cinema

  • Cowboys & Aliens
    Articolo di: 
    Cristiano De Vincenzi

    Diretto da Jon Favreau e basato sull'omonimo romanzo grafico di Scott Mitchell Rosenberg, Cowboys & Aliens annovera Daniel Craig nella parte dello straniero Jake Lonergan subito arrestato da Harrison Ford nella parte del Colonnello. Woodrow Dolarhyde: ma andiamo per gradi e situiamo il film nel suo ambiente.

  • I Puffi
    Articolo di: 
    Simone Vairo

    Ogni volta che un qualsiasi fumetto viene riportato sul grande schermo subisce delle modifiche inattese che rendono ‘sterile’ la lavorazione fatta su di esso. Ciò avviene, in non pochi casi, per le trasposizioni cinematografiche di soggetti ‘videoludici’ (si prenda per esempio la quadrilogia Resident Evil: un insieme di action/zombie movie liberamente ispirati, senza collegamento effettivo, al videogioco omonimo), ma le prime sperimentazioni in tal senso sono state attuate sui comics americani (Uomo Ragno, Capitan America, Green Lantern, ecc.). In tal senso, i risultati fino ad oggi sono stati, salvo rare eccezioni, deludenti e soprattutto per niente aderenti al soggetto da cui traevano spunto. Per I Puffi di Raja Gosnell, invece, è andata diversamente.

  • Rowan Atkinson
    Articolo di: 
    Simone Vairo

    Torna, dopo ben otto anni, Rowan Atkinson (attore inglese; creatore di Mr. Bean) nei panni della spia meno intelligente del pianeta: "Johnny English - La rinascita" di Oliver Parker. Un sequel molto atteso, ma che ha subito delle evidenti modifiche tanto da renderlo completamente distaccato dalla pellicola precedente. Questo è dipeso non solo dal cambio della regia, ma anche da mirate scelte di carattere tecnico e narrativo da parte della produzione.

  • Jane Eyre
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Pubblicato per la prima volta nel 1847 e dedicato da Charlotte Brontë a W. M. Thackeray, Jane Eyre è un capolavoro della letteratura inglese che ha avuto almeno 4 versioni cinematografiche tra cui la più famosa è quella con orson Welles e Joan Fontaine del 1944.. Questa che andremo a recensire è l'ultima, con la firma di Cary Joii Fukunaga, vede nella parte principale Mia Wasikowska e Michael Fassbender quella di Rochester.

  • Michael Fassbender
    Articolo di: 
    Antonella D'Ambrosio

    Per orientarsi tra i film della 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia già in sala o che usciranno in inverno abbiamo presentato una scelta fra i quali muoversi, a cominciare da Shame di Steve McQueen. Si tratta di un film da vedere preparati a scene scabrose, assolutamente funzionali alla storia di un disturbato maniacale, sesso-dipendente, impersonato dal bravissimo Michael Fassbender, che per questo ha vinto la Coppa Volpi come miglior protagonista.  

  • The Eagle
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    La storia che questo film racconta si svolge nel 140 d. C., quando Roma, da tempo affermata potenza politica e militare, con le sue forti spinte imperialistiche aveva inviato gli eserciti fino ai confini del mondo allora conosciuto. Il regista di origini scozzesi Kevin Macdonald (già noto per lungometraggi quali “L'ultimo re di Scozia”, “Il nemico del mio nemico” e il più recente State of play, 2009), infatti, realizza un fedele adattamento della vicenda narrata nell'omonimo romanzo di Rosemary Sutcliffe del 1954, “The Eagle of the Ninth.

  • Cesare e Will
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Darwin aveva ragione: gli scimpanzé condividono con noi umani circa il 96% del DNA ed un cromosoma di differenza - il 12 ed il 13 che nell'uomo si è unito nel 2 - ovvero in meno: 46 l'uomo, 48 la scimmia ominide, una coppia di n=23 mentre la scimmia n=24. Il regista è Rupert Wyatt per il prequel L'alba del pianeta delle scimmie: nella parte di Cesare, lo scimpanzé protagonista, Andy Serkis che dà espressione – vivissima e commovente oltreché umana – tramite la Performance Capture Motion (la stessa e lo stesso attore di Gollum nel capolavoro di Jackson Il signore degli anelli, 2001-2003).

  • La pelle che abito
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Lascia interdetti l'ultimo film di Almodóvar, come se in fondo non sapessimo nulla di lui, nonostante la tematica centrale, in modi del tutto diversi, l'abbia già affrontata in altri suoi film come Tacchi a spillo (1991) solo per citarne uno. La pelle che abito (La piel che habito) però non è un film che lascia requie, anzi, spiegando, infittisce il mistero che avvolge lo strano ménage tra Robert e Vera. Nei ruoli principali un Antonio Banderas volutamente glaciale ed una Elena Anaya del tutto convincente nella parte della vittima senziente.

  • Ryan Gosling
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un tappeto sonoro anni '80 per Drive - premio alla regia a Cannes 2011 - di Nicolas Winding Refn con un Ryan Gosling da Oscar per l'interpretazione di un glaciale Driver, talmente identificato nel suo ruolo di “guidatore”, di moto da corsa, di stuntman, notturno anche in faccende poco pulite, da generare quasi un'osmosi non con la macchina, piuttosto con le sue funzioni, con la sua meccanicità. A corredo, Carey Mulligan nella parte di Irene, che squarcerà inaspettatamente la sua vita, fatalmente ancorata ad una stabilità dai contorni inquietanti.

  • La vita facile
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Le prime immagini di questo film mostrano, già in pochi minuti, due realtà e stili di vita completamente diversi, fotografati nello scorrere delle prime ore del giorno. Traffico cittadino, parcheggiatore personale e ufficio dotato di ogni comfort sono all'ordine del giorno per Mario (Pierfrancesco Favino), chirurgo in una clinica privata di Roma; mentre Luca (Stefano Accorsi), medico volontario in Kenya che dirige con pochi altri infermieri un piccolo ospedale, deve far fronte a continue emergenze, nonostante la scarsezza di fondi e di strumentazioni adeguate.