifestazione di ipocrisia, malafede, inganno, anaffettività, ragione astratta, ideologia e credenze motivo di esclusione verso il diverso.

Tutte le situazioni che costringono l’animo ad indurirsi, reprimersi, scegliere di restare impassibile.
Nell’ambiente pubblico si riscontrano le pratiche del mobbing, dello stalking, nel potere su donne e bambini, nelle attese, ma anche nell’impossibilità di scegliere liberamente del proprio futuro e del proprio tempo.
E per finire, nella vita sociale, nel sorriso largo delle pagine patinate, nelle trame dei poteri forti, politici ed economici, che influiscono sulla vita della collettività.

E quant’altro ancora…la visione di un artista, attraverso la sua poetica, possa portare alla luce.

L’unico modo per difendersi è saperla riconoscere, raggiungere quella sensibilità che diviene consapevolezza, equivale a separarsene e forse a una nuova nascita.
Lorena Benatti
Anna  Maria Panzera

SCADENZA SPEDIZIONE MATERIALI  - martedì 20 luglio 2010 - Premiazione  15 settembre 2010 presso “La pelanda”  – MACRO –Museo di Arte Contemporanea di Roma - Testaccio  ex mattatoio -   Durata massima opere 8 minuti
MATERIALI di partecipazione in 4 versioni: IT – ING – FRA e SP – scaricabili su: www.festarte.it

TEMA/CONCEPT CONCORSO 2010
VIOLENZAINVISIBILE
privata pubblica sociale
Grammatiche visive e poetiche per guardare ad una umanità
che per trasformarsi ha bisogno di ritrovare la propria nascita.