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cinema
- Articolo di:Livia Bidoli
Sicuramente viene subito in mente “Dal Giappone con furore”, ed etica aggiungerei, visto che l’ultimo film di Takashi Miike, dal titolo poco fuorviante di 13 Assassini, e presentato l’anno scorso a Venezia, è proprio su questo genere: botte da orbi, o meglio, samurai che si fanno a pezzettini fino all’ultimo goccia (lo splatter non manca) di liquido rosso che hanno in corpo, pur di vendicare le famiglie uccise barbaramente e torturate dall’anaffettivo e crudele signore feudale Naritsugu.
- Articolo di:Giovanni Battaglia
Melancholia, il nuovo bellissimo film di Lars von Trier, è stato ingiustamente limitato dalle polemiche per le infelici dichiarazioni dell’orso scandinavo. Del resto chi lo conosce bene, ed ha visto The Big Boss oppure meglio ancora The Kingdom, si sarà sicuramente fatto un'idea dello stile del suo umorismo e della delicatezza che lo ha sempre contraddistinto specie nelle conferenze stampa. Lo scorso anno sempre a Cannes aveva detto ad un giornalista: "se ne faccia una ragione, dopo la scomparsa di Ingmar Bergman sono il più grande regista vivente".
- Articolo di:Livia Bidoli
A guardare sul dizionario cosa significa il termine Corpo celeste si trova: “Il termine oggetto celeste (dal latino caelum: cielo) o corpo celeste è genericamente utilizzato per indicare qualsiasi corpo o oggetto astronomico, ossia non appartenente al nostro pianeta.” (fonte, Wikipedia) Il film omonimo di Alice Rohrwacher, sorella di Alba, racconta la storia di Marta, impersonata da Yile Vianello, una specie di migrante di ritorno, dalla Svizzera a Reggio Calabria, luogo grottesco e arretrato, dove la Chiesa mantiene inossidabile il suo dominio politico ed economico.
- Articolo di:Livia Bidoli
Alla Real Academia de España di Roma il 13 giugno 2011 si è proiettato il film La ciudad de los signos di Samuel Alarcòn (Madrid, 1980), un viaggio tra i segni di città sibilline nel loro rapporto col passato, a cominciare da Roma, proseguendo con Cuma, Stromboli, Capri, la Torre Normanna di Maiori.
- Articolo di:Simone Vairo
Raccontare la storia contemporanea italiana degli ultimi quarant’anni non è un’impresa facile. Il 12 giugno del 2011 (anche l'11), alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, abbiamo assistito a quella che, a mio parere, può essere definita come una lezione di storia mediata attraverso immagini e piccole storie umili di mediocrità, ovvero di semplicità nel senso in cui la intende Nanni Moretti, ovvero il Concerto Moretti.
- Articolo di:Simone Vairo
The Hunter di Ralf Pitts è un film diverso dai soliti a cui si è abituati e che, a parer mio, manca dell’elemento maggiormente caro al regista: l’interpretazione. La trama s’incentra sulla triste vicenda di Alì Alavi (Ralf Pitts) il quale, uscito di prigione, decide di trovarsi un lavoro e di passare più tempo con sua moglie (Sara - Mitra Hajjar) e sua figlia (Saba Yaghoobi).
- Articolo di:Livia Bidoli
La malattia dei romantici, lo spleen, la bile noire, il trattato sul quale Robert Burton, nel 1621, costruì parte della sua influenza (imprevista) su Keats, ma anche su Borges come spiega bene l’introduzione al saggio Anatomia della malinconia curata da Jean Starobinski. Perno centrale del film di Lars Von Trier, Melancholia, per lui si trasforma in un pianeta blu che rischia di far soccombere la Terra in seguito alla conflagrazione dei due pianeti. Palma d’oro a Kirsten Dust come miglior attrice protagonista all’ultimo Festival di Cannes.
- Articolo di:Giovanni Battaglia
Si è appena conclusa la sessantaquattresima edizione del Festival del cinema di Cannes e possiamo sicuramente dire che è stata un'edizione memorabile per moltissimi motivi, innanzitutto per la qualità dei film che è stata la più alta degli ultimi dieci o forse quindici anni.
- Articolo di:Livia Bidoli
Nato a Chicago nel 1939, William Friedkin è approdato al Parco della Musica lo scorso 23 maggio 2011 per un evento organizzato dalla Fondazione Cinema per Roma, della serie Viaggio nel cinema americano, incontrando il numeroso pubblico che ha anche posto delle domande cui Friedkin ha risposto con la sardonicità tipica del suo carattere, e molto vicina al suo maestro Orson Welles, con cui ha chiuso la serata.
- Articolo di:Simone Vairo
Dimenticate la vostra religione...qualunque essa sia; mettete da parte lo scetticismo; ‘buttate via’ la filosofia; solo dopo ciò potrete godere della poesia insita nel quinto ‘epico’ lavoro di Terrence Malick: The tree of life.