[1]Santa Cecilia il 22 luglio scorso ha offerto un concerto in una foresta, quella dell'Amazzonia, riprodotta attraverso le immagini diSebastião Salgado. Il concerto, diretto dall’italo-brasiliana Simone Menezes, ha reso omaggio al'Amazzonia con due compositori: Heitor Villa-Lobos e Philip Glass. L'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia si è cimentata in un programma colmo di fascino tra musica e immagini, traducendo sinesteticamente entrambe per i nostri sensi nello spazio creato da Renzo Piano nella Cavea dell'Audtiorium Parco della Musica.
Il concerto in Cavea è gemellato con la prossima grande mostra al MAXXI di Sebastião Salgado, Amazônia a cura di Lélia Wanick Salgado che aprirà il prossimo 1° ottobre 2021.Per 7 anni Salgado ha viaggiato tra le tribù dell’Amazzonia, dove ha realizzato il grande progetto fotografico che in parte viene proiettato durante l'esecuzione di Floresta do Amazonas: suite di Heitor Villa-Lobos dedicata alla foresta, matrice e riserva per l'ecosistema universale.
Il programma è iniziato con le Bachianas Brasileiras n. 4 [2], il preludio: composte da Heitor Villa-Lobos, perlustrano ed espongono temi tradizionali rivisitati secondo un linguaggio liricamente moderno e nostalgico. Le Bachianas, di cui abbiamo ascoltato la piu' celebre, - anche per le registrazioni ed i concerti dal vivo di Martha Argerich - che sembra trasportarci dentro la Foresta Brasiliana per antonomasia, in un tempo ostinato e lentoquanto nostalgico. La bacchetta dell'italo-brasiliana Simone Menezes scorre lenta e convinta sulle parti dell'orchestra, descrivendo una parabola elegante e flessuosa.
Intensamente apprezzata da Paavo Järvi, ed avendo diretto le orchestre piu' rinomate internazionalmente, come la Rotterdam Philharmonic Orchestra, l'Orchestre National d'Île-de-France, la National Symphonic Orchestra of Brazil, l'Osaka Philharmonic Orchestra, l'Orchestre National de Lille, l'Orchestre National des Pays de Loire, e l'Orchestre National d'Auvergne, Simone Menezes ha anche fondato l'Ensemble K [3]e fa parte del progetto Villa-Lobos [4].
Di Philip Glass, compositore americano celebre per il minimalismo musicale, è stato scelto Metamorphosis 1 ovvero Aguas do Amazonas [5], un affresco sinfonico dedicato ai fiumi dell’Amazzonia che la direttrice Simone Menezes tratta con un profilo squisitamente latino-americano, rallentando i tempi, ed esaltando sia i colori sia i timbri, vieppiu' negli ostinati vivaci e dando ampio respiro maggiormente agli archi che ai fiati.
Il concerto ha preso una cornice multimediale con la suite di Villa-Lobos da Floresta de Amazonias [6] per soprano e orchestra, con il soprano Camila Tintinger, anche lei italo-brasiliana, che ha vinto la Neue Stimmen Singing Competition in Germania nel 2015; nel 2016ha aperto la stagione del Bregenz Festival in Austria sotto la bacchetta del Maestro Paolo Carignani e la Vienna Symphony Orchestra. Ha cantato recentemente le Bachianas Brasileiras No.5 di Villa-Lobos alTeatro Real di Madrid. Ha una voce molto suadente e scorrevole, e sembrava cantare un fado sussurrato nelle sue parti, perfettamente sincronizzata con l'orchestra ed i colori evocati da Menezes.
La Cavea, con un profluvio di colori solo immaginati perchè le foto ed i video erano in bianco e nero, si è suggestivamente tinta delle avviluppanti cromie della foresta amazzonica, con Salgado in platea insieme ad un pubblico che ha visto dalle tempeste ai volti dipinti delle tribu'; un materiale che in sette anni ha creato un libro d'artista in formato video-fotografico, accesso dalle note del suo compatriota Villa-Lobos, in una gara imperitura dei loro fuochi vivaci. Potrete continuare in questa visione immaginifica di una natura da non perde al MAXXI, la prima tappa italiana di una mostra che presenta più di 200 opere immergendovi in un ecosistema ipnoticamente e spasmodicamente vivo.