[1]Fino al 25 febbraio il WOW, Museo del fumetto, di Milano in viale Campania 12 rende omaggio ad una delle icone del fantastico contemporaneo con la mostra Sogno e avventura: 80 anni di principesse nell'animazione Disney. L’occasione è data dall’ottantesimo compleanno di Biancaneve e i sette nani, primo lungometraggio animato di Walt Disney, trascrizione non fedelissima ma efficace della fiaba dei fratelli Grimm, considerato da Stephen King uno dei più grandi film horror di tutti i tempi.
Dopo Biancaneve arrivarono anche altre principesse tratte da storie della tradizione fiabesca, come Cenerentola nel 1950, la rivoluzionaria dal punto di vista grafico La Bella addormentata nel bosco del 1959, basata sui codici miniati medievali, La Sirenetta, La Bella e la Bestia, La principessa e il ranocchio, fino agli ultimi successi in CGI, la guerriera Merida di Brave e le sorelle Elsa e Anna di Frozen.
La mostra si rivolge a più generazioni di spettatori, partendo da un approccio culturale sulle radici delle singole principesse, con volumi d’epoca dell’archivio della Fondazione Fossati, come le fiabe di Perrault illustrate da Gustave Doré o l’Aladino con i disegni di Albert Robida, autore di protofantascienza recentemente riscoperto.
Un grande spazio è dedicato appunto a Biancaneve, con esposizione di disegni originali, un approfondimento sulla tecnica del rotoscopio, usata per animare il film, un raro manifesto cinematografico della prima uscita italiana del 1938, le tavole dei seguiti a fumetti disegnati da Romano Scarpa negli anni Cinquanta per Topolino, i libri illustrati e tutte le edizioni in audiovisivo uscite, dalla Super 8 al blu ray.
Le principesse hanno vicino anche i loro amici non umani, come i topini di Cenerentola, la tigre di Jasmine, il draghetto di Mulan, i loro nemici e nemiche, a volte più iconici di loro, soprattutto per quello che riguarda le prime, basti pensare a Grimilde o Malefica, e ovviamente i loro principi, anche sui generis, come la Bestia, il ladruncolo Aladdin o lo scapestrato Flynn Ryder di Rapunzel. Merida ha rappresentato la prima principessa senza principe, e Elsa e poi Vaiana di Oceania sono andate sulla sua strada, in una visione ormai più moderna della figura della principessa.
Nel percorso di visita ci sono giocattoli d’epoca, action figures, bambole da collezioni di vario tipo, stile Barbie o di pezza, costruzioni in lego, giochi in scatola, materiale audio. Insieme alla mostra sono previsti incontri, proiezioni, laboratori didattici ed eventi.