[1]La nuova stagione di mostre alla reggia di Venaria inizia con Art Nouveau il trionfo della bellezza, allestita presso le Sale dei Paggi e di scena fino al 26 gennaio dell'anno prossimo.
L'evento si presenta da subito come uno di quelli di punta quest'anno nel Torinese e non solo e racconta la stagione irripetibile dell'Art Nouveau, chiamato anche liberty o floreale, uno stile di design e arte nato in Francia alla fine del XIX secolo e presto diffusosi in tutta Europa, compresa Torino, dove ci sono vari palazzi in stile ricordati anche nel percorso di visita.
Le Sale ospitano oltre duecento opere, tra quadri manifesti pubblicitari, sculture, mobili, complementi d’arredo, ceramiche, provenienti per lo più da collezioni private perché le istituzioni snobbarono come semplice moda uno stile che fu invece subito amato per il gusto della decorazione e della ricerca del particolare.
L'Art Nouveau era pittura, scultura, ma anche arredamento, cartellonistica, gadget pubblicitari, cinema, a raccontare davvero il passaggio verso un'epoca di consumo di massa e di ricerca del bello alla portata di tutti e non più solo rinchiusi in Musei e castelli.
La grande protagonista dello stile era la donna, a volte ritratta senza veli, spesso in unione con motivi naturali, fiori e piante, con un occhio verso il mondo orientale che veniva scoperto proprio in quel periodo.
La mostra è divisa in cinque sezioni: Più natura, più artificio presenta le opere di grandi artisti quali Emile Gallé, Daum Frères, Rupert Carabin e Eugène Grasset, Donna Moderna con icone come l'attrice Sarah Bernhardt, prima diva della modernità, il Simbolismo con come protagonista il pittore e cartellonista Alphonse Mucha, Uno stile per tutti, sul ruolo dell'artista di quella corrente, un ruolo a tutto campo sfruttando anche le moderne tecnologie dell'epoca. Si chiude con Dall’Art Nouveau al Liberty italiano, per parlare dell'apporto italiano e ricordare che Torino ospitò uno dei primi grandi eventi in tema, con l'Esposizione del 1902.