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Santa Cecilia. La nuova stagione con la Valchiria
L'Anello del Nibelungo è l'opera omnia che Richard Wagner ha composto tra 1869 e 1876, e l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha deciso, di concerto col nuovo direttore musicale alla sua seconda stagione, il britannico Maestro Daniel Harding, ed il nuovissimo Presidente dell'Accademia Massimo Biscardi, di aprire la stagione 2025-2026 con la prima giornata della Tetralogia wagneriana: Die Walküre.
A seguire, nei prossimi anni, fino alla stagione 2028-2029, l'intero ciclo wagneriano di Der Ring des Nibelungen, e rispettivamente: Siegfried nel 2026/2027; Die Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dèi) nel 2027/2028; per poi tornare al prologo che, solitamente, si esegue in principio, ovvero Das Rheingold (L'oro del Reno) nel 2028-2029. L'oro del Reno fa partire una fra le piu' antiche leggende germaniche, col Nibelungo Alberich, avido nano che ruba dall'alvéo sacro del fiume Reno, l'oro alchemico custodito dal drago Fafner, che Sigfrido, l'eroe semza paura "figlio" del Dio Wotan del Walhalla, conquista uccidendo il drago. Con La Valchiria, partiamo dalla nascita incestuosa di Sigfrido, bimbo nato dall'amore tra Sieglinde e Siegmund, fratello e sorella che si innamorano nonostante lei sia sposata con Hunding. Nascerà il pargolo divino salvato dalle ire del Dio della Legge Wotan (che in realtà spera in questo salvamento) dalla Valchiria Brunilde.
Il ciclo wagneriano verrà diretto dal Maestro Harding per intero, anno dopo anno e verrà presentato in forma scenica per la prima volta dal 1961. Giuseppe Sinopoli, tra 1988 e 1991 lo aveva diretto in forma di concerto. In questa gigantica edizione, avremo cantanti del calibro di Michael Volle (Wotan in Die Walküre), che ha interpretato con successo lo stesso ruolo nel Ring in scena alla Semperoper di Dresda; Miina-Liisa Värelä (Brünhilde), spesso al Festival di Bayreuth - la abbiamo ascoltata nel 2019 come Ortrud in Lohengrin diretto da Christian Thielemann, ed anche quest'estate la riascolteremo nello stesso arduo ruolo -. Vida Miknevičiūtė interpreterà il ruolo di Sieglinde, anche lei spesso a Bayreuth, come anche alla Bayerische Staatsoper, alla Scala, La Staatsoper di Berlino, etc.; Jamez McCorkle sarà Siegmund, anche lui grande tenore americano presente alla Royal Opera come all'OPèra de Paris, etc.
La parte scenica sarà curata dal regista Vincent Huguete Pierre Yovanovich, acclamato interior designer che negli ultimi anni ha iniziato a confrontarsi con successo con il mondo dell’opera. Per l’occasione, Yovanovich ha disegnato una scenografia che possa adattarsi alla grande Sala Santa Cecilia, presentandola agli occhi del pubblico ceciliano in una veste inedita. I costumi sono firmati da e realizzati in collaborazione con la Tirelli Costumi, mentre il light designer sarà Christophe Forey.
Per concludere questo inizio con Die Walküre in tre date il 23, 25 e 27 ottobre prossimo, tutto puntato sul dramma musicale wagneriano per antonomasia, sarà organizzato un convegno di studi con critici e studiosi del grande compositore tedesco Richard Wagner.
La stagione inoltre mette in evidenza dei ritorni straordinari con John Adams e nuove commissioni a Fabio Vacchi, dirette da Daniel Harding. Antonio Pappano, Direttore Emerito, offrirà due concerti speciali con la “Grosse Messe”di Anton Bruckner - con il Coro dell’Accademia istruito da Andrea Secchi - a inizio stagione e il Concerto per violino di Šostakovič con Leonidas Kavakos all’archetto, a maggio.
Sottolineiamo la nuova cadenza trisettimanale, con i concerti che si svolgeranno il giovedì e il venerdì alle 20, mentre il sabato rimarrà alle 18.
Daniel Harding dirigerà 8 concerti tra cui la Terza e Quarta Sinfonia di Mahler, oltre a concerti con musiche di Verdi, Rachmaninoff e Ravel. La stagione vedrà la partecipazione di direttori come Myung-WhunChung, Tugan Sokhiev, Semyon Bychkov, Sir John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, Jakub Hrusa.
Tra i solisti, si esibiranno nomi come Gil Shaham e Yunchan Lim, e il violoncellista Sheku Kanneh-Mason, con Lorenzo Viotti a dirigere. Con Lim l’Orchestra, guidata dal suo direttore, partirà per un lungo tour in Asia che toccherà le principali sale da concerto a Seoul, Taipei, Pechino, Shanghai. Le tournées con Harding approderanno anche in Andalusia e poi a Ravenna e Ravello il prossimo luglio. Tra agosto e settembre il tour europeo con tappe al KKL di Lucerna; a Bucarest al Festival Enescu; al Ljubljana Festival; al RMF Rheingau; ed al Berlin Festival.
La musica barocca parte dai concerti di febbraio con Rinaldo Alessandrini - al suo debutto sul podio ceciliano - e musiche di Vivaldi e Bach per proseguire fino a un'altra opera bachiana, la Passione Secondo Matteo, prevista ad aprile con la bacchetta di Riccardo Minasi. Torna dopo 19 anni di assenza uno specialista del repertorio sinfonico francese, il direttore svizzero Charles Dutoit
Il particolarissimo direttore greco Teodor Currentzis a marzo eseguirà la Sinfonia n. 13 “Babij Jar” di Šostakovič (che manca dai cartelloni di Santa Cecilia dal gennaio del 1998). Currentzis tornerà poi il 3 giugno, ma nell’occasione alla guida della “sua“ Orchestra Utopia.Tra i debutti vanno menzionati quello del Direttore Principale dei Wiener Symphoniker, il ceco Petr Popelka, che guiderà l’Orchestra in un programma con musiche di Stravinskij, Martinů, Čajkovskij e Gershwin (Concerto in fa) con Hélène Grimaud al pianoforte,che torna a Santa Cecilia dopo dieci anni; della direttrice tedesca Joana Mallwitze del direttore rumeno Cristian Mačelaru.
Il motto scelto dal nuovo Presidente dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia Massimo Biscardi è uno e trino: Classica, Presente, Eterna, come la città che ci accoglie, con radici nel passato che puntano al futuro.