musica

  • Philippe Herreweghe
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Dopo gli oratori della maturità di Franz Joseph Haydn, nessuno dei grandi musicisti della successiva generazione aveva affrontato questo genere musicale prima di Felix Mendelssohn Bartholdy, di cui quest’anno cade l’anniversario della nascita, il 1809, che è invece l’anno della morte del compositore di La Creazione (1799) e Le Stagioni (1801).

  • Federico Garçia Lorca
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Alla sua VI edizione, nel ciclo di concerti 2009, domenica 21 giugno Il Convivio in musica al Castello di Proceno, ha proposto un raffinato programma incentrato su le Cançiones Antiguas Españolas di Federico Garçia Lorca.

  • Daniel Barenboim
    Articolo di: 
    Raffaele Castagna

    Il concerto all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia del 24 giugno è stato dedicato alla magistrale Messa da Requiem di Giuseppe Verdi con l’Orchestra ed il Coro del Teatro alla Scala di Milano diretti da Daniel Barenboim.

  • Le Grand Macabre
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un intarsio di colori per la compagnia catalana La Fura dels Baus all’Opera di Roma nello spettacolo Le Grand Macabre di ieri 23 giugno 2009, su musica di György Ligéti (1923-2006) e libretto tratto da La Balade du Grand Macabre di Michel de Ghelderode e composto da Ligeti e Michael Meschke. Sul podio Zoltán Peskó, che l’ha diretto nella sua Prima italiana nel 1982.

  • Tobia e l'Arcangelo Raffaele
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Nelle celebrazioni dell’Anniversario dei duecento anni dalla morte di Franz Joseph Haydn merita una particolare menzione la rara esecuzione, il 16-18-e 19 maggio scorsi, dell'oratorio Il ritorno di Tobia, nel corso della stagione di concerti sinfonici all’Accademia nazionale di santa Cecilia.

  • Bob Dylan
    Articolo di: 
    Milvio Delfini - Alberto Aniasi

    È apparso senza preavviso. Vestito scuro gessato, cravatta sgargiante, cappello a falde larghe. Un Bob Dylan lontano anni luce dal folksinger dei jazz festival che cantava del sindacato, del suo tempo, dei cambiamenti, della sua gente. L’anticonformismo spontaneo e dilagante ormai tramutato in una sorta di saggezza tipica di chi ha vissuto a lungo e ha visto così tante cose da non farsi più turbare da nulla.

  • Jeux
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Il terzo ciclo dei Ballets Russes di Diaghilev al Teatro dell'Opera di Roma è giunto al suo ultimo capitolo con L’Après-midi d’un Faune (1912) e Jeux (1913), due delle quattro coreografie che Vaslav Nijinskij creò per Les Ballets Russes. Le altre due furono la Le Sacre du Printemps (1913) su musica di Igor Stravisnskij e Till Eulenspiegel (1916) dal poema sinfonico di Richard Strauss.

  • Shéhérazade
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La rassegna dedicata ai Ballets Russes al Teatro dell’Opera di Roma si è conclusa con un terzo spettacolo, emblematicamente dedicato alle due coreografie Shéhérazade e Petruška di Michel Fokine. Un coreografo, che con la sua personalità, segnò l’inizio di una stagione irripetibile insieme a Vaslav Nijinskij (lo esamineremo nella seconda parte) il quale, creando Jeux e L’apres-midi d’un faune dimostrò di essere sia uno straordinario interprete sia un coreografo la cui genialità produsse una svolta nella concezione della danza.

  • Le Sacre du Printemps
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Daniela Puggioni

    Il seguito della seconda parte di Ballets Russes al Teatro dell'Opera di Roma da venerdì 17 fino a mercoledì 22 aprile, presenta due balletti per due serate, quella del 19 e quella del 21 aprile: Parade, musica di Erik Satie (21/04) e Le Sacre du Printemps, musica di Igor Stravinskij (19/04).

  • La Chatte
    Articolo di: 
    Livia Bidoli - Daniela Puggioni

    I Ballets Russes di Diaghilev sono al secondo appuntamento e presentano un’altra tornata di successi: Pulcinella e la scandalosa, allora, nel 1913, Le Sacre du Printemps entrambe di Strawinskij, insieme ai due episodi avanguardisti di La Chatte, su musiche di Henri Sauguet, e Parade su musiche del melanconico Eric Satie.