teatro

  • Wiesbaden
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il paradosso di questo “stato di emergenza” da covid-19 è questo: ai teatri conviene restare chiusi. Si azzerano le spese dei cast, degli allestimenti, del personale a tempo determinato. E molti stanno seguendo la scia. Ma non tutti, e soprattutto in Germania, in Assia a Wiesbaden, un teatro ha già riaperto con un programma di lieder il 18 maggio scorso che andrà avanti fino al 6 giugno, poi si vedrà, ma il regista e Sovrintendente Eric Uwe Laufenberg – che ho recensito la scorsa estate a Bayreuth per il Parsifal -, è molto chiaro nel suo discorso sulla “Libertà dell'Arte”: “Noi dobbiamo ribellarci a questa dittatura e vivere, tutti moriremo, non dobbiamo avere paura della vita, come non dobbiamo avere paura della morte e dobbiamo vivere come noi vogliamo, non come ci impongono.”

  • Distant Light
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    75 festival musicali tedeschi si sono riuniti per fare precise richieste vista la crisi scoppiata con il coronavirus: e prima di tutto perché non sono da meno di altre realtà culturali e commerciali, nonché per uan giusta questione di diritti. Il Forum Musik Festival, che riunisce realtà dall'Händel-Festspiele di Halle al Festival dello Schleswig-Holstein, fino a Postdam Sanssouci - solo per citarne alcuni - ha sede a Lipsia,con il Sovrintendente Tobias Wolff direttore dell'Händel-Festspiele e ha come partner nella comunicazione Ophelias Culture con Ulrike Wilckens a Monaco di Baviera. Il Forum Musik Festival ha elaborato delle richieste molto precise e soprattutto concrete.

  • Monica Bacelli in Livietta e Tracollo. foto Binci
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Continua il Festival Pergolesi Spontini in streaming che proporrà, da sabato 2 maggio alle ore 21 a lunedì 4 maggio alle ore 21, Livietta e Tracollo su libretto di Tommaso Mariani e musica di Giovanni Battista Pergolesi. Livietta e Tracollo sono gli intermezzi dell'Adriano in Siria, sempre di Pergolesi, e così li ascoltammo al Pergolesi Festival di Primavera che si svolse dal 4 al 13 giugno 2010. Il cambio di registro da drammatico a comico ci convinse e ci divertì e anche i molti spettatori, che affollavano il Teatro Pergolesi a Jesi, li apprezzarono ridendo e applaudendo, e in fine senza avvertire la durata complessiva di quattro ore dell'intero spettacolo.

  • Il Prigionier Superbo
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La Fondazione Pergolesi Spontini, dopo La serva padrona Pergolesi della settimana di Pasqua e La fuga in maschera di Spontini della scorsa settimana, in questa, dalle ore 21 di venerdì 24 aprile alle 21 di domenica 26, presenta in streaming gratuito la visione sul proprio sito Il prigionier superbo di Giovanni Battista Pergolesi, presentato nella IX edizione del Festival Pergolesi Spontini di Jesi l'11 ed il 13 settembre 2009.

  • PFL.jpg
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Il 3 marzo del 2020, esattamente due giorni prima dello "stato di emergenza" dichiarato dalle autorità per l'epidemia del Covid-19, abbiamo assistito alla première dello spettacolo dei Pink Floyd Legend al Teatro Olimpico, intitolato Shine. Pink Floyd Moon. Viaggio nel mondo della luna. Quella che ormai si è affermata come una delle più quotate cover band  (o meglio, tribute band) del quartetto di Cambridge, guidata con piglio sicuro da Fabio Castaldi, si è avvalsa della collaborazione del celebre coreografo/regista russo-belga Micha van Hoecke per creare un lavoro che, partendo dal celeberrimo brano "Shine on You Crazy Diamond" (comparso sul disco del 1975 Wish You Were Here) in cui i quattro Pink Floyd, Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour, rendono omaggio al loro compagno Syd Barrett, esplora poi altre indimenticabili canzoni della leggendaria band inglese, ormai considerata insieme la fusione perfetta di psichedelia e di progressive e anche la versione più "popolare" di ogni ponte tra musica rock e musica classica. Lo spettacolo si è svolto nell'ambito Giornate della Danza dell’Accademica Filarmonica Romana, che ha visto, sotto la direzione di van Hoecke, la compagnia di Daniele Cipriani con Denys Ganio come guest star.

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    Articolo di: 
    Giuseppina Rossi

    Io non ho nulla di cui possa dire “è mio”. Lontani o morti sono i miei cari, più nessuna voce; il mio compito sulla terra è finito […]. Oscuramente, solo, vago per la mia patria (Ich habe nichts, wovon ich sagen mochte, es sey mein eigen. Fern und todt sind meine Geliebten, und ich vernehme durch keine Stimme von ihnen nichts mehr. Mein Geschaft auf Erden ist aus [...]. Ruhmlos und einsam kehr' ich zurück und wandre durch mein Vaterland).

  • Proust
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    La musica è stata una delle grandi passioni della mia vita. Essa m’ha portato gioie e certezze ineffabili, e mi ha dato la prova che qualcos’altro esiste oltre il nulla, contro il quale sono andato sempre a sbattere, dovunque. Essa corre come un filo conduttore attraverso il labirinto di tutta la mia opera” (La musique a été une de plus grandes passions de ma vie. Elle m'a apporté des joies et des certitudes ineffables. La preuve qu'il existe autre chose que le néant auquel je me suis toujours heurté partout ailleurs. Elle court comme un fil conducteur à travers toute mon œuvre)". In queste brevi, significative battute è racchiuso il senso dell’omaggio musicale, oggetto di una serata tenutasi presso il Teatro Argentina il 13 febbraio 2020, concepita come una traccia tra le tante possibili per indagare il rapporto tra Marcel Proust e la musica.

  • Capuleti e Montecchi
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Fortemente voluta da Daniele Gatti, il nuovo direttore musicale del Teatro dell'Opera di Roma sul podio per la sua seconda opera della nuova stagione, I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, con il libretto di Felice Romani, è approdato al Teatro Costanzi in un nuovo allestimento curato da Denis Krief in scena dal 23 gennaio al 6 febbraio 2020, con le due voci principali di Romeo, il mezzosoprano russo Vasilisa Berzhanskaya, e nel ruolo di Giulietta il soprano calabrese Mariangela Sicilia.

  • La commedia della vanità
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Dal 29 gennaio al 9 febbraio del 2020 al Teatro Argentina di Roma è andata in scena la Commedia della vanità (Komödie der Eitelkeit): dramma scritto fra il 1933 e il 1934, rappresenta una delle opere giovanili di Elias Canetti, scrittore e filosofo bulgaro, di origine ebreo-sefardita e di lingua tedesca, premio Nobel per la letteratura nel 1981.

  • Don Carlos
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    In occasione della messa in scena del Don Carlos di Giuseppe Verdi, grand opéra in cinque atti in francese, all'Opéra Royale de Wallonie-Liège, abbiamo rivolto alcune domande riguardanti i motivi della scelta della prima versione del 1866, l'Ur Don Carlos, a Stefano Mazzonis di Pralafera, direttore generale e artistico del teatro, nonché regista dello spettacolo. Paolo Arrivabeni ci ha parlato della direzione musicale e Gregory Kunde di vari aspetti del personaggio.