Bicentenario di Gogol'. Parodia grottesca di luci

Articolo di: 
Livia Bidoli

Nikolaj Vasil'evič Gogol' è nato, esattamente duecento anni fa, e come uno dei più grandi poeti americani, Edgar Allan Poe, nel 1809. Un russo che a Roma nel 1837, durante l’anno che vi rimase, compose la sua opera più matura ed incompiuta, Le anime morte. E dove scrisse una novella in onore di una città, Roma appunto omonima, di cui diceva: ”chi è entrato fortemente nella vita romana, dopo Roma può amare solo Mosca”.

Gianfranco Franchi. Dal Disorder all’ordine musicale e calcistico di Monteverde

Articolo di: 
Barbara Gigliotti

Guido Orsini, protagonista di Disorder, ritorna a raccontarsi in Monteverde, nuovo romanzo di Gianfranco Franchi edito da Castelvecchi nel 2009.E’ sempre stabile a Monteverde, quartiere romano, dopo viaggi di infanzia in una vecchia Panda rossa in compagnia di nonni esuli istriani. 

David Grossman. L'apotropaico cerbiatto dell'amore

Articolo di: 
Daniela Puggioni

David Grossman intitola A un cerbiatto assomiglia il mio amore il suo libro sulle relazioni amorose ed amicali ed il loro percorso attraverso e nonostante la guerra dei sei giorni in Israele. Orah, Ilan, Adam, Avram e Ofer scioglieranno i loro cammini per reincontrarsi come in un rituale apotropaico.

Fernanda Pivano. La nostalgica anarchia del Beat

Articolo di: 
Milvio Delfini

L’avevamo vista l’ultima volta in pubblico al fianco di Fabio Fazio a Gennaio per ricordare l’amico di sempre, il suo poeta preferito, il suo concittadino Fabrizio De André.

Una surreale formazione. Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati

Articolo di: 
Chiara Di Serio

Sicuramente il racconto di Dino Buzzati Il segreto del bosco vecchio, pubblicato per la prima volta nel 1935, e di recente ristampato da Mondadori, ci appare come un testo onirico, immerso in una dimensione in cui la realtà viene trasfigurata e diventa surrealtà. In essa gli uccelli parlano, gli alberi sono le dimore dei geni, i venti hanno voci e comportamenti simili a quelli umani.

Lidia Ravera al Trastevere Noir Festival. Cyber realtà e contestazione immobile

Articolo di: 
Lucio Fioramonti

All’interno della manifestazione Trastevere Noir Festival del 3 luglio al Museo di Roma in Trastevere , Lidia Ravera parla di se stessa e del suo ultimo libro La guerra dei Figli. La co-autrice del successo del 1976 Porci con le Ali, nonché scrittrice di altri numerosi titoli da quegli anni ad oggi, è intervenuta nella interessante lista di scrittori invitati a cura di Paolo Petroni per la rassegna Gli scrittori del nero raccontano.

Mazzucco. Tra gli angeli di Tintoretto e di Sylvia Plath

Articolo di: 
Lorena Carpentieri

L'ultimo libro di Melania Mazzucco La lunga attesa dell'angelo intesse il suo racconto intorno a Jacomo Robusti, detto Tintoretto, e l´amatissima figlia illegittima Marietta, conducendoci in meandri ed invenzioni insospettabili.

Omaggio a Poe. Il ritratto ovale. L'arte e il suo mentore

Articolo di: 
Sergio Salvi

Il regista e maestro Sergio Salvi è stato collaboratore di Strehler e fondatore con Alessandro Fersen della Scuola Internazionale dell'Attore, insegnante ai Teatri Possibili a Firenze, e al Maggio Musicale Fiorentino, con cui ha messo in scena, tra gli altri, Scene dalla Dama delle Camelie di Dumas, Antigone di Sofocle, L'Orestiade di Eschilo, e tanti altri titoli, in primo luogo shakespeariani, da Macbeth a Misura per misura. Quella che segue è una sua originale quanto poetica rilettura di Il ritratto ovale di Edgar Allan Poe.

Un altro tempo, un’altra storia. Leggere Auden come un Antico Maestro

Articolo di: 
Teo Orlando

L’8 giugno scorso si è concluso il ciclo di letture Le lingue della poesia, svoltosi nel Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica. La serata conclusiva ha visto come protagoniste le liriche di Wystan Hugh Auden, la cui lettura è stata affidata all’attrice Anna Bonaiuto, sapientemente introdotta dal poeta e critico Franco Buffoni.

MatFest 2009. Grammatiche e matematiche della creazione

Articolo di: 
Teo Orlando

Il Festival della Matematica che si è svolto a Roma dal 19 al 22 marzo 2009 aveva tra i suoi obiettivi anche quello di gettare un solido ponte sulla reciproca incomunicabilità di umanisti e scienziati. È infatti un comune pregiudizio quello per cui la matematica e l’umanesimo appartengano a due ambiti distinti.