- Articolo di:Livia Bidoli
Lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi – dal testo del poema latino attribuito a Jacopone da Todi - inserito tra due brani del compositore contemporaneo Giacinto Scelsi, ha condotto il Teatro dell'Opera di Roma in coproduzione con Grand Théâtre de Genève, Opera Ballet Vlaanderen e De Nationale Opera a mettere in scena nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli uno spettacolo unico e dal valore spirituale inusitato. Il più celebre Stabat Mater è stato diretto da Michele Mariotti con la regia, scene, costumi e luci di Romeo Castellucci. Lo spettacolo si è svolto dal 28 al 31 ottobre assicurando al pubblico il numero di 100 posti prenotabili gratutamente online.
Parco della Musica. La maratona nel buio di Afterhours & Co.
Manuel Agnelli e il suo ensemble degli Afterhours sono arrivati al Parco della Musica di Roma il 13 settembre, dopo il successo riscosso a Torino lo scorso 30 Agosto (Officine Grandi Riparazioni). La data romana, già a partire dalle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa: "Arriviamo a Roma dopo il successo di Torino e dall'Auditorium ci aspettiamo tanto", aveva incuriosito gli addetti ai lavori ed il pubblico, numerosissimo e particolarmente festante.
La Cavea è praticamente divisa in tre parti uguali (Cavea "A", Cavea "B" e Cavea "C"), e da subito si capisce che l'affluenza sarà tale da non garantire a tutti i presenti la visione del concerto elettrico degli Afterhours in Sala Petrassi. Saliti sul palco rigorosamente in bianco, alle loro spalle vengono proiettate delle immagini simil horror-fantascienza che fungono da scenografia per la breve ma intensa (e non è un modo di dire) esibizione. Solo sette i pezzi scelti dal gruppo, tra cui spiccano Padania, La sottile linea bianca e Bungee Jumping.
Non si fa in tempo a riprendersi che si comincia a saltare da una parte all'altra dell'auditorium per assistere a più performances possibili, tra le quali non possiamo non citare la lettura di un brano di Antonio Delfini da parte del frontman del Teatro degli Orrori, Pier Paolo Capovilla; la rilettura di repertorio tratto da alcuni contemporanei come Cage, Reich, Andriesse da parte di Enrico Gabrielli (membro dei Calibro 35 e già collaboratore di Baustelle, Morgan e degli stessi Afterhours) insieme a Sebastiano De Gennaro e il concerto del Chamber Trio, formazione composta da Manuel Agnelli (pianoforte), Rodrigo D'Erasmo (violino) e Angelo Maria Santisi (violoncello). Si ha l'impressione (piacevolissima) di assistere ad una maratona artistica, e come un abile atleta mi imbatto in altri spettacoli, come quello dell'instancabile Enrico Gabrielli, che presenta il progetto "Orchestrina di Molto Agevole" suonando il liscio di Secondo Casadei.
Sarebbe impossibile citare con dovizia di particolari tutti gli spettacoli proposti dai numerosi artisti, lascio però al lettore immaginare quali prelibatezze ci siano state proposte in un'eccitazione generale a dir poco palpabile. Non si possono non citare però la seconda esibizione degli Afterhours con lo special guest Vasco Brondi, Niccolò Fabi e Lorenzo Amurri (musicista, produttore musicale e scrittore - è in libreria dallo scorso gennaio il suo primo romanzo, "Apnea", dove narra la sua vita su una sedia rotelle dopo un incidente stradale), e il concerto elettrico di Il Teatro degli Orrori. In giornate come questa l'Italia ci sembra un posto decisamente migliore in cui vivere.

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