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cinema
- Articolo di:Giuseppe Piacente
In questo capolavoro d’animazione firmato da Tom McGrath (Madagascar, 2005) due alieni sbarcano sulla terra quando sono ancora in fasce e si ritrovano costretti a fare i conti col nostro pianeta. Uno, MetroMan, pare il prototipo della perfezione. Muscoloso, invulnerabile, amato da tutti; una via di mezzo tra Elvis e Superman, che nella versione originale ha anche la voce di Brad Pitt.
- Articolo di:Elena Romanello
Fa bene al cuore We Want Sex, commedia d'annata e dissacrante di Nigel Cole - già autore del delizioso L'erba di Grace -, ma nello stesso tempo fa riflettere e lascia un po' sgomenti: perché se la lotta delle operaie della fabbrica Ford di Dagenham, nell'Essex, avvenuta nel 1968, entusiasma e trascina, si rimane basiti pensando a quanti passi sono ancora da fare e a quanti passi indietro sono stati fatti, proprio in questo periodo, qui in Italia.
- Articolo di:Alberto Giovenco
Aggiudicatosi il premio di Miglior Film di questa 28° edizione del Torino Film Festival, Winter’s Bone è senz’altro una delle pellicole di cui più si è parlato e di cui sicuramente si parlerà nelle prossime settimane. Già vincitore del Gran premio della Giuria al Sundance Film Festival 2010, il lungometraggio, a metà tra dramma e thriller diretto dalla regista americana Debra Granik, ha ottenuto all’unanimità il consenso dei giudici.
- Articolo di:Brando Fornaciari*
Ho avuto l’immensa fortuna di conoscere Mario Monicelli, il grande regista scomparso tragicamente il 29 novembre scorso, quando il Festival du Cinéma Méditerranéen lo accolse nel 2008 a Montpellier per il suo ultimo film, Le rose del deserto, oltre che per una retrospettiva. Io, che del festival sono il traduttore e l’interprete, divenni l’accompagnatore di Mario per tre giorni: furono giornate indimenticabili.
- Articolo di:Livia Bidoli
Il film Carlos, diretto da Olivier Aassayas, è nato come una serie televisiva, presentata prima al Festival di Cannes in 354 minuti mentre al Festival Internazionale del Film di Roma risultava dimezzata. Il progetto data 1997 ma è stato ultimato soltanto di recente. Carlos, soprannominato lo Sciacallo perché fu trovata una copia del libro Il giorno dello sciacallo di Frederick Forsyth tra i suoi beni personali, è un terrorista internazionale reso famoso soprattutto dal rapimento a Vienna nel 1975 di tutti i ministri dell’OPEC.
- Articolo di:Cristiano De Vincenzi
Sembra che il 3D sia il futuro al cinema, e la squadra Steve-o – Johnny Knoxville – Bam Margera, lo sperimentano, divertendosi e, come al solito, facendosi male. Le loro sono vere e proprie azioni fisiche, non è un film, ma una serie di sequenze una dopo l’altra che ci mostrano semplicemente quello che combinano questi giovani, stoici, indomiti e incalliti stunts.
- Articolo di:Livia Bidoli
Cosa succede se due mamme omosessuali hanno un figlio ed una figlia ciascuna (non sapremo mai chi da chi nemmeno alla fine del film) da uno sconosciuto donatore? Il principio del film è dovuto alla storia della regista Lisa Cholodenko con Wendy Melvoin, con cui ha avuto un figlio proprio in questa maniera, dopodiché la trama prende altre strade con la cosceneggiatura di Stuart Blumberg. Vincitore al Sundance Film Festival 2010, indaga una problematica in primo piano negli Stati Uniti.
- Articolo di:Livia Bidoli
A Roma dal 12 al 20 novembre 2010 Asiatica film Mediale presenta un escursus sulla cinematografia di stampo asiatico con un particolare Focus su Taiwan: saranno proiettate tre opere del regista taiwanese Tsai Ming Liang - introdotte da lui stesso -, vincitore di svariati premi cinematografici internazionali, fra cui il Leone d’oro alla 51° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 1994 con Vive l’amour. Inoltre un’attenzione speciale alla nuova ondata di registi taiwanesi e tra questi in particolare abbiamo dato rilievo a: Island Etude di Chen Hying-en, Cape No.7 di Wei Te-sheng e Hear me della regista Cheng Fen-fen.
- Articolo di:Francesca Mazzoleni
La commedia nerissima di Olias Barco Kill me please rompe gli schemi e vince il premio del Marc’Aurelio della Giuria al miglior film al Festival Internazionale del Film di Roma. La seconda prova di Barco al lungometraggio dpo Snowborder (2003), si presenta in un grottesco bianco e nero. Chi ha detto che il suicidio è un atto violento, un tema tabù su cui è preferibile non soffermarsi a discutere a lungo? Di certo non il Dottor Kruger - l'eccezionale Aurelien Recoing -, proprietario di una clinica sui generis (accuratamente isolata in un bosco) che ha deciso di rendere l’ardua decisione di porre fine alla propria vita un atto indolore per i propri pazienti, consono alla propria personalità e accuratamente assistito.
- Articolo di:Livia Bidoli
Tre film coraggiosi e tutti nella Selezione Ufficiale in Concorso: The Poll Diaries di Chris Kraus, regista dello sfolgorante 4 minuti (Vier Minuten, 2006); Dog Sweat, il film girato clandestinamente in Iran dal regista Hossein Keshavarz; Las Buenas Hierbas, appassionante storia di amore filiale tra una madre magica erborista e sua figlia, la regia è di Maria Novaro.