[1]Fino al 24 marzo prossimo la GAM di Torino in via Magenta 31 ospita la mostra I macchiaioli, arte italiana verso la modernità, dedicata alla corrente artistica che sconvolse l'Ottocento nella nostra penisola, paragonabile all'Impressionismo in Francia.
La mostra racconta la nascita e la stagione iniziale e più felice della pittura dei macchiaioli, cioè quella relativa agli anni Cinquanta e Sessanta dell'Ottocento, quando tra l'altro molti degli artisti si impegnarono nelle guerre risorgimentali, incentrandosi in particolare sul rapporto tra Toscana, Piemonte e Liguria.
Il percorso espositivo si snoda su ottanta opere provenienti da vari musei italiani, enti e collezioni privati, per raccontare quella volontà di rinnovamento che partì dal Caffé Michelangiolo di Firenze ma che approdò come primo luogo proprio a Torino, nel 1861, con una mostra alla Promotrice delle Belle Arti e poi nel 1863 con la fondazione della GAM che raccontava proprio l'arte allora contemporanea.
Si parte quindi mettendo insieme le opere di artisti come Antonio Fontanesi, Carlo Pittara, Ernesto Rayper con la pittura di Cristiano Banti, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, che sperimentavano la pittura della realtà e il ritratto in maniera nuova, spesso partendo dallo stesso soggetto. Poi si ricordano le scelte dopo l'Unità d'Italia, quando Firenze diventò sia pure poco capitale e infine si ricordano le due riviste Gazzettino delle Arti del Disegno, pubblicata a Firenze nel 1867, e Arte in Italia, fondata due anni dopo a Torino e che accompagna le vicende artistiche italiane sino al 1873.
Tra le opere in mostra Una giornata di vento e Il quartiere degli israeliti a Venezia di Telemaco Signorini, Soldati francesi alle Cascine e Le macchiaiole di Giovanni Fattori, Il 26 aprile 1859 in Firenze, noto anche come La ricamatrice di Odoardo Borrani.
La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, con biglietto a parte rispetto alla GAM.