cinema

  • Circumstance
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Ho scelto due film che hanno molto in comune: prima di tutto l'Oriente poco sviluppato in tema di evoluzione sociale e di rapporti tra le classi, e soprattutto in modo particolarmente discriminatorio con le donne da controllare e non da amare, da sottomettere e non da desiderare. Meravigliose icone di una società che dovrà accettarle libere se vorrà arrivare al domani, Trishna e Circumstance sono l'occhio sul mondo del nostro pianeta.

  • Pina
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un affresco raffinato e naturalistico della straordinaria inventrice del Tanztheater tedesco: con sede a Wuppertal, Pina Bausch diede una scossa soverchiante a tutti i modi di pensare la danza separati dal teatro e dall'emotività liberamente espressa in termini fuori dagli schemi classici della danza. Fonda il Teatrodanza di Wuppertal nel 1973 e due anni dopo darà vita al suo Rito di primavera (da Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij) che apre il film in 3D di Wim Wenders su di lei. Un palcoscenico ricoperto di terra ed un rito barbarico da espletare sui rullanti che scossero nel 1913 l'Opéra di Parigi.

  • The Dark Side of the Sun
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Xeroderma Pigmentosum o meglio XP come l'associazione che alcuni genitori di bambini affetti da una malattia rara per cui il sole ed altre lampade artificiali sono ustionanti (per loro è dannoso essere esposti a raggi ultravioletti) è il tema del film di Carlo Shalom Hintermann dal chiaro titolo The Dark Side of the Sun. Nella sezione L'Altro Cinema/Extra Documentari in Concorso, si avvale inoltre dell'animazione di Lorenzo Ceccotti (LRNZ), che costruisce col documentario sui bambini una delicata simbiosi.

  • The Deep Blue Sea
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Tre film eccezionali ognuno diverso dall'altro: da Hysteria, una commedia brillante tipicamente british su come nasce il moderno vibratore per la gioia delle fanciulle di ogn età, al romantico fulgore malinconico di Terence Davies in The Deep Blue Sea, fino all'action francese Nuit Blanche. Una kermesse tutta da vedere: prima e dopo il Festival Internazionale del Film di Roma.

  • The Lady
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il flm di apertura nella Selezione Ufficiale ma Fuori Concorso di Luc Besson, ovvero The lady, è dedicato al Nobel per la Pace (1991) Aung San Suu Kyi (nata a Rangoon nel 1945: oggi Rangoon - anglicizzazione del nome locale – è Yangon, dopo aver riacquistato il suo nome originale), la figlia del Generale Aung San, ucciso nel 1947 da rivali politici secondo dati storici (nel film è un golpe militare che in realtà ci sarà nel 1962 ad opera di Ne Win) dopo aver negoziato l'indipendenza dal Regno Unito ottenuta l'anno seguente. Il padre di Aung San Suu Kyi perse la vita perchè stava tentando di avviare il processo di democratizzazione nel suo paese, la Birmania/Myanmar, oggi ufficialmente la Repubblica dell'Unione della Birmania. 

  • Cheyenne in una scena del film
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Indimenticabile e unico. E' l'atipico protagonista dell'ultimo film di Paolo Sorrentino, interpretato in modo esclusivo da Sean Penn. Cheyenne (Sean Penn) è una rockstar del passato che, nonostante i suoi cinquant'anni d'età e una carriera musicale terminata già da tempo, continua a vestirsi e truccarsi come quando era ragazzo, conducendo una vita agiata ma monotona nella propria villa in Irlanda insieme alla moglie Jane (Frances McDormand), con cui è sposato da più di trent'anni.

  • Faust
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La stessa bobina che ha vinto il Leone d'Oro alla 68° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia è stata proiettata in anteprima venerdì 21 ottobre 2011 al Goethe Institut di Roma, con la presentazione della Prof.ssa di Letteratura Tedesca all'Università degli Studi della Tuscia Ursula Bavaj: il Faust di Aleksander Sokurov in versione originale (in lingua tedesca con sottotitoli in italiano). 

  • I Longstreet e i Cowen
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    I titoli d'apertura annunciano fin dall'inizio che il lungometraggio è tratto dall'opera teatrale "Le dieu du carnage" ("Il dio del massacro") scritta nel 2006 da Yasmina Reza, scrittrice e drammaturga francese, ma anche co-sceneggiatrice insieme al regista Polanski. Originariamente ambientata a Parigi, poi a New York quando fu messa in scena a Broadway, infine a Brooklyn in questo adattamento cinematografico.

  • Cowboys & Aliens
    Articolo di: 
    Cristiano De Vincenzi

    Diretto da Jon Favreau e basato sull'omonimo romanzo grafico di Scott Mitchell Rosenberg, Cowboys & Aliens annovera Daniel Craig nella parte dello straniero Jake Lonergan subito arrestato da Harrison Ford nella parte del Colonnello. Woodrow Dolarhyde: ma andiamo per gradi e situiamo il film nel suo ambiente.

  • I Puffi
    Articolo di: 
    Simone Vairo

    Ogni volta che un qualsiasi fumetto viene riportato sul grande schermo subisce delle modifiche inattese che rendono ‘sterile’ la lavorazione fatta su di esso. Ciò avviene, in non pochi casi, per le trasposizioni cinematografiche di soggetti ‘videoludici’ (si prenda per esempio la quadrilogia Resident Evil: un insieme di action/zombie movie liberamente ispirati, senza collegamento effettivo, al videogioco omonimo), ma le prime sperimentazioni in tal senso sono state attuate sui comics americani (Uomo Ragno, Capitan America, Green Lantern, ecc.). In tal senso, i risultati fino ad oggi sono stati, salvo rare eccezioni, deludenti e soprattutto per niente aderenti al soggetto da cui traevano spunto. Per I Puffi di Raja Gosnell, invece, è andata diversamente.