Cocaine. La vera storia di White Boy Rick, in uscita nelle sale italiane il 7 marzo 2019, è un singolare incrocio tra biopic, detective story e film d'azione. Dovuto all'abile mano, disincantata senza essere cinica, del regista Yann Demange, il film racconta la rapida carriera dello spacciatore Richard "White Boy Rick" Wershe, Jr. (Richie Merritt). Il padre, Richard Wershe (Matthew McConaughey), una figura esemplare di underdog fallito e disoccupato, sogna di aprire una catena di video store, ma nel frattempo si guadagna da vivere come un rivenditore di armi munite di silenziatore. Il figlio ne condivide lo spirito imprenditoriale e si lancia anche lui nella vendita di armi a spacciatori locali, entrando così in un giro estremamente pericoloso.
Ma il vero punto nodale del film si presenta quando l'agente federale Byrd e una sua collega arrestano Rick junior: a quel punto, l'adolescente (siamo negli anni '80 e Merritt sembra quasi uscito da un film, o piuttosto da un romanzo, di Pasolini, quasi a stabilire un ponte "ideale" tra la malavita romana e quella di Detroit) accetta di lavorare come informatore sotto copertura per l'FBI. Ma, grazie alle relazioni che intrattiene durante questo periodo, diventa ben presto lui stesso un famigerato magnate della droga, nonostante l'esperienza negativa della sorella Dawn, diventata tossicodipendente.
Il film si muove agilmente in un paesaggio di fortissimo degrado: quello della periferia di Detroit negli anni '80, che sta conoscendo una forte de-industrializzazione, a causa della recessione dell'industria automobilistica, sua fonte fondamentale di ricchezza. Si sviluppa così una fiorente rete di affari illegali e paralegali, che culmina con l'arrivo di una nuova potente droga: il crack, ricavato attraverso un processo di raffinamento chimico della cocaina, e assunto dal tossicodipendente inalando il fumo dopo aver surriscaldato i cristalli in contenitori di vetro o in bottiglie di plastica appositamente modificate.
Per contendersi questo nuovo mercato i gangsters della città sono in perenne guerra tra di loro, al punto che la polizia locale è costretta a chiedere il "soccorso" dell'FBI, che non esita a servirsi di spacciatori ingaggiandoli come agenti che si muovono undercover. E in effetti, è proprio la natura ambigua di Rick che segna il suo fato: fin dall'inizio non risulta chiaro quanto lui volesse muoversi nel mondo delle gangs (in prevalenza composte da black people, mentre Rick è bianco) come loro adepto oppure quanto volesse fare l'informatore. In ogni caso, all'inizio aiuterà la polizia a catturare vari malviventi di grande pericolosità, ma poi non esiterà a diventare uno di loro (dopo aver rischiato la vita, ferito gravemente al basso ventre), finché, arrestato e processato, non si sentirà "tradito" rispetto alle promesse che le autorità gli avevano formulato.
Alla fine assistiamo a un vero e proprio noir d'azione, con scene molto crude, dialoghi rapidi, essenziali e non immuni da un deciso e azzeccato turpiloquio. Nessuno sembra sfuggire alla corruzione, in una città reale che potrebbe evocare in grande quello che in piccolo era la Dogville di Lars von Trier. Il regista, il francese Yann Demange, si era fatto conoscere soprattutto per il thriller '71, ambientato durante i disordini di Belfast nel 1971: in fondo passa dalla guerra civile per motivi etnico-religiosi a un clima di conflitto permanente degli Stati Uniti in cui il liberismo selvaggio di Ronald Reagan sta producendo effetti di totale devastazione: in fondo, dietro la guerra alla droga si nasconde una guerra al proletariato impoverito e costretto alla marginalità sociale, se non alla delinquenza. Oltre che il giovane Richie Merritt, ci ha particolarmente convinto il padre, un Matthew McConaughey con una certa propensione a quello che potremmo definire eccesso di drammatizzazione (overacting), ma molto efficace. Efficacia poi scandita anche dalla colonna sonora vagamente country che con una certa discrezione accompagna tutte le scene salienti del film.
Collegamenti:
[1] https://www.gothicnetwork.org/immagini/cocaine
[2] https://www.warnerbros.it/