L’esorcismo di Emma Schmidt. Quando Al Pacino sfida il maligno

Articolo di: 
Stefano Coccia
L'esorcismo di Emma Schmidt

L'ennesimo horror basato su possessioni diaboliche ed esorcismi, ovvero L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, dell'americano David Midell, è uscito nelle sale il 29 maggio, ma già all'inizio del mese in questione era stato al centro di un'anteprima per la stampa particolarmente gustosa. La distribuzione del film, per preparare i critici alla lotta contro il Maligno (che in ambiente giornalistico, del resto, è sempre presente), ha infatti messo a disposizione dei presenti sia un accattivante cartonato, dove potersi fotografare fingendo di essere legati al letto della sfortunata protagonista, sia un agile volumetto introduttivo agli esorcismi stessi. Quest'ultimo si sarebbe rivelato utile già in sala. Ma il motivo non possiamo certo rivelarlo ora, per non “spoilerare” il finale della recensione...

Cominciamo invece a parlare più specificamente del film. Da un certo punto di vista verrebbe la tentazione di liquidare il tutto affermando: niente di nuovo sotto il sole, O sotto l'acqua benedetta, per intenderci. Rispetto al filone di cui L'esorcista (1973) di Friedkin è stato un po' battistrada, un po' irraggiungibile pietra miliare, L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual  rappresenta una tappa dall'impatto emotivo non trascurabile, ma priva nel complesso di motivi originali e penetranti. Tanto da farci rimpiangere, in certi momenti, l'aura deliziosamente trash di un film bislacco e ruspante come L'esorcista del Papa...

Il lungometraggio di David Midell, liberamente ispirato a fatti documentati, pone in primo piano la vicenda della giovane Emma Schmidt alias Abigail Cowen, di cui si sospetta una possessione diabolica così grave, seria, da farla scortare in un convento di suore nelle campagne dell'Iowa, dove le autorità ecclesiastiche vorrebbero farla esorcizzare. Lì, però, nonostante l'impegno costante di un anziano, esperto sacerdote, quel Theophilus Riesinger impersonato con indiscutibile magnetismo da Al Pacino, a prevalere è almeno all'inizio lo scetticismo di alcune sorelle e soprattutto quello del prete più giovane, Joseph Steiger (interpretato da un complessivamente anonimo Dan Stevens), la cui Fede risulta indebolita da uno scientismo a lungo andare miope, ottuso. Dal suo testardo non credere ad origini soprannaturali del problema, supponendo invece per l'impaurita fanciulla un comune disturbo psichiatrico, discenderanno non pochi pericoli per lui, per il collega in abito talare, per l'intera comunità di religiose e per la salvezza della stessa posseduta.

Venendo al punto, attraverso un uso esasperato (e a tratti finanche eccessivo) della macchina a mano L'esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual  aspira ad offrire un punto di vista tanto scabroso quanto realistico sugli esorcismi, lasciando sullo sfondo a sostanziare la narrazione il confronto teologico anche aspro tra il prete più giovane e quello anziano, come pure tra quest'ultimo e le suore, laddove l'astuto demone che sta consumando la ragazza approfitta di ogni crepa per insinuare il dubbio nei soggetti dalla Fede più fragile. Proprio l'eccessiva libertà concessa da costoro al diavolo consentirà a esso di agire in modo davvero spaventoso anche sul mondo fisico. Durante gli esorcismi alcune suore più incaute subiscono ferite terribili. E le pareti stesse del convento tremano, arrivando persino ad incrinarsi, prima che Theophilus Riesinger riesca a riportare l'ordine!

Tuttavia, nonostante le atmosfere inquietanti che si percepiscono a tratti, la componente orrorifica non esplode mai completamente, quella filosofico/religiosa risulta andando avanti sempre più prevedibile; per cui allo spettatore, quale principale motivo di interesse, resta la prova attoriale di un maestoso, ieratico Al Pacino, che un horror del genere non l'aveva forse mai interpretato, ma che con L'avvocato del diavolo l'argomento l'aveva almeno accarezzato e da una prospettiva decisamente più insolita.

Resta giusto un enigma da chiarire: come abbiamo utilizzato noi giornalisti il manuale per difenderci dal maligno, gentilmente fornitoci dall'ufficio stampa? Semplice, per difenderci da una delle categorie umane più meritevoli di finire all'Inferno: i cosiddetti “influencers”! Vestiti da tamarri, con un look al bivio tra il datato ma sempre valido Gallo Cedrone e un qualsiasi episodio di Gomorra – La serie, un ragazzo e una ragazza facilmente identificabili come “bloggers” o “influencers” di primo pelo, sono entrati in sala a proiezione iniziata, cominciando subito a giocherellare con cellulari luminosi quanto dischi volanti e battibeccando tra loro nei frangenti più coinvolgenti e intensi del lungometraggio. Almeno fino a quando un collega giornalista non li ha rudemente zittiti, riuscendo a placarli almeno per un po'. Resta però memorabile il momento in cui la femmina della coppia coatta, in uno dei frangenti di maggior tensione del film e con silenzio assoluto in sala, ha chiesto ad alta voce all'altro: “Amo', ma tu ci credi agli esorcismi?

Il sottoscritto, poco dopo l'infausto episodio, avendo leggiucchiato prima della proiezione qualche formula rituale del manuale di esorcismi, avrebbe provato a sua volta eroicamente ad esorcizzarli, sussurrando al maschio della coppia: “Influencer, esci da questo corpo!”. Temiamo senza alcun risultato. Poiché ormai loro, gli “influencers”, sono Legione.

Scheda
Titolo completo: 

L'esorcismo di Emma Schmidt - The Ritual

Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2025
Durata 98 minuti
Genere drammatico, orrore, thriller
Regia David Midell
Sceneggiatura David Midell, Enrico Natale
Produttore Ross Kagan Marks, Enrico Natale, Alessandro Penazzi, Andrew Stevens, Mitchell Welch
Produttore esecutivo Lee Broda, Chris Paladino, Jeff Rice, Luke Taylor, Jordan Wagner
Casa di produzione Cinemachineshop, Andrew Stevens Entertainment, Redbird Entertainment
Distribuzione in italiano Midnight Factory
Fotografia Adam Biddle
Montaggio Enrico Natale
Musiche Jason Lazarus, Joseph Trapanese
Scenografia Julie Toche
Costumi Grizelda Garza

Interpreti e personaggi

Al Pacino: Padre Theophilus Riesinger
Dan Stevens: Padre Joseph Steiger
Ashley Greene: suor Rose
Abigail Cowen: Emma Schimdt
Patrick Fabian: Vescovo Edwards
Patricia Heaton: Madre Superiora
María Camila Giraldo: suor Camila
Meadow Williams: suor Sarah
Enrico Natale: dott. Fabian
Ritchie Montgomery: Chester