MOÏSE ET PHARAON Protesta precari e studenti alla Prima Teatro dell'Opera di Roma

Alla Prima al Teatro del'Opera del MOÏSE ET PHARAON di Rossini diretto da Riccardo Muti e regia e scenografia di Pier'Alli, poco prima delle 19, ora dell'inizio dello spettacolo, davanti al teatro si è svolta la protesta dei precari dello spettacolo uniti a studenti del DAMS e dei licei Virgilio e Mamiani. I precari hanno fatto poi irruzione nella hall dell'Opera impossessandosi del red carpet.

Al grido di "non ci possiamo permettere 130 euro (in realtà aumentate a 150 come tutti i costi degli spettacoli di prima e repliche, N.d.R.) per vedere lo spettacolo", hanno issato un cartello di protesta che diceva: "con questi prezzi la  cultura la vediamo con il cannocchiale". Hanno poi protestato con un altro cartello che si riferiva al licenziamento di 100 lavoratori dello spettacolo del Teatro dell'Opera: "questa cultura è un teatro degli orrori”. Gli studenti hanno inoltre gridato più volte: "Siamo la generazione precaria, di chi non ha un lavoro, di chi non ha una casa, di chi vuole delle risposte e le pretende: noi la vostra crisi non la paghiamo!" La chiosa finale è stata: "e che il 14 dicembre ci leviamo di torno questo Governo di mentecatti!" in riferimento al voto di fiducia procastinato a due settimane ed in cui la Camera dei Deputati si è presa una vacanza piuttosto lunga, impedendo al Senato anche di votare il DDL Gelimini sull'Università, il cui 70% è stato redatto dall'On. Valvitara di Futuro e Libertà, che si troverebbe a votare contro la sua legge e contro il Governo in carica.

Oggi all'inaugurazione del MACRO il Sindaco Alemanno - alla mia domanda sulla protesta all'Opera - ha assicurato che i 100 lavoratori dell'Opera non saranno licenziati e l'Ass. Corsini all'Urbanistica ha affermato che "comunque l'opera era bella" ed io gli ho risposto ovviamente di si, ma non per questo dovremmo abdicare ai problemi dei lavoratori che non sono solo di alcuni ma di tutti.

Livia Bidoli

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3 dicembre 2010