Il Teatro dell'Opera di Roma ha presentato in prima nazionale (e fino al 25 novembre le repliche) un'opera da camera di Lucia Ronchetti, molto attiva in Germania e Francia, ed è infatti a Rouen, dove ha ricevuto la commissione dall'Ensemble Intercontemporain insieme alla Philharmonie de Paris e all'Opéra de Rouen, che è avvenuta la prima assoluta di Le avventure di Pinocchio, a febbraio dello scorso anno. Approdata nell'Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano dal 22 al 25 novembre, La "commedia strumentale per soprano en travesti e strunmenti solisti", è in corealizzazione con Romaeuropa Festival e Museo Nazionale Romano, e l’allestimento presenta la prima esecuzione assoluta nazionale e in italiano di questa operetta con la musica di Lucia Ronchetti ed i testi tratti dalla celebre favola di Carlo Collodi e tradotti prima in francese e poi in italiano per la rappresentazione a Roma. In questo allestimento dirige Matthieu Roy, e la voce del soprano sarà interpretata da Juliette Allen.
Un Pinocchio au féminin, al femminile, direbbero i francesi che l'hannop ascoltata e vista anche alla Nouvelle Philarmonie de Paris a marzo scorso, e poi a Lione e a Strasburgo, quello di Lucia Ronchetti, ed indirizzato a qualsiasi età, e lo abbiamo visto ieri sera, dove i bambini erano sparuti ed un pò sbalorditi, difatti la tragicità della novella di Carlo Collodi, soprattutto attraverso l'analisi che ne ha fatto Giorgio Manganelli,e che Ronchetti ha seguito, è quasi annichilente, se ci pensiamo bene. E' per questo d'altra parte che si tratta di una novella per bambini, perchè è educativa: insegna, in due parole, che lo studio fa progredire e migliorare, e nel caso di Pinocchio lo fa diventare un bambino; mentre il gioco da solo e fine a sé stesso istupidisce e muta Pinocchio in quella marionetta che Geppetto voleva trasformare in ragazzino, con l'aiuto del Grillo Parlante e della Fata Turchina. Certamente, avendo come unica voce quella di Pinocchio, interpretata dal soprano belga Juliette Allen - giovane ma attenta a mutare i toni -, sulla scena si vedono poco gli altri personaggi, appena tinteggiati dai capelli turchini che indossa Allen, e dai dialoghi che mima con Geppetto. Pochi strumenti di scena raccontano altrettanto dinamicamente della musica, il passaggio di Pinocchio dal Paese dei Balocchi alla morte, impiccato dal Gatto e la Volpe, fino al pescecane dove si ritroverà con Geppetto.
Gli strumenti hanno un'efficacia ed un suono espressivo perchè son personaggi anche loro: Pinocchio entrerà condotto dal percussionista Gilles Durot, proprio come un bambino che nasce; mentre il violino di Diego Tosi avrà la parte perfida della Volpe, zampillante e ammaliatrice come lei, e sarà citata in proposito anche la famosa canzone omonima Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato; Nicolas Crosse, il gigantico e bel musicista - vestito come un prete russo ortodosso con una lunga tonaca nera - che interpreta il contrabbasso naturalmente è Mangiafuoco che minaccia Pinocchio; il Gatto è invece il corno di Jens McManama, che fa rabbrividire; Geppetto come il Grillo Parlante possiedono il fascinoso suono del violoncello di Eric-Maria Couturier. Tutti suoneranno e si animeranno nel Paese dei Balocchi, soprattutto quando PInocchio si muterà in asino e verrà frustato in gran trambusto da Durot che interpreta anche il Pescecane, oltrechè i burattini, il Colombo e la Lumaca.
Uno spettacolo molto godibile, senza interruzioni, tutto d'un fiato: perfetto sincronismo tra soprano e musicisti largamente apprezzato dal pubblico, che ha applaudito a lungo e meritatamente questa opera prima in Italia.
Collegamenti:
[1] http://www.gothicnetwork.org/immagini/pinocchio-1
[2] http://www.operaroma.it
[3] http://www.luciaronchetti.com
[4] http://www.gothicnetwork.org/articoli/opera-di-roma-pinocchio-teatro-musicale-di-lucia-ronchetti